Granarolo approva il bilancio e punta all'estero
APPROVATO BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO DI ESERCIZIO 2015
Il fatturato sale a € 1.078 mln (+ 3,9% rispetto al 2014) insieme all' Ebitda in crescita a € 70 mln (+16,6% rispetto al 2014). Raddoppiato a € 18 mln (+ 110% rispetto al 2014) il Risultato Netto.
Migliora anche la PFN a € 98 mln (- € 26 milioni rispetto al 2014) consentendo all’Assemblea distribuzione di distribuire un dividendo pari a € 11,7 milioni (€ 0,15 per azione)
Il Consiglio di Amministrazione di Granarolo S.p.A.[1], riunitosi sotto la presidenza di Gianpiero Calzolari, ha approvato il Progetto di Bilancio che sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti in calendario il 13 aprile in unica convocazione.
“Nonostante un calo significativo dei consumi di latte e della marginalità che ne deriva, i risultati 2015 - dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo - sono da considerarsi positivi e in linea con il nostro piano industriale, con una crescita del fatturato e un risultato netto raddoppiato rispetto al 2014, soprattutto grazie ai risultati raggiunti sui mercati internazionali. Nel corso del 2015, l’anno del dopo quote e di una forte tensione sui prezzi della materia prima, Granarolo registra un segno positivo su tutti i principali indicatori economici e ha proposto un dividendo che è il più alto nella storia del Gruppo. La nostra partecipazione ad Expo - continua Calzolari - è stata un successo e ha rafforzato ulteriormente il ruolo di Granarolo nel mondo quale principale player italiano della filiera lettiero-casearia”.
“Il mercato di riferimento e la situazione economica nazionale - conclude Calzolari - non danno segnali e previsioni di crescita elevati. In tale contesto la strategia di Granarolo si traduce nel proseguimento di una politica di internazionalizzazione e di diversificazione sui mercati esteri. Nel corso del 2016 continuerà la nostra politica di forte spinta all’innovazione con l’obiettivo di entrare in mercati ad alto potenziale, anche attraverso il lancio di nuovi prodotti. Inoltre, lavoreremo sulle nuove acquisizioni fatte all’estero (Nuova Zelanda, Brasile e Paesi Baltici) per diventare un gruppo di riferimento per i prodotti agroalimentari italiani, consolidando parallelamente la nostra posizione nei mercati core anche attraverso l’ampiamento della gamma dei prodotti esistenti. Dal 2011 ad oggi siamo passati dal 4% ad oltre il 20% di fatturato realizzato fuori dai confini nazionali e abbiamo l’obiettivo di superare il 35% nel prossimo triennio”.