Spagna, parte il governo Sànchez. Undici ministri donne su 17
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato nella sua prima dichiarazione ufficiale dal Palazzo della Moncloa che nel nuovo governo di Madrid "per la prima volta dal ritorno della democrazia ci sono piu' donne che uomini, 11 su 17". L'Uguaglianza, di responsabilita' della vicepremier Carmen Calvo, sara' una "autentica priorita' del governo", ha aggiunto.
La vicepresidenza unica, che va alla responsabile per le Politiche di uguaglianza Carmen Calvo, e il ministero dell’Economia (Nadia Calvino) e delle Finanze (María Jesús Montero), che in Spagna sono separati. In tutto saranno dieci le ministre del governo che a breve sarà presentato a Re Felipe. El Paìs si spinge fino a parlare di una possibile maggioranza femminile fra le ministre: se questo sarebbe una novità, non lo è invece la divisione 50-50 fra uomini e donne. Sarebbe infatti il terzo governo 50-50, una tradizione iniziata da Zapatero nel 2004 e che Mariano Rajoy, il premier che si è appena dimesso, ha mandato in soffitta, provocando moltissime proteste nel mondo femminile spagnolo.
Sarà una donna con ogni probabilità anche il ministro della Giustizia (Dolores Delgado). Gli Esteri, invece, andranno a Josep Borrell, ex presidente dell'Europarlamento. Un nome destinato ad aprire un fronte interno. Il presidente catalano Quim Torra ha infatti definito una "pessima notizia" la nomina di Borrell. "Non è una cattiva notizia, per noi è una pessima notizia", ha detto davanti al Parlament di Barcellona. Borrell, esponente unionista del partito socialista catalano, si è duramente opposto negli ultimi mesi al progetto politico dell'indipendenza della Catalogna.
Infine, tra i nomi indicati da fonti vicine al partito socialista, spunta anche quello di un astronauta: Pedro Duque, come ministro della Scienza.