Esteri
Venezuela, telefonata Trump-Maduro non risolutiva. Il tycoon chiede le sue dimissioni immediate e valuta la guerra
Il presidente di Caracas pronto a un passo indietro ma non prima di 18 mesi. La situazione rischia di precipitare

Venezuela, Maduro (Foto Lapresse)
Venezuela, Trump sente Maduro ma non è stata una telefonata amichevole. Tutti i rischi
Il presidente Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti di aver avuto una telefonata con il presidente venezuelano Nicolas Maduro, ma non ha fornito dettagli specifici della chiamata quando gli è stato chiesto oggi a bordo dell'Air Force One. "Non voglio commentare; la risposta è sì", ha detto Trump. "Non direi che è andata bene o male. È stata una telefonata". Trump ha anche detto ai giornalisti che il suo avvertimento lanciato ieri sui social media, secondo cui lo spazio aereo venezuelano dovrebbe essere considerato chiuso, non era un segnale che un attacco aereo fosse imminente. "Non traete inganno", ha detto il presidente. Trump ha affermato di aver lanciato l'allarme sullo spazio aereo "perché consideriamo il Venezuela un Paese non molto amichevole".
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Durante colloqui informali con rappresentanti degli Stati Uniti, il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha dichiarato di essere pronto a dimettersi entro 18 mesi. Lo riferisce la Cnn, sottolineando che l'amministrazione Maduro si è appellata ai rappresentanti del presidente Donald Trump per avviare un dialogo tra i due Paesi. Alcuni funzionari americani hanno ritenuto tale proposta di dimissioni accettabile per risolvere il conflitto tra Caracas e Washington. La Casa Bianca, tuttavia, ha insistito sulla necessità delle dimissioni immediate del presidente venezuelano.
Il 29 novembre, Trump ha annunciato su Truth Social la chiusura dello spazio aereo sul Venezuela. Washington accusa le autorità venezuelane di non essere sufficientemente attive nella lotta al narcotraffico. La Marina degli Stati Uniti ha schierato un gruppo d'attacco di navi nel Mar dei Caraibi, guidato dalla portaerei Gerald R. Ford, da un sottomarino nucleare e da oltre 16mila soldati. Da settembre, le Forze Armate statunitensi hanno affondato almeno 20 motoscafi nella regione, uccidendo più di 80 persone.
