Fiera Milano
Olimpiadi 2026: Fiera Milano porta in carcere a Bollate i valori dello sport e dell'inclusione
Attraverso Vite in campo, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Fiera Milano sostengono e promuovono i valori olimpici che da sempre guidano la sua visione

Olimpiadi 2026: Fiera Milano porta in carcere a Bollate i valori dello sport e dell'inclusione
Fiera Milano, partner delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, sostiene e promuove i valori olimpici che da sempre guidano la sua visione: rispetto, inclusione, solidarietà, collaborazione e partecipazione. La forza dello sport come strumento di crescita individuale e collettiva si intreccia con l'impegno sociale del Gruppo, che vede nella cultura sportiva un acceleratore di cittadinanza attiva, integrazione e riscatto.
Attraverso Vite in campo, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Fiera Milano rinnovano questo impegno, proponendo un percorso culturale e narrativo che avvicina comunità, istituzioni e territori ai valori che animano il movimento olimpico, creando ponti e nuove opportunità di dialogo, soprattutto per chi vive condizioni di fragilità.
Chi ha trovato la forza di superare ostacoli, chi di affermare la propria identità, chi di immaginare un futuro diverso. Dallo sport nascono storie di coraggio, riscatto e dignità.
Storie che insegnano a rialzarsi, a non smettere di credere nella possibilità di cambiare. Con Vite in campo, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Fiera Milano propongono un percorso culturale e narrativo che intreccia sport, memoria e cittadinanza attiva, in vista delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026.
Con: Leonardo Ghiraldini, Laura Giuliani, Licia Granello, Nino Minoliti, Maria laura Scatena, Simone Tiribocchi e altre voci. Un viaggio per riscoprire i valori olimpici – dal rispetto all'amicizia, dalla solidarietà alla perseveranza – come strumenti di emancipazione e crescita, capaci di riaccendere la fiamma del coraggio. In un tempo di società frammentate e digitali, Champions of Change invita a guardare allo sport come linguaggio universale di inclusione e riscatto, non solo competizione, ma appartenenza e fiducia.
Il percorso si articola in incontri dedicati a comunità in condizione di fragilità, 3 History Map, format teatrali che trasformano la storia in un'esperienza immersiva, e 1 ciclo di podcast per portare queste storie a un pubblico ancora più ampio.
Gli incontri
Una serie di appuntamenti pensati per ragazzi e ragazze che vivono in contesti di marginalità – tra comunità educative e istituti penitenziari – per riflettere sullo sport come strumento di riscatto personale e collettivo. I primi due appuntamenti:
Oltre il traguardo. Sport come spazio di incontro, coraggio e resilienza
Casa di reclusione di Milano Bollate – 20 novembre, 14,30-15,30
Via Cristina Belgioioso 120
Baranzate (MI)
Simone Tiribocchi, allenatore, ex calciatore di serie A, commentatore tecnico.
Laura Giuliani, portiere AC Milano femminile e Nazionale femminile di calcio italiana.
Modera
Nino Minoliti, giornalista sportivo
Focus tematico: sport, carcere e inclusione
Nel contesto penitenziario, lo sport rappresenta uno degli strumenti più efficaci di riabilitazione e reinserimento sociale. Attraverso la pratica sportiva, i detenuti sperimentano disciplina, rispetto delle regole, lavoro di squadra e fiducia reciproca. Valori che diventano competenze fondamentali per la costruzione di un nuovo percorso personale. L’esperienza dei relatori – dalla leadership silenziosa di Tiribocchi alla determinazione e all’esempio di resilienza di Giuliani – offre ai partecipanti modelli credibili e vicini, capaci di mostrare come lo sport possa diventare un nuovo punto di ripartenza.
Oltre il traguardo. Sport come spazio di incontro, coraggio e resilienza
Comunità Oklahoma – 26 novembre, ore 17.30- 18,30
Via C. Baroni, 228 Milano
Simone Tiribocchi, allenatore, ex calciatore di serie A, commentatore tecnico.
Leonardo Ghiraldini, ex capitano della Nazionale Italiana di Rugby, consigliere federale Federazione Italian Rugby
Modera
Marialaura Scatena, giornalista sportiva
Focus tematico: lo sport come alleato educativo
Rugby e calcio – discipline che hanno segnato la traiettoria dei due relatori – condividono un DNA fatto di rispetto, impegno e responsabilità. Il confronto offrirà ai giovani ospiti della comunità un’occasione per scoprire lo sport come spazio in cui misurarsi, crescere e rafforzare la propria identità.
Le history map/narrazioni teatrali
Cosa accade quando un gesto atletico riesce a cambiare la traiettoria non solo di una gara, ma di una società intera? Tre storie olimpiche diventano teatro civile e memoria viva, raccontando la forza dello sport come leva di trasformazione individuale e collettiva. La memoria diventa materia viva di una narrazione teatrale intensa e immersiva. History Map trasforma la storia in un’esperienza partecipativa, intrecciando fonti storiche, performance teatrale e linguaggi multimediali. Pensate per offrire contenuti autentici, coinvolgenti e ad alto valore formativo, portando sul palcoscenico la forza della memoria e la profondità della ricerca storica condotta dagli storici, dagli studiosi e dai giovani ricercatori di Fondazione Feltrinelli.
Abebe Bikila- Roma 1960/ Tokyo 1964
Derek Redmond – Barcellona 1992
Ester Ledecká – PyeongChang 2018
Con la voce narrante di Licia Granello, giornalista e scrittrice, storica firma de la Repubblica, che ha saputo raccontare lo sport come specchio della società, intrecciando risultati, passioni e costume assieme. Con lei in scena sportivi e voci dal patrimonio storico. Le History Map andranno in scena a partire da gennaio 2026.
Dalle history map al podcast
A partire dagli spettacoli dal vivo, Fondazione Feltrinelli produrrà un podcast in quattro puntate. Un racconto corale per chi non ha potuto assistere agli eventi, con la voce narrante di Licia Granello. Attraverso voci inedite e approfondimenti storici, le biografie e i racconti dei protagonisti vengono restituiti in un formato originale, pensato per ispirare e informare.

