Venezuela, vittime per le proteste salgono a quota 60
Sono quasi tutti civili, 9 sono ragazzi tra i 14 e i 18 anni. Si contano oltre 1.000 feriti
I media venezuelani hanno rivisto il numero delle vittime per le violente proteste che da quasi due mesi sconvolgono il Paese. Il quotidiano "El National" ha pubblicato un elenco di morti che comprendono una guardia nazionale e due agenti di polizia, il resto sono civili. Di questi, nove sono adolescenti tra i 14 e i 18 anni. Secondo le stime ufficiali, il numero di coloro che sono stati feriti negli scontri a livello nazionale per le critiche al presidente socialista Nicolas Maduro e alle forze di sicurezza ha superato i 1.000.
Il Procuratore Generale del Venezuela, Luisa Ortega, ha accusato la polizia e le forze di sicurezza di essere responsabili di oltre 500 feriti e di un decesso avvenuto durante le manifestazioni antigovernative delle ultime settimane. In una dichiarazione pubblica, Ortega ha precisato che dall'inizio delle proteste sono morti 52 civili e tre membri delle forze di sicurezza, mentre sono rimasti feriti 771 civili e 229 agenti delle forze di sicurezza.
"Più della metà dei casi di persone rimaste ferite è stata dovuta all'azione delle forze di sicurezza. E' preoccupante quanto si stiano aggravando le violenze", ha detto il procuratore. Quindi ha aggiunto: "Noi respingiamo la violenza da qualunque parta provenga. Le proteste devono essere pacifiche. Questo è un diritto che lo Stato deve garantire. Se si iniziano a lanciare azioni violente, si perde questo diritto".