Ucraina, Trump categorico: "Se Mosca e Kiev si comportano male, ce ne andiamo". Nel piano Usa allentamento delle sanzioni a Mosca - Affaritaliani.it

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Ucraina, Trump categorico: "Se Mosca e Kiev si comportano male, ce ne andiamo". Nel piano Usa allentamento delle sanzioni a Mosca

Ucraina, Rubio: "Se fine guerra non è possibile andremo oltre"

di Redazione Esteri

Trump, se Mosca e Kiev si comportano male ce ne andiamo. Allentamento sanzioni alla Russia 


Se una delle due parti si comporta da stupida, siamo pronti ad andarcene dal tavolo dei negoziati. Ma spero che non accada". Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca commentando le parole del segretario di Stato Marco Rubio. "Vogliamo fare un accordo in Ucraina velocemente", ha aggiunto. Gli Usa hanno presentato agli alleati delle proposte per consentire un accordo di pace tra Russia e Ucraina, tra cui una bozza per porre fine ai combattimenti e allentare le sanzioni contro Mosca in caso di un cessate il fuoco duraturo. Lo scrive Bloomberg

Ucraina, annuncio Kiev: firmato memorandum con Usa su minerali

Washington e Kiev hanno firmato un “memorandum d'intenti” volto a concludere un complesso accordo sull'accesso alle risorse naturali e ai minerali critici dell'Ucraina, ha annunciato un funzionario ucraino. “Siamo lieti di annunciare la firma, con i nostri partner americani, di un memorandum d'intenti che apre la strada a un accordo di partenariato economico e alla creazione del Fondo di investimento per la ricostruzione dell'Ucraina”, ha dichiarato il vice primo ministro ucraino Yulia Svyrydenko su X.

Ucraina, Rubio ha chiamato Lavrov: "Guerra finisca, a Parigi colloqui incoraggianti"

Dopo Mosca anche Washington ha confermato il colloquio telefonico tra il segretario di Stato americano Marco Rubio e il ministro degli Esteri Sergey Lavrov. In una nota del dipartimento di Stato, si legge che Rubio "ha trasmesso al suo omologo russo lo stesso messaggio che il team americano ha comunicato alla delegazione ucraina e ai nostri alleati europei a Parigi: il presidente Trump e gli Stati Uniti vogliono che questa guerra finisca e hanno ora presentato a tutte le parti i contorni di una pace duratura e sostenibile". "L'accoglienza incoraggiante riservata a Parigi all'accordo quadro statunitense dimostra che la pace è possibile se tutte le parti si impegnano a raggiungere un accordo", conclude la nota.

Ucraina, Zelensky: "Venerdì Santo con Mosca che bombarda Kharkiv e Sumy"

"È così che la Russia ha iniziato questo Venerdì Santo: con missili balistici, missili da crociera, Shahed, mutilando la nostra gente e le nostre città". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendosi all'attacco russo di oggi su Kharkiv, "dove decine di edifici residenziali sono stati danneggiati, così come un'azienda e alcuni veicoli. Circa 70 persone sono rimaste ferite, tra cui cinque bambini. La più piccola, Valeriia, ha solo due anni. Tutti i feriti hanno ricevuto l'assistenza medica necessaria. Tragicamente, una persona è morta".

Nel suo post, Zelensky cita anche l'attacco con droni a Sumy, dove "uno degli obiettivi era un normale panificio, un'attività commerciale ordinaria che serve la città da decenni. Tragicamente, una persona è rimasta uccisa in questo attacco. Le mie condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri cari. Ci sono stati attacchi russi anche nelle regioni di Dnipro, Kiev, Mykolaiv e Donetsk. I nostri soccorritori, i nostri medici e gli altri servizi di emergenza e specializzati stanno tutti rispondendo e aiutando. Ringrazio ogni singola persona che sta salvando vite umane e ripristinando le condizioni di vita nelle città e nei villaggi ucraini".

"Sono grato a tutti i nostri partner che ci stanno aiutando a difendere l'Ucraina", ha concluso il capo dello Stato. "Ogni pacchetto di aiuti per la difesa è importante: tutti i sistemi di difesa aerea, la fornitura sufficiente di missili per tali sistemi, tutto questo fa davvero la differenza".

Ucraina, Cina: "Mai fornito armi letali alle parti in conflitto"

La Cina respinge le accuse del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e afferma di non aver "mai" fornito armi letali alla Russia dall'avvio del conflitto in Ucraina. "La Cina non ha mai fornito armi letali a nessuna delle parti in conflitto e controlla in moto attento i prodotti dual use - ha ripetuto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Lin Jian - La parte ucraina ne è perfettamente consapevole". Zelensky ha sostenuto di avere "informazioni" secondo cui la Repubblica Popolare fornirebbe armi alla Russia

Ucraina, Rubio: "Se fine guerra non è possibile andremo oltre"

"Se non è possibile porre fine alla guerra in Ucraina, dovremo andare avanti". Lo ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio ai giornalisti prima di ripartire da Parigi, dove ha incontrato rappresentanti europei e di Kiev.

"Non è la nostra guerra. Non l'abbiamo iniziata noi. Gli Stati Uniti hanno aiutato l'Ucraina negli ultimi tre anni e vogliamo che finisca, ma non è la nostra guerra - scandito il capo della diplomazia di Washington - Il presidente (Donald Trump) ha trascorso 87 giorni ai massimi livelli di questo governo impegnandosi ripetutamente per porre fine a questa guerra. Ora stiamo raggiungendo un punto in cui dobbiamo decidere e determinare se questo è possibile o meno. Ed è per questo che stiamo coinvolgendo entrambe le parti".

Ucraina, Rubio: "Decideremo nei prossimi giorni se pace possibile"

"Decideremo nei prossimi giorni" se la pace in Ucraina "è fattibile". Lo ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio, parlando con i giornalisti a Parigi all'indomani degli incontri avuti con rappresentanti europei e di Kiev. "Noi dobbiamo decidere nei prossimi giorni se la pace è fattibile o meno e se non è possibile dovremo passare ad altre, perché gli Stati Uniti hanno altre priorità", ha affermato.

Witkoff, più gaffe che successi nelle sue missioni speciali

Uno degli uomini più vicini a Donald Trump in questa delicatissima fase a livello geopolitico è Steve Witkoff, di fatto il suo inviato speciale per tutte le crisi internazionali. Viaggia di continuo a Mosca per parlare con Putin per la questione dell'Ucraina, ma è impegnato anche sul fronte del nucleare per fermare l'Iran e con Israele per la guerra di Gaza.

Per ora tanti viaggi ma pochi risultati concreti, anche perché non è esattamente quello il suo mestiere, essendo lui un immobiliarista. Ieri Witkoff era a Parigi per parlare con Macron dell'Ucraina, altro nulla di fatto e in più è caduto in una clamorosa gaffe. "Che bello questo palazzo, dice Witkoff parlando dell'Eliseo a Macron, sembra il club di Mar-a-lago del presidente Trump, anzi avrebbe potuto crearlo lui - dice - dato che è un designer".

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In un colpo ha cancellato secoli di storia. L'Eliseo, infatti, è la residenza ufficiale del presidente della Repubblica francese, si tratta di una struttura imponente che sorse fra le modeste botteghe del faubourg Saint-Honoré. Venne edificato dall'architetto Armand-Claude Mollet fra il 1718 e il 1720 per Louis Henri de La Tour d'Auvergne, conte d'Évreux. Il Palazzo dell'Eliseo a Parigi è considerato un gioiello dell'architettura rococò francese, con un'elegante decorazione che lo rende un esempio emblematico di questo stile.

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