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Vernaccia di San Gimignano, l’anteprima nell’antica Rocca di Montestaffoli

ANDREA CIANFERONI

Irina Guicciardini Strozzi, presidente del Consorzio, annuncia la novità dell’edizione 2020 che vede l’Anteprima spostarsi nell’antica Rocca di Montestaffoli

E’ una Vernaccia "colorata di rosa" quella che buyer e stampa internazionale hanno avuto la possibilità di assaggiare in anteprima all’hotel La Cappucina di San Gimignano durante la conferenza stampa di lancio dell’edizione 2020, che si svolgerà Domenica 16 febbraio e mercoledì 19 Febbraio nell’antica Rocca di Montestaffoli di San Gimignano. In tale prestigiosa location, messa a disposizione per la prima volta dal comune di San Gimignano, i produttori di Vernaccia presenteranno alla stampa, agli operatori e al pubblico dei wine lovers le nuove annate di Vernaccia di San Gimignano, i prodotti della vendemmia 2019 e le Riserve 2018. Una Vernaccia colorata di rosa perché è donna l’attuale presidente, eletta nel mese di giugno, ma è donna anche la vicepresidente del consorzio, rispettivamente Irina Guicciardini Strozzi e Nadia Betti, quest’ultima affiancata da un altro vicepresidente, Manrico Biagini. Irina è figlia del principe Girolamo Guicciardini Strozzi, che fu tra i firmatari della richiesta della doc, che la Vernaccia di San Gimignano ottenne per prima in Italia nel 1966, tra i fondatori del Consorzio nel 1972 e primo Presidente, carica che ricoprì ininterrottamente fino al 1987 e poi nuovamente dal 1993 al 2000. Irina Guicciardini Strozzi, che insieme alla sorella Natalia dirige Fattoria di Cusona, nel suo discorso inaugurale ha voluto sottolineare come, con le elezioni di giugno, il consiglio sia stato fortemente rinnovato nella sua composizione, continuando l’opera di cambiamento già intrapresa dal vecchio consiglio. “Essere presidente del Consorzio – ha affermato - è per me un onore. Mi trovo a raccogliere una grande tradizione familiare, e in questo voglio ricordare mio padre Girolamo Guicciardini Strozzi primo presidente del Consorzio, e del luogo dove ci troviamo, la città di San Gimignano che vanta una gloriosa identità millenaria. Una storia importante che è stata confermata dalle analisi del dna dei vitigni che hanno stabilito uno standard genotipico della Vernaccia di San Gimignano. Grande novità di quest’anno è rappresentata dall’Anteprima organizzata nella rocca di Montestaffoli – ha continuato la Guicciardini Strozzi - e i visitatori di San Gimignano vengono in contatto con il nostro vino anche grazie ad un eccellente allestimento del percorso museale. Lo storytelling è fondamentale per far capire alle persone quello che c’è dietro al vino e al suo territorio. Altra novità è rappresentata dalla partnership del Consorzio con la squadra femminile di calcio di San Gimignano, che ci lega ancora di più con la città. I miei ringraziamenti vanno al sindaco Andrea Marrucci per il supporto logistico  di questa Anteprima e per averci concesso la sala Dante per le degustazioni, alla Regione Toscana ed in particolar modo al presidente del consiglio regionale Eugenio Giani che ci onora con la sua presenza stasera, a Stefano Campatelli direttore del consorzio e all’ufficio stampa diretto da Elisabetta Borgonovi.  Alla conferenza stampa di lancio ha partecipato il sindaco  di San Gimignano,  Andrea Marrucci, che ha sottolineato come  la Vernaccia sia elemento caratterizzante di San Gimignano. “La Vernaccia - ha affermato -  non è un prodotto di San Gimignano ma è il prodotto di San Gimignano. Una denominazione legata indissolubilmente al territorio che la produce. La degustazione avverrà proprio in sala Dante per rendere chiara questa identificazione territoriale cosi caratterizzante. Siamo una denominazione importante ma abbiamo i piedi ben saldi a terra e sappiamo che siamo un piccolo Consorzio e quindi molto lavoro deve essere ancora fatto per migliorare. Proprio per questo ogni anno puntiamo sulla qualità del prodotto e sosteniamo la produzione nel biologico”. Nel corso della presentazione l’enologo Valerio Zorzi ha fatto una analisi tecnica su quella che è stata l’annata passata, fornendo dei dati climatici e di produzione.  “La vendemmia della Vernaccia di San Gimignano 2019 è iniziata nella seconda decade di settembre, leggermente in ritardo rispetto agli ultimi anni, la quantità delle uve è stata in linea con l'annata precedente come confermano i dati di produzione, 39.381 ettolitri di vino.  L'annata nella norma è stata caratterizzata da un inverno asciutto e da una tarda primavera molto piovosa. La fase vegetativa, iniziata in anticipo a causa delle alte temperature di inizio primavera, è stata rallentata dal clima decisamente fresco del mese di maggio, che ha portato nella media le varie fasi di sviluppo e maturazione delle uve. E' stata un'ottima vendemmia per la perfetta maturazione delle uve. Dal punto di vista organolettico, la Vernaccia di San Gimignano 2019 si presenta con una buona carica aromatica, buoni profumi e una bella impronta acida, con vini caratterizzati dalla fragranza, dall'equilibrio e dalla finezza, anche se per esprimersi completamente avranno bisogno di un ulteriore periodo di affinamento.  Anche la Vernaccia di San Gimignano Riserva 2018 è frutto di un'annata e vendemmia nella norma, però più disomogenea in base alle microzone di produzione e alle scelte dei produttori: chi ha preferito anticipare la raccolta delle uve propone vini ancora freschi e acidi, chi invece ha preferito aspettare fine settembre, oggi propone Riserve di grande struttura”. Per l’enologo Paolo Caciorgna, “c’è stato un momento in cui i produttori di Vernaccia dovevano fare delle scelte tecniche che potevano essere rischiose per la buona riuscita del vino. I produttori hanno saputo attendere per la vendemmia e sono stati premiati con un’ottima qualità sia per i vini d’annata che per le Riserve, che saranno immesse sul mercato più avanti. Il fatto di aspettare la perfetta maturazione dell’uva ha consentito alla Vernaccia di esprimere al meglio il proprio carattere, che può essere definito un vino classico e contemporaneo allo stesso tempo”.  Anche Alessandro Torcoli direttore di Civiltà del Bere parla di classicità e identità del territorio sottolineando come ci siano vini classici che hanno perso l’identità del territorio e vini che esprimono l’identità del territorio ma non sono dei vini classici. Vernaccia di san Gimignano riesce ad esprimere queste due caratteristiche insieme. Torcoli si è poi soffermato sulla spinosa questione, per il momento risolta, dei dazi con gli Usa. “Il nostro problema – ha affermato - non sono i dazi, il vero problema è culturale. Dobbiamo difendere il valore del vino italiano a livello culturale. Il vino è il pilastro della civiltà Occidentale. La cultura del vino deve tornare sulle nostre tavole, deve passare come concetto fondamentale della nostra quotidianità”. Nel corso della serata di apertura della Vernaccia è stato reso noto da Leonardo Tozzi, Direttore di Firenze Spettacolo e Presidente di Aset, il vincitore del 'Premio Giulio Gambelli', riconoscimento destinato ai giovani enologi under 40 che meglio incarnano nel loro lavoro la 'gambellianità', istituito da Aset (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e IGP (I Giovani Promettenti, blog network di settore), che per l’edizione 2020 è andato a Ivan Misuri, laureato in enologia alla Facoltà di Agraria di Firenze nel 2006.  Alla serata era presente Valentino Tesi, Miglior Sommelier AIS della Toscana e d’Italia 2019 e Ambasciatore della Vernaccia di San Gimignano. Nella vendemmia 2019 sono stati prodotti 39.381 ettolitri di Vernaccia di San Gimignano dai 693 ettari dichiarati, dato pressoché stabile rispetto al 2018, quando la produzione fu di 39.618 ettolitri. Anche i dati dell'imbottigliamento 2019 sono perfettamente in linea con quelli del 2018, a dimostrazione di una sostanziale stabilità nei mercati: nel 2019 sono state prodotte 4.672.253 bottiglie di Vernaccia di San Gimignano, contro le 4.630.241 bottiglie del 2018. Il giro di affari della denominazione si attesta quindi sui 13,2 milioni di euro, come anche  la percentuale di Vernaccia di San Gimignano destinata all'export, che si è attestata su circa il 52%: il 30% è venduto al mercato europeo, il 18% a quello americano,  il 4,7% è destinato ai mercati asiatici.  Del  42% di Vernaccia destinata al mercato italiano circa la metà viene venduta a San Gimignano, direttamente nelle aziende e nei locali del territorio. Quest'anno  l'Anteprima della Vernaccia di San Gimignano si svolgerà in  una location tutta nuova, la Rocca di Montestaffoli, dove sarà allestita una tensostruttura per accogliere i 38 produttori e i loro banchi di assaggio, aperta entrambe le giornate di manifestazione, mentre le sale del centro “Vernaccia di San Gimignano Wine Experience” saranno riservate ai giornalisti per la degustazione tecnica con servizio di sommelier e saranno aperte solo mercoledì 19, nella giornata dedicata alla stampa nazionale ed internazionale.