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Esteri
Putin: "Armi batteriologiche ai confini russi". Nato, stop a Finlandia-Svezia

Nato: Erdogan, non diremo sì a Svezia e Finlandia

La Turchia "non dirà sì" all'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in una conferenza stampa congiunta ad Ankara con l'omonimo algerino, Abdelmadjid Tebboune, secondo quanto riportato dai media turchi. "Non diremmo di sì alla loro adesione alla Nato, senza offesa", ha detto Erdogan, "da entrambi i Paesi non c'è un atteggiamento chiaro nei confronti delle organizzazioni terroristiche".               

"Verranno lunedì a convincerci? Non si diano pena", ha aggiunto Erdogan, "non diremo di sì all'ingresso nella Nato, un'organizzazione di sicurezza, a coloro che impongono sanzioni alla Turchia". Il capo di Stato turco si riferisce al sostegno dei due Paesi nordici all'Ypg, le milizie curde del Nord della Siria che Ankara ritiene terroristi, e ai loro limiti alle esportazioni di tecnologie militari in Turchia.

La Svezia è un incubatore di terrorismo

Il presidente turco, inoltre, ha accusato la Svezia di essere un "incubatore di organizzazioni terroristiche. Non hanno una posizione chiara contro le organizzazioni terroristiche. Non consegnano i terroristi", ha proseguito Erdogan. "Un musulmano non si fa mettere nel sacco due volte", ha aggiunto Erdogan, citando la passata adesione della Grecia, arcirivale di Ankara. 

Azov, pronti a obbedire all'ordine di evacuazione

"I difensori di Mariupol hanno eseguito l'ordine. Nonostante tutte le difficolta', hanno respinto le forze schiaccianti del nemico per 82 giorni e hanno permesso all'esercito ucraino di riorganizzarsi, addestrare piu' personale e ricevere armi dai Paesi partner. Nessuna arma funzionera' senza militari professionisti, il che li rende l'elemento piu' prezioso dell'esercito. Per salvare vite umane, l'intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione (di evacuazione) approvata dal Comando supremo e spera nel sostegno del popolo ucraino". Lo dice in un videomessaggio il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko. 

Guerra Russia Ucraina, le perdite di soldati di Mosca: quasi 30mila 

Il presidente Vladimir Putin afferma che durante "l'operazione militare speciale in Ucraina", la Russia ha ottenuto prove che dimostrano l'esistenza di laboratori per sviluppare armi batteriologiche vicino ai propri confini. Putin continua: "Nel corso dell'operazione speciale in Ucraina sono state ottenute prove documentali che dimostrano che, in violazione delle convenzioni che vietano le armi batteriologiche e tossiche, sono state effettivamente create componenti di armi di questo tipo nelle immediate vicinanze dei nostri confini e sono stati testati i modi per destabilizzare la situazione epidemiologica nelle ex repubbliche sovietiche".

Quindi, secondo il presidente russo i biolaboratori americani nello spazio post-sovietico raccolgono materiali biologici, studiano i dettagli della diffusione di malattie pericolose e in Ucraina stavano essenzialmente sviluppando armi batteriologiche, ha insistito. 
Vladimir Putin colclude: "Abbiamo lanciato da tempo l'allarme sull'attività batteriologica degli Stati Uniti nello spazio post-sovietico. Come sapete, il Pentagono ha decine di laboratori e centri specializzati nella nostra regione comune. E non sono affatto impegnati a fornire assistenza medica pratica alla popolazione dei Paesi in cui hanno avviato le loro attività". 

La situazione nell'acciaieria di Mariupol è sempre più drammatica, ma Mosca ha deciso che non c'è più spazio per un negoziato. I combattenti del battaglione Azov, asserragliati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, non possono essere oggetto di negoziati politici. Lo ha dichiarato il Vldimir Medinsky, consigliere presidenziale e capo della delegazione russa ai colloqui Russia-Ucraina, come riporta Ria Novosti. "Rendere i criminali di guerra dell'Azov oggetto di negoziati politici sarebbe una bestemmia", ha scritto Medinsky su Telegram.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato il decreto con cui nomina il maggior generale Igor Tantsiura comandante delle Forze di difesa territoriale dell'esercito ucraino, sostituendo Yurii Halushkin che finora ricopriva questo incarico. Lo riporta Ukraina 24, rilanciando il comunicato dello Stato maggiore delle Forze armate. Sono circa 27.400 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo le ultime stime del ministero della Difesa di Kiev, riportate dai media locali. I numeri del ministero sulle perdite delle truppe di Mosca parlando di 200 velivoli, 1.200 carri armati e 164 elicotteri distrutti.

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