Ottobre tra i libri: guida a ciò che troverete in libreria - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 08:58

Ottobre tra i libri: guida a ciò che troverete in libreria

Le principali novità letterarie, cinque recensioni scritte per voi e le uscite Audible

Chiara Giacobelli

Libri da leggere a ottobre, ecco i titoli da non perdere 

Settembre e ottobre sono i mesi in cui escono più titoli nelle librerie, specialmente i grandi scrittori di fama mondiale di cui si aspetta sempre con impazienza il nuovo romanzo. In questo speciale ne vedremo alcuni molti attesi, ma intanto ricordiamo anche altre uscite del mese che vale la pena conoscere, e magari leggere.

Per Fazi Editore arriva Hollywood di Gore Vidal, nella traduzione di Adriana Dell’Orto. Quinto romanzo del ciclo Narratives of Empire, prosegue una serie di successo tra infiniti inganni della natura umana tra la finzione del cinema e la gravità della politica. Dello stesso autore all’inizio del mese è stato pubblicato anche Washington D.C., sesto volume del ciclo precedente. 
In libreria anche Davide Rondoni con La ferita, la letizia. Faccia a faccia con san Francesco, poeta di dio e del mondo: soltanto uno dei numerosi titoli dedicati al santo a pochi mesi dall’avvio dell’anno francescano. Tra i vari libri di ottobre, Fazi propone quindi Sottobosco di Sara Strömberg nella collana Darkside, un perfetto equilibrio tra realismo, crudezza, lirismo e ironia ambientato in Svezia. Tra i fantasy a fine ottobre torna Rebecca Ross con Feroce devozione, nuovo fenomeno mondiale del romantasy, ed Erin – The Beast Warrior di Nahoko Uehashi, seguito di Erin – The Beast Player. 

Gribaudo presenta Dario Fabbri con Il destino dei popoli. Come l’umanità ha fatto la storia e creato il nostro tempo: una nuova prospettiva per leggere la Storia – e il presente. L’autore torna in libreria con un’opera destinata a diventare un punto di riferimento per chiunque voglia capire il mondo in cui viviamo. Camilla Da Rocha firma il Galateo contemporaneo. Piccolo manuale di buone maniere per un mondo più gentile, mentre è di Sheila de Liz Woman on fire. Rivoluzione menopausa, un caso editoriale da un milione di copie.


 

Da non perdere per le Edizioni E/O La mondina di Silvia Montemurro: nella Torino di inizio secolo, Lena non ha voce. Nessuno vuole ascoltare quello che la giovane mondina potrebbe rivelare sulla famiglia da cui è stata “accolta”. Nessuno ha interesse che i più indicibili segreti delle brave persone della borghesia cittadina vengano messi in piazza. La Montemurro ancora una volta ci racconta senza sconti l’Italia da cui veniamo.
Un altro titolo al femminile è Cecilia di Linda Ferri, sul quale la scrittrice Elisabetta Rasy spende queste parole: «Linda Ferri trova con mano sicura e suggestiva il punto d’incontro tra una storia personale, con tutto il suo mistero e le sue emozioni, e la grande Storia, con il vortice delle sue trasformazioni e della sua violenza».
L’era del figliarcato è un libro di YSRA che indaga il divario generazionale con un umorismo sottile e avvolgente, mostrando le difficoltà dei giovani coreani fra mondo del lavoro ostile, relazioni impossibili e famiglie tradizionali sotto stress. Altri titoli E/O da ricordare sono quindi Dove vanno a nascondersi le lacrime di Beaulieau Baptiste e Ragazzo di Sacha Naspini.

Sempre ad ottobre De Agostini porta in libreria Rewire. Riprogramma il tuo cervello, rivoluziona la tua vita di Nicole Vignola, Vegetale non banale. Ricette autentiche e sorprendenti, per ogni occasione di Cristiana Bucella e l’atteso Come i gatti ci insegnano a vivere. 11 lezioni di intelligenza feline dell’influencer Andrea Mancino, i cui video con i suoi mici sono sempre molto divertenti. 
Avvenimento da segnalare è poi, dopo nove anni di attesa dall’ultimo romanzo, il grande ritorno del fenomeno internazionale The Witcher, con Il crocevia dei corvi di Andrzej Sapkowski, i cui diritti sono detenuti in Italia da Editrice Nord. Qui Geralt non è l’impavido uccisore di mostri che conosciamo, ma un giovane strigo che inizia a comprendere quale sarà il suo destino. Un Geralt più giovane, che cerca il proprio posto in un mondo che lo sfida costantemente a superare i suoi limiti. Una storia di crescita, di idealismo che si scontra con la dura realtà e di scelte che forgeranno la sua leggenda.
Lo accompagna L’atlante del mondo di The Witcher illustrato da Stéphane Arson e Maéna Paillet, un’opera imprescindibile per tutti i fan della storia di Geralt di Rivia.


 

Ponte alle Grazie propone Costanza Jesurum con Violenze di genere – Prevenire, comprendere, curare: un testo per parlare della violenza di genere in tutte le sue molteplici forme. Costanza Jesurum ci dona uno sguardo approfondito su questo complesso e attuale fenomeno. A fine ottobre uscirà invece La fisica dell’invisibile – Meraviglie e segreti delle particelle elementari di Gabriele Battistotti.
Edimburgo di Alexander Chee arriva in commercio per NN Editore: un intenso coming of age sul senso di colpa e il peso del silenzio. La storia di un ragazzo diviso tra due mondi che affronta il più doloroso dei traumi: quello dell’abuso. Della stessa casa editrice suggeriamo quindi La terra d’inverno di Andrew Miller, in shortlist al Booker Prize 2025 e il cui autore sarà in Italia proprio ad ottobre.

Tra i titoli Feltrinelli di ottobre da menzionare Immagina - Antidoti contro la rassegnazione di Stefano Laffi, il sociologo che ha messo i giovani al centro della scena: un nuovo libro per combattere l’apatia, la stagnazione di idee, pensieri, stati d’animo; per reagire a un presente asfittico e riprenderci il futuro. 
Altri Feltrinelli da ricordare sono Adriatica di Massimo Gezzi, L’opera umana. Corso di Poetica 1937-1945 del grande Paul Valéry, Le vergini funeste di Giancarlo Marmori e La notte devastata di Jean-Baptiste Del Amo. Tornano, inoltre, autori molto amati come Harper Lee, Maurizio de Giovanni, Lorenza Gentile, Cristina Comencini, Erri De Luca, Gianrico Carofiglio e Antonella Viola. 

Per Castelvecchi esce il nuovo libro di Teresa Forcades Queer Mary. Il futuro dell’esperienza cristiana e, tra gli altri, L’oscena signora D di Hilda Hilst: per la prima volta tradotta in italiano una delle voci più importanti del Novecento.
Arriva grazie ad Elliot la biografia definitiva della poetessa Premio Nobel con fotografie, lettere e documenti inediti Wisława Szymborska. Un ritratto intimo, a cura di Joanna Gromek-Illg. Un grande bestseller da cui fu tratto l’omonimo film pluripremiato agli Oscar è poi La signora Miniver di Jan Struther, mentre In occasione dei quarant’anni dalla morte di Elsa Morante (25 novembre 1985) viene dato alle stampe La favolosa Elsa di Renzo Paris.


 

Altro titolo dedicato al santo più celebre del momento è Francesco. Il primo italiano di Aldo Cazzullo edito da HarperCollins Italia. Della stessa casa editrice ad ottobre Botanica della meraviglia. Coltivare lo stupore alla fine del mondo scritto a quattro mani da Maura Gancitano e Andrea Colamedici, ed anche Il test di Stéphane Allix, il bestseller-rivelazione che ha consacrato la Allix come autrice di spicco sulla scena internazionale. La più bella. La versione di Elena di Brunella Schisa dà voce a Elena di Troia, ai suoi sentimenti, ai suoi dolori, ai suoi amori, sempre trascurati. E, alternando sapientemente i punti di vista dei protagonisti dell’Iliade, mostra, attraverso una lettura iper moderna del mito, l’eternità delle passioni che si agitano nel cuore umano.
Infine, sempre di HarperCollins Italia Qui siamo tutti colpevoli di Karin Slaughter è il nuovo, attesissimo libro di una delle scrittrici di crime più conosciute e apprezzate nel mondo. 

Tra le novità Giunti Editore Umane Bugie di Romy Hausmann: l’autrice bestseller de La mia prediletta – 1 milione di copie in Germania, 200.000 in Italia – torna con il suo thriller più spietato e commovente. Molto atteso anche L’ultima canzone d’amore di Lucinda Riley, un’autrice da 60 milioni di copie che torna in libreria con un tesoro perduto della produzione giovanile, ora pubblicato in una versione rieditata e attualizzata dal figlio Harry Whittaker.
Con oltre 100 mila copie vendute in Germania, arriva inoltre in Italia il romanzo che racconta la vera storia dietro la nascita dell’impero Lindt: I fabbricanti di cioccolato di Lisa Graf. 

Di Adelphi ricordiamo invece L’ultimo caso di Miss Awdrey-Gore di Edward Gorey, qui all’apice della sua verve; Nella carne di David Szalay, un outsider perso nella zona grigia della modernità e la sua ricetta per attraversare incolumi il nostro tempo; Sull’eguaglianza di tutte le cose di Carlo Rovelli; Il turista nudo di Lawrence Osborne, un reportage sgangherato e divertente da un mondo che stiamo trasformando nell’allucinata e pacchiana caricatura delle nostre fantasie; Il dito in bocca, il primo enigmatico libro di Fleur Jaeggy, da anni introvabile e molto atteso dai suoi lettori; Hänsel e Gretel, la più inquietante fiaba dei fratelli Grimm narrata da Stephen King e illustrata da Maurice Sendak.
Ancora, vi sono Propizio è avere ove recarsi di Emmanuel Carrère, Vita del lappone di Johan Turi e Un bacio per Orsetto, il capitolo con cui si conclude il ciclo dedicato a uno dei personaggi più popolari e più amati della letteratura per l’infanzia a cura di Else Holmelund Minarik e Maurice Sendak.


 

Tra le novità SEM di ottobre Saverio Raimondo con Annus Horribilis e Elena Buccoliero con L’ombra dentro: un omicidio inspiegabile, un suicidio sospetto; la verità nel filo sottile che li lega. 
Baldini+Castoldi presentano il Piccolo almanacco dell'attore di Fabrizio Bentivoglio, Ci chiamavano sciacalli. La vita di un giovane procuratore nella giungla del calciomercato di Carlo Pallavicino, Pomes & Prayers di Matthew McConaughey e verso fine mese Dal punto in cui il sentiero scompare di Adriana Parrella. 
Di Bompiani si segnalano Cose che ti dico mentre dormi di Enrica Tesio, La profezia della luce di Emmanuel Exitu, Ladri d’ossa di M.T. Anderson, Considerati baciata di Jessica Stanley ed Empusium. Una storia di natura e orrore di Olga Tokarczuk, in libreria il 21 ottobre.


 

Alcuni titoli nella narrativa Marsilio sono Entra il fantasma di Isabella Hammad, vincitore Premio The Bridge (VIII edizione): l’autrice è stata in Italia per presentare il romanzo il 7 ottobre a Roma, in occasione del Festival inQuiete. Lorenzo Pavolini torna con Mille (o poco più): la marcia dei Mille per fare l’Italia non è mai finita. Pavolini racconta come continua da uno dei periodi più tumultuosi e picareschi d’Italia, il Risorgimento, a questo tempo.
La vedova di Hong Kong di Kristen Loesch è opera dell’autrice del bestseller La bambola di porcellana ed è un’altra, appassionante storia lunga un secolo. Da Shanghai a Seattle passando per Hong Kong, dagli anni Venti a oggi, alla ricerca della verità su una tragica notte che ha segnato il destino di tre generazioni di donne. Per la saggistica Marcello Veneziani firma invece Marx e Nietzsche si davano la mano. Vita, intrecci e pensiero dei due profeti che sconvolsero il mondo. 
Di Sonzogno menzioniamo Kate Golden con Un regno di Quarzo. Due regni. Una profezia. Un re. Un’unica possibilità per salvare Evendell. Dopo il fenomeno virale di Un’alba di Onice e Una promessa di Peridoto, arriva in libreria il volume conclusivo della trilogia The Sacred Stones

Quasi in chiusura di questa carrellata passiamo ai titoli di Einaudi. Tra i molti pubblicati, indichiamo Natalia Augias con C’era una volta un regno, Diciassette diverse possibilità di fallire di Julian Barnes e La rosa e la spina di Stefania Bertola; Maria Grazia Calandrone torna con Dimmi che sei stata felice; vi sono quindi Su Spinoza. Corso novembre 1980 - marzo 1981 di Gilles Deleuze a cura di David Lapoujade, Don DeLillo con End zone, Qui e oltre di Hal LaCroix, Chiara di Antonella Lattanzi, Nei luoghi più oscuri di Carlo Lucarelli, Dove vuole andare, sensei? Un viaggio nel cuore del Giappone di Antonietta Pastore.


 

Per Guanda esce Tu vivi, il romanzo d’esordio di Giada Messina Cuti, una voce delicata e ricca di sfumature che racconta una storia familiare di dolore e riscatto, in cui la luce dell’amore e della speranza illumina le ombre del passato. Vi è poi Vera, o la verità: in questo libro Gary Shteyngart dipinge il ritratto vivace e toccante di una bambina che, attraverso il dolore e la paura, tra incertezze e contraddizioni, impara a capire se stessa e il mondo che la circonda. Molto attesa anche Arundhati Roy con Il mio rifugio e la mia tempesta: dopo Il dio delle piccole cose, che l’ha consacrata nel panorama internazionale e con cui ha vinto il Booker Prize, Arundhati Roy torna alla narrativa con un memoir intimo e commovente che racconta com’è diventata la persona e la scrittrice che è.

Astoria propone Livia De Stefani con La vigna di uve nere e Clare Reddaway con Ballando in riva al mare. Di Iperborea vi sono Mumin inizia una nuova vita di Tove Jansson, Cacciatori di tenebre di Ben Machell, Nirvana di Tommy Wieringa e Come ho salvato la vita a Einstein di Cornelia Franz.
Arrivano per La Nave di Teseo Leila Slimani con Il profumo che i fiori hanno di notte e Playground, il nuovo romanzo di Richard Powers, Premio Pulitzer per la narrativa grazie a Il sussurro del mondo. Sguardo acuto sull’antropocene, science fiction sull’intelligenza artificiale, emozionante inno all’amicizia, Playground ci mostra le meraviglie della tecnologia e della vita oceanica in un futuro molto più prossimo di quanto pensiamo.
Molto atteso anche, in occasione dei trent’anni dalla prima edizione italiana, L’Alchimista, il capolavoro di Paulo Coelho tradotto in ottantotto lingue per oltre cento milioni di copie vendute. Arriva in libreria in una nuova versione cartonata e illustrata con i disegni di James Noel Smith. Tra gli altri titoli, tutti molto interessanti, Un libro di martiri americani di Joyce Carol Oates.

I Neri Pozza di ottobre sono: Fumio Yamamoto, I dilemmi delle donne che lavorano; Marina Valensise, Un cuore greco; Emilio Jona, Quattro donne; Irvin D. Yalom, L’ora del cuore; Sandra Petrignani, Carissimo dottor Jung; Pierfrancesco De Robertis, Un amore socialista; Jordan Harper, L’ultimo re di California; Michael McDowell, Luna fredda su Babylon; Bianca Bosker, Il quadro completo; Eric Fouassier, Il canto del male; Giovanni Nistri, Ho servito lo Stato; Steven Brill, La scomparsa della verità; Paola Barbato, Cuore capovolto; Rohan O'Grady, La maledizione dei Montrolfe; Maurizio Serra, In visita.


 

Edita da Rizzoli Dacia Maraini con il suo Scritture segrete. Le donne che hanno cambiato il mondo con la parola. Della stessa casa editrice Vita e peccati di Maria Sentimento di Catena Fiorello Galeano e Sonsoles Ónega con Le figlie della tempesta. 
Mondadori Young Adult conquista subito le lettrici con Kristen Ciccarelli e La strega ribelle; My hateful man è un romanzo di Nagira Yuu, mentre Quelle oscure intenzioni di Manlio Castagna entra nella collana Oscar Fantastica Fabula. Da ricordare anche La città di acqua e vetro di Linda Ghio per Oscar Fantastica Original.
Tra gli autori italiani I due sentieri di Mauro Corona, La distanza che ci unisce di Anna Tiziana Torti e Lorenzo Greco, Saving Lucca di Licia Troisi, Zenobia di Valerio Massimo Manfredi, Nostra solitudine. Il nuovo personal essay di Daria Bignardi. Infine, tra gli stranieri Li Kotomi con Se vuoi nascere e no, L’arte curativa di scrivere lettere a mano. Dalla Corea una nuova pratica meditativa di Juhee Moon, La vedova di John Grisham, La signora che rispondeva alle lettere di Catherine Siguret. 

Di Longanesi ad ottobre segnaliamo Il segreto del Titanic di Clive Cussler e Assassinio in Cornovaglia di Elizabeth George, la regina del mistery che torna dopo tre anni di attesa.  
Garzanti resta in tema di libri con La biblioteca di strada per lettori curiosi di David M. Barnett, un insieme di storie nelle quali rispecchiarsi è facile. O meglio, spontaneo. Perché chiunque le legga riesca a trovare la speranza necessaria per ricominciare a vivere. I vulnerabili di Sigrid Nunez ha raccolto ottime recensioni internazionali: “I libri di Sigrid Nunez possiedono una delicatezza quasi impalpabile e un’enorme potenza emotiva” scrive Vogue, mentre The New York Times pensa che “I romanzi di Nunez sono perfetti. Brevi, saggi, provocatori, divertenti: un’ottima compagnia”.
È uscito per Laterza il nuovo, attesissimo libro di Alessandro Barbero: San Francesco. Chi era Francesco d’Assisi? Il professor Barbero ci porta dentro le tante versioni della vita del santo arrivate fino a noi. Con il rigore dello storico e il gusto del narratore, porta alla luce la storia complessa, stratificata e, a tratti, contraddittoria di Francesco, il santo che tutti crediamo di conoscere.
Pubblicato da Mercurio Books Dungeon Crawler Carl di Matt Dinniman, il primo capitolo di una saga diventata già di culto tra i lettori di tutto il mondo: un esempio di Litrpg che mescola un worldbuilding magistrale, dei personaggi indimenticabili e una geniale satira sociale. 
In chiusura, Il Castoro OFF ha dato alle stampe A Dark and Secret Magic. Amore e incantesimi all’ora del tè di Wallis Kinney, già alla sua seconda ristampa: ne parleremo in un prossimo speciale editoriale.


 

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1) Il cerchio dei giorni di Ken Follett (Mondadori)

Con Il cerchio dei giorni (The Circle of Days), pubblicato in contemporanea mondiale il 23 settembre 2025 da Mondadori in Italia e da Hachette e Quercus nel mondo anglosassone, Ken Follett compie un passo ardito nella sua straordinaria carriera: narrare la costruzione di Stonehenge, 4500 anni fa, trasformando uno dei più grandi enigmi dell’archeologia in un’epopea umana e spirituale. Dopo aver raccontato la nascita delle cattedrali medievali con I pilastri della terra, Follett torna alle origini della civiltà, laddove la fede, la cooperazione e l’immaginazione si intrecciano per dare forma al primo monumento dell’umanità.

La vicenda si svolge nella Gran Bretagna del Neolitico, in una terra segnata da carestie, conflitti tribali e superstizioni. Il giovane Seft, abile cavatore di selce, sogna una vita diversa da quella dominata da un padre brutale e da fratelli violenti. Il suo destino s’incrocia con quello di Joia, sacerdotessa dotata di carisma e di un intelletto fuori dal comune, capace di leggere il cielo e comprendere il ritmo delle stagioni. Joia immagina un’impresa mai tentata prima: erigere un grande cerchio di pietre che onori il sole e unisca le tribù in un unico culto.
Seft diventa il suo alleato più devoto, aiutandola a radunare uomini e risorse per un sogno che sembra impossibile. L’ostilità del potente Troon, capo guerriero dei pastori, rende la costruzione del monumento una sfida non solo tecnica, ma politica e morale. Follett intreccia a questo asse narrativo storie d’amore, rivalità e sacrifici, fino al momento culminante in cui Joia, di fronte alla folla radunata, esclama: «Iniziamo domani all’alba» senza sapere se qualcuno la seguirà. È il punto di svolta del romanzo, quando l’utopia collettiva diventa realtà.


 

Ne Il cerchio dei giorni Follett mette al centro due figure complementari: Seft, simbolo della forza concreta, e Joia, incarnazione della mente e dello spirito. Lei è l’intellettuale ante litteram, una donna che osa sfidare la paura e la tradizione. Lo scrittore, in un’intervista a Vanity Fair, racconta: "Lei doveva essere insoddisfatta di qualcosa, perché lascia la sua famiglia e si unisce alle suore accanto al monumento. È coraggiosa, curiosa, e interessata ai numeri e ai movimenti del sole. Dovevo darle queste qualità perché diventasse la persona capace di costruire Stonehenge»".
Follett fa quindi di Joia una protagonista non solo visionaria ma anche politica: è colei che unisce mondi divisi, una leader spirituale che parla di uguaglianza in un’epoca dominata dalla forza.

Ambientato nel cuore del Neolitico, il romanzo mostra un’umanità sospesa tra superstizione e ingegno. L’autore ha raccontato al Washington Post di essersi ispirato al saggio How to Build Stonehenge dell’archeologo Mike Pitts e di aver collaborato con esperti per ricreare il clima, le tecniche di scavo e le credenze dell’epoca. "Tutto ciò che sappiamo viene dagli scavi: armi, ossa, fuochi, resti di case. Il resto è immaginazione" spiega Follett.
Il romanzo mostra come Stonehenge nasca da un’antica necessità di ordine cosmico: orientato verso il sorgere del sole al solstizio d’estate e il tramonto d’inverno, il monumento è al tempo stesso calendario, tempio e simbolo di rinascita. Come sottolinea l’astrofisico Giulio Magli nel contributo pubblicato da Mondadori, “i costruttori di Stonehenge non erano barbari urlanti, ma uomini che guardavano il cielo cercando di comprendere il cerchio dei giorni, il ritmo stesso della vita”.

Lo stile di Follett ne Il cerchio dei giorni si distingue per sobrietà e densità narrativa. L’autore adotta una lingua essenziale, coerente con la purezza di un’epoca senza scrittura. The Washington Post ha osservato che il romanzo è “brutale come le prime stagioni di Game of Thrones, ma più sincero”. L’essenzialità diventa una forma di verità, una scelta etica oltre che estetica: raccontare l’uomo primitivo con parole spoglie, ma cariche di sacralità.
I dialoghi, volutamente moderni, rispondono a una precisa intenzione artistica: "Le persone della preistoria parlavano naturalmente, non in modo rigido. Nei miei romanzi storici parlano come noi. Qualsiasi altra scelta sarebbe inutile" dichiara l’autore a Vanity Fair. Questo approccio rende la lettura fluida e immediata, eliminando ogni barriera linguistica tra passato e presente.

Ne Il cerchio dei giorni si ritrovano i temi centrali della poetica di Follett: il coraggio delle persone comuni, la cooperazione, la fede laica nell’intelligenza umana. Ma in questa opera essi assumono una dimensione originaria: la costruzione di Stonehenge diventa metafora del bisogno universale di creare, di lasciare un segno. "Quando gli dissero che era impossibile, queste persone investirono tutto nella loro ostinata determinazione", ha detto lo scrittore alla Foreign Press Association.
La spiritualità, pur presente, non è confessionale: Follett si definisce "un ateo non praticante", ma riconosce la necessità del sacro come legame comunitario. Come afferma nel programma In Altre Parole su La7: "Credo che l’idea di Dio sia nata dal bisogno umano di speranza, e non c’è nulla di male in questo. L’importante è che non diventi strumento di dominio".

Alla sua uscita, Il cerchio dei giorni è stato accolto come un evento letterario internazionale. In pochi giorni ha scalato le classifiche di vendita e ha ottenuto recensioni entusiastiche. The Guardian lo ha definito “una riscrittura audace delle nostre origini preistoriche”, mentre Vanity Fair Italia ne ha lodato “la capacità di intrecciare archeologia, epica e immaginazione con una semplicità che incanta”.
In Italia, il libro è stato accompagnato da un grande interesse mediatico. Il Fatto Quotidiano ha evidenziato la potenza del messaggio morale: “persone ordinarie che fanno qualcosa di straordinario”, un elogio della resilienza umana contro ogni limite.

Tra le pagine più toccanti, la scena in cui Joia osserva le prime pietre innalzarsi: «Le ombre si allungavano, e il sole calava lentamente dietro le colline. Lei alzò lo sguardo verso la prima pietra eretta, che tagliava l’orizzonte come una lama di luce. Per la prima volta sentì che il tempo aveva una forma».
È il cuore poetico del romanzo: la nascita della storia, quando l’uomo comincia a misurare i giorni e a interrogare l’eternità.


 

Ken Follett (Cardiff, 5 giugno 1949) è uno degli autori più letti del mondo, con oltre 198 milioni di copie vendute. Dopo il successo del thriller La cruna dell’ago (1978), si è consacrato come maestro del romanzo storico con I pilastri della terra (1989), La colonna di fuoco e la Trilogia del Secolo. Follett ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali e nel 2018 è stato insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico per i servizi resi alla letteratura.
Il cerchio dei giorni è il coronamento di una carriera e un tributo alla potenza dell’immaginazione collettiva. Follett non racconta solo la costruzione di un monumento, ma l’origine stessa del pensiero umano: il momento in cui l’umanità, guardando il sole, decise di costruire qualcosa che durasse più di una vita. Come afferma l’autore in un passaggio dell’intervista a The Washington Post: "Non ho un messaggio. Voglio solo che i lettori si divertano, che finito il libro chiamino il loro migliore amico e dicano: devi leggerlo".
Eppure, dietro quel piacere, rimane la grande domanda che attraversa tutta la sua opera: cosa spinge l’uomo, da sempre, a sollevare le pietre del mondo?

2) L’ultimo segreto di Dan Brown (Rizzoli)

Dopo otto anni di silenzio narrativo, Dan Brown torna nelle librerie con L’ultimo segreto (The Secret of Secrets), pubblicato in Italia da Rizzoli nella traduzione di Annamaria Raffo e Roberta Scarabelli. L’autore statunitense, che con Il codice Da Vinci ha rivoluzionato il thriller contemporaneo, riporta al centro della scena il professore di Harvard Robert Langdon in un nuovo enigma globale ambientato a Praga, città scelta — come spiega lo stesso Brown — perché "è un personaggio a sé, con i suoi ponti, le sue cattedrali e la sua lunga storia di misticismo" (Quotidiano Nazionale).

Il romanzo si apre con un prologo denso di tensione: Robert Langdon accompagna a Praga la scienziata Katherine Solomon, esperta di noetica e sua compagna, invitata a una conferenza sulle potenzialità inesplorate della mente umana. Quella che doveva essere una vacanza di piacere si trasforma in un incubo. Katherine scompare misteriosamente, e Langdon, testimone di un episodio inquietante sul ponte Carlo, si ritrova improvvisamente braccato dai servizi di sicurezza cechi. Parallelamente, a New York, una potente organizzazione occulta tenta di distruggere il manoscritto di Katherine, che racchiude teorie rivoluzionarie sulla coscienza, la memoria e la percezione della realtà.
Nel corso di ventiquattr’ore, Langdon deve decifrare antichi simboli alchemici, fuggire attraverso i vicoli della città e penetrare in un laboratorio segreto dove la scienza si spinge oltre il limite morale. La posta in gioco è altissima: la scoperta di un principio che potrebbe cambiare la mente umana — e quindi il destino dell’intera civiltà.


 

Robert Langdon resta fedele alla sua cifra classica: erudito, razionale, allergico alla tecnologia, ma guidato da un senso di meraviglia intellettuale. Tuttavia, come confessa Brown, "Langdon è cambiato perché io stesso sono cambiato. È più vulnerabile, ha molto da perdere e molto per cui vivere. In questo romanzo si innamora davvero" (QN). Katherine Solomon è invece il cuore emotivo e filosofico della storia: brillante, idealista, capace di incarnare il conflitto tra scienza e spiritualità. La loro relazione, più matura e consapevole rispetto ai precedenti legami del professore, rappresenta la tensione fra mente e anima che percorre tutto il libro.

Brown utilizza ancora la struttura che lo ha reso inconfondibile: capitoli brevi, ritmo incalzante, cliffhanger calibrati con precisione cinematografica. Come ha osservato The Guardian, "la scrittura di Brown rimane irresistibilmente efficace nel tenere il lettore prigioniero". La narrazione alterna spiegazioni scientifiche, descrizioni artistiche e sequenze d’azione, con Praga trasformata in un labirinto simbolico di torri, cripte e passaggi segreti. La città, con il suo retaggio esoterico, diventa metafora del viaggio interiore verso la conoscenza.
Lo stesso autore ha affermato: "Mi piace che il luogo sia un personaggio. Praga è stata la capitale del misticismo europeo nel XV secolo: è il contesto perfetto per una storia sulla coscienza umana" (QN).

Il romanzo intreccia filosofia, neuroscienza e teologia. Katherine Solomon indaga l’energia del pensiero e la possibilità che la coscienza sopravviva alla morte. «I nostri ultimi istanti di vita sono i primi in cui contempliamo la verità» si legge in un passo del libro, che sintetizza la tensione verso l’illuminazione spirituale. Brown si interroga su cosa significhi conoscere e fino a che punto la verità possa essere sopportata: «Dipende quale verità. Più impari, più ti rendi conto di non sapere».
Tra i concetti affrontati spiccano la noetica — disciplina che studia il potere della mente di influenzare la realtà —, la fotoligrafia, la precognizione e i chip neurali. Questi elementi, reali ma ancora sperimentali, vengono intrecciati a leggende come quella del Golem di Praga, simbolo della creazione artificiale dell’uomo, in un parallelo con le moderne intelligenze cognitive.

Tra i momenti più intensi spicca la scena in cui Langdon entra nel laboratorio sotterraneo della noetica, dove un algoritmo riproduce i pensieri umani in fasci di luce. Katherine gli sussurra: «Guarda, Robert. Ogni pensiero è una forma di energia. Quando comprendiamo questo, capiamo che la coscienza non muore mai». È il nucleo concettuale del romanzo, in cui la scienza diventa nuova forma di spiritualità e la conoscenza assume un potere quasi divino.

Le recensioni internazionali hanno accolto L’ultimo segreto con entusiasmo. The Telegraph lo definisce con un pizzico di ironia «una fantasia assurda piena di passaggi ridicoli, ma irresistibile per chi ama questo genere». The New York Times sottolinea come «la trama iperattiva si sviluppi con una prosa altrettanto frenetica», riconoscendo nel romanzo «una malinconica testimonianza della parola scritta in un’epoca dominata da immagini e algoritmi». 
In Italia, il pubblico lo ha accolto come un ritorno alle origini. Per molti, il romanzo evoca la nostalgia degli anni in cui Il codice Da Vinci accendeva discussioni globali. Come scrive QN: «Leggere Brown oggi significa rituffarsi in quell’epoca in cui il mistero era ancora capace di stupire».

Brown ha rivelato di aver impiegato otto anni per completare il romanzo: "È stato il più difficile da scrivere perché parla della coscienza, qualcosa di impalpabile, come tentare di abbracciare il fumo" (Sky TG24). Il lavoro, cominciato nel suo studio isolato da ogni connessione, è stato frutto di una disciplina ferrea: "Scrivo dalle quattro del mattino fino a mezzogiorno, sette giorni su sette. Il mio studio non ha telefono né Internet. Ogni ora mi fermo, mi allungo o mi appendo a testa in giù per far circolare il sangue. È il mio modo per restare concentrato" (QN).
Come in ogni romanzo di Brown, il contesto è minuziosamente documentato. Praga non è solo sfondo ma crocevia di alchimia, religione e scienza: da Rudolf II d’Asburgo agli esperimenti cabalistici, dai misteri del Ponte Carlo alle leggende del Golem, tutto concorre a creare un affresco storico vibrante. Le descrizioni dei monumenti — dal Castello al Vicolo d’Oro — restituiscono una città sospesa tra Medioevo e modernità, emblema perfetto della tensione tra fede e conoscenza che percorre il libro.

Dan Brown, nato a Exeter (New Hampshire) nel 1964, ha raggiunto la fama mondiale con Il codice Da Vinci (2003), che ha venduto più di 80 milioni di copie. Laureato in letteratura inglese, prima di dedicarsi alla scrittura è stato insegnante e musicista. I suoi romanzi, tradotti in più di cinquanta lingue, hanno venduto oltre 200 milioni di copie e ispirato film e serie televisive di grande successo.
L’ultimo segreto è un ritorno alle radici del mito di Dan Brown: un thriller denso, enciclopedico e provocatorio che fonde scienza e fede, mente e materia, verità e illusione. Pur mantenendo la struttura collaudata dei suoi bestseller, Brown tenta qui una riflessione più ampia sulla natura della conoscenza. "I libri sono la tecnologia più potente che sia mai stata creata. Hanno cambiato il mondo, ma possono anche distruggerlo" (QN).
Con questa consapevolezza, L’ultimo segreto diventa non solo un romanzo di avventura, ma un’indagine sull’essenza stessa dell’uomo: la ricerca ostinata di un senso nel labirinto dell’invisibile.

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3) Un milione di scale. Le ragazze della Rinascente di Gicinta Cavagna di Gualdana (Neri Pozza)

Con Un milione di scale. Le ragazze della Rinascente, pubblicato da Neri Pozza nella collana I Narratori delle Tavole, Giacinta Cavagna di Gualdana firma un romanzo corale e luminoso che intreccia l’epopea industriale milanese con le vicende intime di tre generazioni di donne. È insieme affresco storico, saga familiare e racconto di emancipazione femminile, costruito con la precisione della storica dell’arte e la grazia della narratrice.

Il romanzo si apre alla fine dell’Ottocento, quando due fratelli di Lodi, Ferdinando e Luigi Bocconi, trasformano un piccolo negozio di stoffe in un sogno imprenditoriale: Aux Villes d’Italie, il primo grande magazzino moderno sorto nel cuore di Milano, in piazza del Duomo. Da quel sogno, passato poi nelle mani del capitano d’industria Senatore Borletti e battezzato “La Rinascente” da Gabriele D’Annunzio nel 1917, nascerà una delle istituzioni simboliche della modernità italiana.

È tra quelle scale che sale, per la prima volta, la piccola Bice, figlia di un magazziniere dei Bocconi. Incantata da quell’universo di luci e meraviglie, decide che un giorno ne farà parte. Cresce, diventa sarta, e in quei reparti costruisce la propria esistenza. A lei si lega la figlia Eleonora, giovane commessa cresciuta sotto le volte della Rinascente, custode di un’operosità discreta e di una grazia popolare. E infine Cristina, la nipote ribelle e moderna, che attraversa gli anni del boom economico e dell’Italia che cambia, decisa a conquistare la propria indipendenza senza rinunciare alle radici.
«È la terza Rinascente che vedo» sussurra Bice, prendendo la mano della nipote. «Almeno un milione di volte» — quante, appunto, ne ha salite e scese — «sono passata su queste scale.» In quella frase, che dà il titolo al libro, si condensa l’intero romanzo: un ciclo di vite, di generazioni e di rinascite, un viaggio verticale dentro l’anima femminile e il Novecento italiano.


 

Attraverso le vicende delle sue protagoniste, Cavagna di Gualdana ricostruisce più di un secolo di storia d’Italia: dall’età umbertina ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, fino alla ricostruzione e al miracolo economico. La Rinascente diventa il palcoscenico privilegiato di un Paese che, come le sue donne, si reinventa più volte dalle proprie macerie.
Come ricorda l’autrice in un’intervista a Vanity Fair: "La Storia corre davanti alle vetrine e inevitabilmente entra, intrecciandosi con la vita di clienti, commesse, dipendenti e proprietari". Durante la prima guerra mondiale gli spazi dei magazzini vengono convertiti in ospedali da campo; nella seconda, le commesse preparano pacchi di conforto per i soldati. Eppure, nonostante le tragedie, la Rinascente risorge sempre “più bella, più grande, più forte di prima”, come scrisse Borletti sul Corriere della Sera dopo l’incendio del 1918.

Milano, protagonista silenziosa, vibra di trasformazioni: dalle carrozze ai tram elettrici, dalle insegne a gas alle prime luci al neon, fino alle vetrine disegnate da Gio Ponti e ai manifesti di Marcello Dudovich. La scrittrice la descrive come «una città che non si stanca di rivelare prospettive inaspettate, dove basta un sorriso o una parola gentile per scoprire storie incredibili».
Bice, Eleonora e Cristina rappresentano tre fasi della condizione femminile. Dalla bambina che sogna la libertà attraverso il lavoro, alla donna che conquista autonomia economica, fino alla giovane che rivendica il diritto all’indipendenza interiore. "Tutte e tre — spiega l’autrice — trovano nei grandi magazzini il modo di essere libere. Salgono e scendono le scale almeno un milione di volte, e quelle scale diventano l’immagine della loro crescita sociale" (Vanity Fair).

Il romanzo restituisce la quotidianità di queste donne senza mai ridurle a simboli: sono madri, figlie, lavoratrici, innamorate e, soprattutto, testimoni di un’epoca in cui il lavoro femminile diventava strumento di emancipazione e dignità.
Cavagna di Gualdana unisce rigore documentario e delicatezza narrativa. Ogni dettaglio è il frutto di ricerche negli archivi storici della Rinascente, integrato da testimonianze dirette. Come lei stessa racconta: "ho raccolto piccoli particolari che scaldano la narrazione: il colore di una cravatta, il ricordo di una tovaglia ricamata. Sono dettagli che rendono i personaggi più umani".
La scrittura è limpida, visiva, capace di restituire con naturalezza l’atmosfera di un’epoca. Lo sguardo è sempre dall’interno, dal basso verso l’alto — come le scale del titolo —, in una prospettiva che unisce intimità e respiro epico. L’autrice intreccia la finzione a figure realmente esistite — i Bocconi, i Borletti, Rosa Genoni, Gio Ponti, Fernanda Wittgens — creando un equilibrio perfetto tra realtà e immaginazione.


 

Un milione di scale è, prima di tutto, un romanzo sul sogno. Il sogno di un’Italia che lavora, che inventa e che si rialza. È una riflessione sulla memoria collettiva e sulla trasmissione dei valori: il lavoro come riscatto, la bellezza come forma di resistenza, la solidarietà come filo invisibile che lega le generazioni.
L’autrice, storica dell’arte, trasforma il racconto d’impresa in un poema civile. La Rinascente non è solo un luogo del commercio, ma un laboratorio culturale: lì nasce il Compasso d’Oro, istituito nel 1954 su idea di Gio Ponti e Alberto Rosselli, per valorizzare il design italiano. La stessa Cavagna di Gualdana osserva: "Raccontare la Rinascente significa raccontare l’Italia che si riscopre attraverso il gusto e il lavoro" (Vanity Fair).

L’accoglienza della critica è stata unanime. Il Corriere della Sera ha parlato di “un romanzo che fa rivivere un mondo, la Milano tra Otto e Novecento, con un fascino raro e profondo”, mentre La Repubblica lo ha definito “epica industriale magistralmente ricostruita”. Il pubblico, come già per il precedente La fabbrica delle tuse, ha apprezzato la capacità dell’autrice di trasformare la memoria economica in racconto emotivo.
Giacinta Cavagna di Gualdana, milanese, è storica dell’arte e docente presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa di arti decorative del Novecento e da anni racconta Milano attraverso libri, conferenze e itinerari urbani. Dopo l’acclamato romanzo d’esordio La fabbrica delle tuse (Neri Pozza, 2023), torna con Un milione di scale a esplorare le radici culturali e industriali della sua città, con un linguaggio che unisce la precisione della ricerca e la poesia del ricordo.

Si tratta dunque di un romanzo che celebra la tenacia, la grazia e il coraggio femminile, ma anche la forza discreta di Milano, città che, come la Rinascente, sa rinascere ogni volta dalle proprie ceneri. È la storia di un’Italia che sale — passo dopo passo, gradino dopo gradino — verso la libertà e la modernità, sostenuta da quelle stesse mani che, un tempo, cucivano, vendevano e sognavano dietro i banconi della fabbrica dei desideri.


 

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4) Atmosfera di Taylor Jenkins Reid (Mondadori Oscar Fabula)

Con Atmosfera (Atmosphere), pubblicato negli Stati Uniti a giugno scorso e uscito in Italia per Mondadori Oscar Fabula da poco, Taylor Jenkins Reid compie il salto più audace della sua carriera narrativa: dal glamour di Hollywood e dal mondo dello sport al silenzio assoluto dello spazio. Ambientato negli anni Ottanta, sullo sfondo del programma Space Shuttle della NASA, il romanzo intreccia la tensione del thriller con la profondità di una storia d’amore, tracciando l’orbita di una donna che cerca sé stessa tra la scienza e il desiderio.

Joan Goodwin è una docente di Fisica e Astronomia alla Rice University, brillante e solitaria, che ha sempre rivolto lo sguardo alle stelle più che alle persone. La sua vita tranquilla cambia quando la NASA annuncia l’apertura del programma Space Shuttle alle prime donne scienziate. Spinta da un impulso che è insieme ambizione e curiosità, Joan decide di candidarsi. Scelta tra centinaia di aspiranti, nell’estate del 1980 entra nel Johnson Space Center di Houston per l’addestramento.
Lì incontra un gruppo di colleghi destinati a diventare la sua nuova famiglia: il pilota Top Gun Hank Redmond, lo scienziato John Griffin, la determinata Lydia Danes, l’affettuosa Donna Fitzgerald e l’enigmatica ingegnera aeronautica Vanessa Ford. È quest’ultima a scuotere l’equilibrio di Joan: tra le due nasce un legame profondo, fatto di stima, desiderio e silenzi trattenuti. Quando nel dicembre del 1984 la missione STS-LR9 subisce un terribile incidente, Joan si ritrova a terra, nella sala di controllo, unica voce a guidare gli astronauti in pericolo. In quell’istante, ogni convinzione – scientifica, affettiva e spirituale – si trasforma.


 

Reid ha dichiarato a Goodreads: “Il titolo completo è Atmosphere: A Love Story. È importante dirlo, perché andiamo nello spazio, sì, ma siamo lì per una storia d’amore. È un racconto che vuole essere grande, audace e capace di aprire il cuore”.
La relazione tra Joan e Vanessa, vissuta in un ambiente rigidamente maschile e durante un’epoca di silenzi forzati sull’identità queer, è al centro della trama. È una passione che nasce in clandestinità, ma cresce nella fiducia reciproca, nella consapevolezza di condividere lo stesso sogno: conquistare lo spazio e, con esso, la libertà. "Joan vive un’adolescenza ritardata» spiega l’autrice. «Finalmente comprende chi è e cosa desidera davvero. È il viaggio più difficile di tutti" (Good Housekeeping).

Reid ricostruisce il mondo della NASA con un’accuratezza quasi documentaristica. L’autrice ha trascorso mesi a Houston, collaborando con Paul Dye, storico flight director e test pilot, per comprendere protocolli, dinamiche di missione e linguaggio tecnico. "Mi ha insegnato come causare il caos su uno Shuttle in modo realistico", racconta scherzando all’Associated Press.
Il risultato è un universo narrativo credibile, che restituisce la tensione e la poesia di un’epoca in cui la frontiera tecnologica coincideva con quella umana. Reid evita accuratamente di rievocare tragedie reali come quella del Challenger, scegliendo invece di costruire una missione fittizia che diventa metafora di fragilità e speranza.

Joan Goodwin incarna il cuore tematico del romanzo: la tensione tra ragione e sentimento, tra controllo e abbandono. Accanto a lei, Vanessa Ford è la personificazione del coraggio, una figura magnetica e ambigua che sfida i confini di genere e di ruolo. I personaggi secondari, come la materna Donna e la competitiva Lydia, rappresentano sfumature diverse del femminile, unite dal desiderio di riscatto in un mondo dominato dagli uomini.
I temi principali di Atmosferal’emancipazione femminile, la scoperta di sé, l’amore come forza cosmica – si intrecciano a riflessioni più ampie sull’universo, la fede nella scienza e il bisogno umano di trovare un significato oltre la materia. Reid stessa osserva: “Quello che è iniziato come un tentativo di creare uno sfondo interessante per una storia d’amore è diventato il modo in cui ho iniziato a capire il mio posto nel mondo”.

Lo stile di Taylor Jenkins Reid mantiene la limpidezza e la musicalità che hanno reso celebri i suoi romanzi precedenti, ma qui raggiunge un equilibrio nuovo tra introspezione e suspense. I dialoghi, rapidi e concreti, si alternano a pagine di lirica cosmica. L’autrice affida al linguaggio tecnico un valore simbolico: l’atto di comunicare con l’equipaggio dallo spazio diventa un dialogo interiore, una preghiera laica rivolta al vuoto.
L’uso di due linee temporali – l’addestramento degli anni ’80 e la missione del 1984 – amplifica la tensione narrativa, culminando in una scena di grande intensità emotiva. Joan, davanti alle trasmissioni interrotte, sussurra nel microfono: «Posso sentirti, Vanessa. Non smettere di parlarmi». È la linea che racchiude l’essenza del libro: la voce umana che resiste al silenzio dell’universo.

Negli Stati Uniti Atmosphere è rimasto per nove settimane nella lista dei bestseller del New York Times, confermando Reid come una delle autrici più lette e influenti della narrativa contemporanea. The Washington Post lo ha definito “un’audace espansione del suo universo emotivo”, mentre BookPage l’ha celebrato come “un dramma spaziale con un cuore grande quanto l’universo”.
La rivista TIME le ha dedicato la copertina, definendola “una delle scrittrici più potenti dell’editoria americana”. Anche in Italia l’attesa è stata alta e non disattesa: il pubblico che ha amato I sette mariti di Evelyn Hugo e Daisy Jones & The Six riconosce in Atmosfera la stessa capacità di unire intrattenimento e introspezione.


 

Tra i momenti più suggestivi, Joan osserva la Terra dall’oblò dello Shuttle: «Da quassù, tutto ciò che conosci è un punto luminoso. Ti rendi conto che l’amore è l’unica forza che non ha bisogno di gravità per esistere». In questa frase risuona la poetica dell’autrice: l’universo come specchio dell’animo umano, il cosmo come metafora del desiderio.
Taylor Jenkins Reid è nata a Acton, Massachusetts, nel 1983. Dopo la laurea in Media Studies all’Emerson College, si trasferisce a Los Angeles, dove lavora nel settore del cinema prima di dedicarsi alla scrittura. Con I sette mariti di Evelyn Hugo (2017) e Daisy Jones & The Six (2019) ha conquistato il pubblico e la critica internazionale, vendendo oltre 21 milioni di copie nel mondo. Oggi è considerata una delle voci più innovative della narrativa pop contemporanea.

Atmosfera è molto più di un romanzo spaziale: è una meditazione sull’amore, sul coraggio e sulla nostra irriducibile necessità di cercare qualcosa oltre noi stessi. Reid invita il lettore a guardare in alto, a non smettere mai di interrogare il cielo. Come scrive nelle parole che aprono il libro: “Spero che Joan Goodwin riesca a convincervi, una notte, a uscire e a guardare le stelle”. Un consiglio che, dopo aver letto Atmosfera, diventa impossibile non seguire.

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5) L’amica delle lucertole di Salvatore Niffoi (La Nave di Teseo)

L’amica delle lucertole, pubblicato da La Nave di Teseo questo autunno, vede lo scrittore Salvatore Niffoi tornare alla Barbagia, la sua terra-mondo, per raccontare ancora una volta il mistero della vita e del dolore attraverso la voce di una giovane donna in cerca di verità. È un romanzo che profuma di terra e vento, dove la lingua sarda si mescola all’italiano in una sinfonia lirica e ancestrale, e dove ogni pagina sembra illuminata da quella “luce trasparente che ovatta il canto delle poiane”, come recita una delle immagini più belle del libro.

Remedia Urriache, ventenne “bella come una statua di marmo rosa appena levigata”, torna dopo anni a Corunas, un piccolo paese sperduto dell’entroterra sardo, “duemilacinquecento anime sparpagliate a caso dalla malasorte”. Il suo ritorno è spinto da una rivelazione sconvolgente: sul letto di morte, il padre Martine le ha confessato che la madre Celestina Bonosia non morì di parto, come le avevano sempre raccontato, ma si suicidò dopo essere stata scoperta nel peccato d’amore con il pittore spagnolo Menelau Lughentis, anarchico rifugiatosi in Sardegna con la moglie Teresa, maestra di musica e appassionata di lirica.


 

Remedia scopre così di poter essere la figlia illegittima di quell’uomo, e intraprende un viaggio nella memoria e nel dolore, tra le case abbandonate e le voci di un paese che non dimentica. A Corunas ritrova Milzino, figlio di Menelau, con cui era cresciuta da bambina: tra i due riaffiora un sentimento antico, profondo, segnato dal sospetto della colpa, ma anche dalla forza del destino. “Noi saremo sempre due spighe unite da un unico stelo, vero Milzino?”, gli dice Remedia. E lui risponde: “A noi nessun vento ci potrà mai separare”.
Intorno a loro ruotano figure indimenticabili: la tragica Celestina, donna inquieta e visionaria; Teresa Patzola, che canta Verdi alle finestre del paese; il farmacista e sindaco Costantinu Malupasu, depositario di segreti taciuti; la folle Pauledda, rinchiusa in manicomio, simbolo delle ingiustizie inflitte alle donne. Tutti vivono sospesi tra realtà e leggenda, in un mondo in cui la follia si confonde con la santità, e il peccato con la grazia.

Il romanzo si svolge in un arco di tempo che va dal secondo dopoguerra al 1970, quando la Sardegna, pur lambita dal progresso, resta ancora avvolta da un’aura arcaica. Niffoi descrive una Barbagia primordiale e poetica, abitata da superstizioni e spiriti, ma anche da una vitalità aspra e orgogliosa. Le trasformazioni sociali e culturali – l’arrivo della televisione, dell’automobile, delle nuove mode cittadine – entrano nel racconto come echi lontani, incapaci di scalfire davvero il ritmo antico della vita isolana.
L’autore ripopola questo universo con elementi autenticamente sardi: i nuraghi, i betili di pietra, il vino nero a boccali, il casu marzu e il pane crasau. Il cibo, gli odori, gli animali – le lucertole Lillina e Luffo, l’asino Benito, la gatta Rachele – diventano parte del respiro narrativo, strumenti per restituire un mondo vivo, sensuale, intriso di magia e malinconia.

 
 

Niffoi, come scrive Marzia Fontana su La Lettura, “attraverso una lingua in cui il pastiche lessicale e sintattico di italiano e sardo suona come musica e genera una prosa lirica oscillante tra la ruvida concretezza e immagini poetiche, dà vita a un’umanità ora annichilita dalla passione, ora incline alla tenerezza e alla più truce vendetta.”
La sua scrittura è un canto che alterna estasi e brutalità, come la terra che descrive. Le parole sembrano scolpite nella pietra, ma vibrano di emozione. In un passo memorabile, la casa di Menelau e Teresa diventa una metafora dell’intera Barbagia: «A casa di Teresa Patzola e Menelau Lughentis l’orologio del tempo è impazzito. Le ore vanno avanti e i minuti tornano indietro. Le lancette hanno facce di uomini che sanno di velluto e tabacco, di donne che profumano di garofani e caffè, di veri morti e finti vivi».
È un luogo dove il confine tra vivi e morti, realtà e sogno, non esiste più: un teatro di anime e memorie.

Il romanzo è una parabola sull’amore e sulla libertà, ma anche sulla condanna che ne deriva. Remedia rappresenta la nuova generazione che osa guardare la verità in faccia, che non si accontenta delle leggende e dei silenzi. Celestina, invece, è la figura mitica della trasgressione punita, la “lucertola” che ama il sole ma ne viene bruciata. Niffoi, con la sua consueta compassione per le donne del suo universo narrativo, restituisce a Celestina la dignità negata: quella di chi ha scelto di vivere e di amare senza paura.
Sul piano simbolico, le lucertole sono l’anima stessa del romanzo: creature minute e resistenti, che sfuggono ai predatori e si rigenerano. Remedia, nel suo percorso di conoscenza, diventa davvero “amica delle lucertole”, capace di ascoltare ciò che si muove nel silenzio, tra le crepe delle pietre.

L’amica delle lucertole ha confermato Niffoi come una delle voci più riconoscibili e coerenti della narrativa italiana contemporanea. Cagliari Today ha sottolineato come “la sua prosa, affollata di metafore e parole sarde, restituisca una musica interiore, un respiro arcaico che incanta e inquieta”. Luigi Oliveto, su La Lettura, parla di “storie vere e immaginate che mettono ali di carta e volano dentro queste pagine”, e definisce il libro “una storia d’amore e di libertà, pagata a caro prezzo ma necessaria come l’aria”.
Tra le pagine finali, Teresa Patzola, rimasta sola, canta alla finestra una romanza di Verdi: «Una donna son io. Infelice, delusa, reietta, dalla terra e dal ciel maledetta...». Le sue parole, echeggiando nel vento, diventano il requiem di Celestina e di tutte le donne di Barbagia, ferite e fiere.


 

Salvatore Niffoi è nato a Orani, in provincia di Nuoro, nel 1950. Ex insegnante, ha esordito nella narrativa con Collodoro (1997), ma è con La leggenda di Redenta Tiria (2005) e La vedova scalza (2006, Premio Campiello) che ha conquistato il grande pubblico. Le sue opere, tradotte in molte lingue, comprendono Il viaggio degli inganni, Il venditore di metafore, Le donne di Orolé e Nate sotto una cattiva luna. Si definisce “uno scrittore sempre incinto di storie”, un custode della memoria barbaricina.
Con L’amica delle lucertole Niffoi torna al suo universo primordiale e visionario, tessendo una trama in cui amore e morte, poesia e ferocia convivono nello stesso respiro. È un romanzo che parla di destino e di verità, ma soprattutto di quella forza antica che muove la vita: il bisogno di sapere chi siamo e da dove veniamo, anche a costo di ferirsi con la luce.
Remedia, “bella come una statua di marmo rosa”, chiude il cerchio della sua ricerca salendo ancora una volta le colline di Corunas. Davanti al cielo della Barbagia, capisce che le lucertole non fuggono mai: si spogliano del passato e, immobili, aspettano il sole.

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Le novità Audible di ottobre

Questo mese su Audible arrivano tante nuove storie in cuffia per appassionare gli ascoltatori. Seguendo il tema “Tracce di sangue” iniziamo con Nero come l’Abisso di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi, entrambi anche narratori oltre che autori. Si completa il viaggio in quattro stagioni audio alla scoperta della “storia internazionale dell’omicidio” attraverso le grandi civiltà antiche: Assiri, Egizi, Greci e Romani. 
In questa ultima serie le due voci del crime targato Audible, Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi, conducono gli ascoltatori alla scoperta delle zone più recondite e abissali dell’animo umano, dando voce ai crimini che macchiarono la Storia, dalle origini dell’umanità alla caduta dell’Impero Romano nel 476 d.C.. 
Scopriremo storie incredibili di brutali assassini, complotti clamorosi, avvelenamenti e omicidi di massa. Mescolando mito e realtà, ascolteremo come il potere, la spiritualità, l’amore e la follia venivano vissuti nell’antichità. Venti personaggi chiave, da Attila a Caino, guidano in questo viaggio, dimostrando come le passioni umane siano – o forse non siano - cambiate nel corso dei millenni. Un’esclusiva Audible.
Le altre stagioni della fortunata serie podcast, già entrata nella storia degli Original più ascoltati di sempre su Audible.it, sono Nero come l’anima, Nero come il terrore e Nero come il sangue. 


 

Per il ciclo “Al suono della lira” troviamo, invece, A Touch of Ruin. Ade & Persefone (Vol. 2), di Scarlett St. Clair narrato da Elisa Giorgio. Dopo che la relazione tra Persefone e Ade è venuta allo scoperto, sconvolgendo la vita di entrambi, un’orribile tragedia spezza il cuore della ragazza e il Dio degli inferi si rifiuta di aiutarla. Afflitta dalla sua perdita e dall’aver scoperto un lato di Ade che non aveva mai visto, Persefone non potrà fare a meno di porsi una domanda a cui ha paura di rispondere. È davvero disposta a diventare la regina dell’Oltretomba?
Quest’esclusiva Audible si unisce ad altri audiolibri da non perdere se si è appassionati dell’antica Grecia: La Splendente di Cesare Sinatti letto da Ascanio Fiori; Le lacrime degli eroi scritto e recitato da Matteo Nucci; Cassandra di Christa Wolf a cura di Manuela Mandracchia; L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre, la cui autrice Marilù Oliva ha lasciato la voce a Viola Graziosi.

C’è sempre tempo per una storia d’amore. Ad ottobre arriva in audiolibro dal 13 del mese Domani, domani, il bestseller di Francesca Giannone che narra lei stessa. Salento, 1959. Lorenzo e Agnese hanno perso tutto. E lo capiscono quando il padre annuncia di aver venduto il saponificio di famiglia, un’eredità che lui ha vissuto come una condanna e che per i due fratelli era, invece, la certezza di un presente sereno e la promessa di un futuro da tracciare insieme. Lorenzo se ne va sbattendo la porta. Ma Agnese non lo segue, dichiarando: «Io resto dov’è casa mia». 
Parte così la storia della passione che prima unisce, e poi divide, un fratello e una sorella. Una storia che parla di decisioni prese ascoltando la mente o il cuore oppure tutti e due. Ma anche di un’Italia che sta scoprendo un improvviso benessere, che lavora alla catena di montaggio e poi canta con Mina e balla al ritmo del twist... In esclusiva su Audible.
Altra novità in esclusiva è poi Una proposta conveniente, romanzo di Mimi Matthews narrato da Emanuela Cardani. Helena Reynolds farebbe di tutto per scappare dalla sua vita a Londra, anche se ciò comporta raggiungere una remota tenuta sulle scogliere del North Devon e sposare un perfetto sconosciuto. Greyfriar’s Abbey, però, non è il tipo di rifugio che aveva immaginato. E l’ex capitano dell’esercito Justin Thornill è tutto fuorché un eroe romantico. 
Il loro matrimonio avrebbe dovuto essere un accordo d’affari, un’unione calcolata, libera dai vincoli dell’amore e dell’affetto. Ma lo sarà davvero?


 

Dal 21 ottobre sarà possibile ascoltare in esclusiva Audible anche Qualunque cosa accada, scritto da Leeanne Slade e letto da Perla Liberatori. Dopo il successo dei suoi precedenti Original Book, Leeanne Slade torna con Qualunque cosa accada. In questa storia d’amore che attraversa il tempo, Grace Monroe si risveglia nel passato, il giorno del suo trentesimo compleanno. 
Il racconto alterna diverse linee temporali, concentrandosi sulla relazione di Grace con Henry Dunne. Mentre la donna cerca di modificare il suo destino, questo viaggio emotivo la costringe ad analizzare l’amore, l’ambizione e le conseguenze delle sue scelte.

Vi sono poi anche le novità in libreria che arrivano in contemporanea su Audible. Ne è un esempio Hurricane. Tu sei l’inaspettato di Mary Mave narrato da Liliana Bottone. Osserva, analizza, rifletti, agisci. È il mantra di Bessie Gray, la cui vita monotona si svolge tra i passi che separano il Katy’s, il locale dove lavora come cameriera, e il suo appartamento. L’affascinante Jacob Butler è l’opposto: impulsivo e determinato, è alla costante ricerca di brividi e adrenalina. La chimica tra i due è innegabile, la tensione sempre più forte e la razionale e riflessiva Bessie non può far altro che farsi travolgere da questo ragazzo inaspettato che si è abbattuto nella sua vita con la forza di un uragano. 
Il male che non c’è – letto da Eduardo Scarpetta – racconta di Loris che ha trent’anni, ha fatto della lettura il suo mestiere, vive in città e ha una fidanzata di soprannome Jo. Ma il lavoro in casa editrice è precario e l’ansia di non essere all’altezza lo schiaccia. C’è un male dentro di lui, un male capace di portarsi via ogni residuo di speranza. E mentre i medici, la fidanzata, i genitori appaiono sempre più lontani, a Loris rimangono solo due alleati: i social media, sollievo e nutrimento per i suoi fantasmi, e Catastrofe, la creatura che gli sta vicino nei momenti più difficili. In questo nuovo audiolibro di Giulia Caminito, la scrittrice sceglie ancora una volta di raccontare di sé e della sua generazione.


 

La donna del pozzo, disponibile in esclusiva sui Audible dal 18 ottobre scritto da Piergiorgio Pulixi e interpretato da Roberto Fedele, è un altro titolo da non perdere. Capita a Cristina Mandas di dimenticare il compleanno del marito. Un dettaglio, si dice, una piccola svista. Invece è il primo scricchiolio di una vita che sta per andare in frantumi. Perché a quarant’anni Cristina non è la maestra, la moglie, la madre stimata dalla comunità di un paesino sardo in cui si è trasferita tempo prima. Dietro un’esistenza comune, custodisce un segreto che deve rimanere sepolto nelle profondità di un pozzo. E così è stato fino a quella dimenticanza. Qualcuno, però, si è accorto che Cristina non è più la stessa, che è sul punto di cedere. Qualcuno che è rimasto nell’ombra a spiarla per anni.
Il grande Sebastian Fitzek narrato da Alberto Angrisano torna dal 22 ottobre in esclusiva Audible con Portami a casa. È sabato sera, poco dopo le 22,00. Jules Tannberg è al telefono. Lavora come volontario per un servizio telefonico pensato per le donne che tornano a casa di notte e cercano una voce rassicurante che faccia loro compagnia durante il viaggio. Finora, nessuna chiamata ha mai comportato un pericolo reale. Fino ad ora, appunto. Questa volta a chiamare è Klara. La donna è terrorizzata. Dice di essere seguita da un uomo che l’ha già aggredita e che ha dipinto con il sangue una data sulla parete della sua camera da letto, annunciando il giorno della sua morte. E quel giorno è a poche ore di distanza. 

C’è anche Walter Veltroni letto da Giuliano Bonetto con Buonvino e il circo insanguinato. Roma è nel pieno delle feste natalizie e al Parco dei Daini si è installato il colorato tendone di un circo. Invitato alla prima, il commissario Buonvino ha modo di conoscere i componenti della carovana e avverte tra loro strane tensioni sotterranee. Durante il numero dei trapezisti, la giovane figlia del direttore di scena cade sbattendo contro l’unica parte dura della rete di protezione. I soccorsi sono inutili, la ragazza è morta sul colpo. Tutto lascia credere che si sia trattato di un terribile incidente, ma Buonvino intuisce che qualcosa non torna...
Molto atteso dal 29 ottobre – sempre in esclusiva per Audible - Arcadia (Vol. 2) di Erin Doom, per cui si alternano alla lettura Irene Giuliano ed Ezio Vivolo. Mireya e Andras sono ben lontani dall’essere i personaggi di un sogno perfetto. La vita li ha feriti e segnati, e li ha convinti che nessun lieto fine li attende. Eppure, nonostante il destino sembri remare contro, il sentimento tra i due continua a crescere come un fiore, testardo e disperato, spaccando la terra e insinuandosi tra le crepe aride dei loro cuori. È il momento di scoprire se l’amore può guarire le cicatrici o se questa, invece, è un’altra storia.


 

Suggeriamo, inoltre, L’ora blu della molto amata Paula Hawkins, letta da Irene Giuliano ed Ezio Vivolo. L’ora blu è una storia ambientata nel mondo della danza e della fotografia d’arte, che si articola dagli anni Novanta ai giorni nostri. Adele e Diego, genitori di Sophia, sono attraversati - e si lasciano attraversare - da anni di cambiamenti e sfide globali e individuali. Sullo sfondo Milano, Parigi, Marrakech e Miami, tra un passato che riemerge in circostanze apparentemente casuali e nuovi destini che si intrecciano.
La montagna nel lago di Jacopo De Michelis arriverà soltanto alla fine del mese. La sera del 3 settembre 1992, sul battello che attraversa le acque del lago d’Iseo, Pietro Rota rivede il profilo di Montisola dopo dodici anni di assenza. Quello non è il trionfale ritorno a casa che aveva sognato, ma la richiesta d’aiuto del padre non gli ha lasciato scelta. Emilio Ercoli, l’uomo più ricco dell’isola, è stato ucciso in maniera feroce e i sospetti degli inquirenti si concentrano su Nevio Rota. 
Jacopo De Michelis racconta un’indagine fra le omertà del presente e i fantasmi del passato, costruendo un thriller veloce ma ricco di atmosfera, dove gli sprazzi di luce nell'idilliaco borgo di pescatori si alternano con il buio delle profondità del lago, o gli abissi dell’anima.

Infine, altri titoli disponibili ad ottobre sono La rete porpora di Carmen Mola, Baraka di Riccardo Bruni, Vittime mai scritto e letto da Valeria Fonte, Lacrime di coccodrillo di Valeria Corciolani, La scomparsa dei colori il cui autore e narratore è Luigi Manconi, Friends, amanti e la Cosa Terribile di Matthew Perry, La Malacarne di Beatrice Salvioni, Le verità spezzate di Alessandro Robecchi. Buon ascolto.