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Edison apre il dibattito sui cambiamenti climatici in vista della cop 21

A Palazzo Edison rappresentanti delle Istituzioni, dell’Unesco, del mondo della ricerca e delle associazioni ambientaliste e del settore industriale si confrontano sull’uso razionale ed efficiente dell’acqua. Edison è parte attiva nel sostenere il dibattito e le riflessioni sul clima, soprattutto quest’anno in cui 196 Paesi si incontreranno a Parigi nell’ambito della 21^ Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici.
La tabella di marcia adottata dall’Unione Europea, la cosiddetta Roadmap Europea 2050, si prefigge di ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell’80% e sviluppare un settore energetico sicuro, competitivo e a basse emissioni di carbonio.
Edison ospita “La risorsa idrica e i cambiamenti climatici – impatti diretti e indiretti e le misure di adattamento”, il primo di un ciclo di tre seminari preparatori alla COP21, la Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici che si terrà dal 30 novembre all’11 dicembre a Parigi, con l’obiettivo di siglare un nuovo accordo, in sostituzione di quello di Kyoto del ‘97, sulle misure da adottare per ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera e contenere l’aumento della temperatura terrestre entro i due 2°C.
L’obiettivo prioritario dei 196 paesi della COP21 è quello di identificare politiche coerenti e globali per diminuire le emissioni di gas a effetto serra e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici che si ripercuotono anche sulla disponibilità e qualità dell’acqua, alterando le condizioni meteorologiche in termini di temperature, precipitazioni e portata dei fiumi. In quest’ottica saranno significative le misure che i paesi metteranno in campo per adattare i sistemi energetici nazionali e le infrastrutture idriche alle mutazioni climatiche.
Dopo il saluto introduttivo del sottosegretario di Stato Prof. Claudio De Vincenti e di Bruno Lescoeur, Amministratore Delegato di Edison, la giornata di lavori prevede due tavole rotonde. La prima, moderata da Roberto Potì, Executive vice president di Edison, approfondisce il tema dell’acqua nei settori di utilizzo e il modello istituzionale di riferimento; la seconda, moderata da Claude Nahon, Sustainable Development Senior vice president di EDF, evidenzia il contributo del mondo accademico e della ricerca alle innovazioni tecnologiche capaci di alleviare o ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici sulla risorsa idrica.
Tra gli ospiti intervengono Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, Stella Bianchi, commissione ambiente della Camera dei Deputati, Mario Nova, direttore generale ambiente, energia e sviluppo sostenibile Regione Lombardia, Lucilla Minelli dell’Unesco, Guglielmo Lanzani, Direttore Center for Nano Science and Technology dell’Istituto Italiano di tecnologia, Federico Testa, commissario Enea, Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, Antonio Boselli, presidente Confagricoltura Milano-Lodi, Giovanni Vallotti, presidente Utilitalia, Edoardo Zanchini, vice presidente Legambiente.
“I cambiamenti climatici e la disponibilità delle risorse sono temi intimamente legati al settore dell’energia, e vogliamo pertanto essere in prima fila nel prepararci al futuro in modo sostenibile” – dichiara Bruno Lescoeur, Amministratore Delegato di Edison “L’acqua è una fonte sostenibile a “emissioni zero” e il contributo della produzione idroelettrica è fondamentale nel percorso verso la de-carbonizzazione del settore elettrico ed energetico in generale”.
“L’obiettivo della transizione energetica è prioritario” – continua Lescoeur – “Ed Edison è in grado di offrire un mix di generazione particolarmente sostenibile basato sulle fonti rinnovabili e sul gas naturale, che garantiscono basse emissioni specifiche di CO2.” Nel breve-medio termine il ruolo dell’idroelettrico è fondamentale nel mix di generazione rinnovabile per raggiungere gli obiettivi europei vincolanti al 2020 e per avviare il percorso verso quelli del 2030 che prevedono una riduzione del 40% delle emissioni di CO2 e un incremento delle fonti rinnovabili del 27% al livello europeo.