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“Alberto Sordi secret”, riprese finite. Il docufilm sulla vita dell'attore
Da sin Righetti con il suo bassotto Byron, Filippini, Salvi, Raggi, Giordano, Coletti, Aureli, Mattioli e Maric

Terminate le riprese di “Alberto Sordi secret” di Igor Righetti, il primo docufilm sulla vita privata del grande attore

Sono terminate a Fabriano, nella villa settecentesca del vero marchese Onofrio del Grillo, le riprese del primo e attesissimo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi dal titolo “Alberto Sordi secret”, tratto dall’omonimo libro scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino dell’attore - che ne è anche il regista - e pubblicato da Rubbettino editore, giunto all’11ª ristampa.

I ciak, oltre a Fabriano, si sono svolti in alcuni luoghi cari all’Alberto nazionale come la capitale, il borgo e il parco archeologico di Ostia antica, Castiglioncello, Narni e la Repubblica di San Marino. Un progetto internazionale, anche in lingua inglese e spagnola, in cui per la prima volta i milioni di fan in tutto il mondo di Alberto Sordi scopriranno la sua vita familiare. 

Il cast

L’uscita al cinema è prevista per il 28 giugno, in quanto il 15 dello stesso mese l’attore avrebbe compiuto 104 anni.Il docufilm si compone di una parte documentaristica con gli interventi inediti di amici e parenti dell’attore tra i quali il regista Pupi Avati, l’annunciatrice e presentatrice tv Rosanna Vaudetti, la nipote di Totò Elena de Curtis, il re dei paparazzi Rino Barillari, Patrizia e Giada de Blanck, Sabrina Sammarini (figlia dell’attrice Anna Longhi), Tiziana Appetito e Alessandro Canestrelli (figli dei fotografici di scena di decine di film di Alberto Sordi, Enrico Appetito e Alessandro Canestrelli senior), Jason Piccioni (figlio del compositore e musicista Piero), l’attrice Piera Arico (moglie di Gastone Bettanini, grande amico e primo segretario-agente di Sordi fino al 1965) e la figlia Fiona Bettanini, il segretario di Stato della Repubblica di San Marino Federico Pedini Amati, l’editore Cecilia Gremese, il direttore della fotografia Sergio D’Offizi, il direttore del relais “Marchese del Grillo” Mario D’Alesio, Emanuela Della Mora, Fabio Bianchi (già presidente dell'Associazione Marchese del Grillo), foto di famiglia, video e audio originali.

Questa parte si lega a un’altra dove la narrazione diventa racconto filmico in bianco e nero con personaggi vissuti realmente, in cui viene mostrata l’infanzia e l’adolescenza di Alberto Sordi negli Anni Venti e Trenta grazie alle interpretazioni di attori e attrici amati dal grande pubblico come Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti, Mirko Frezza, Daniele Foresi, Lorenzo Castelluccio, Emily Shaqiri, Vincenzo Bocciarelli, Fabrizio Raggi, Valerio Mammolotti, Moira De Rossi e a tre ragazzi di età diverse che impersonano l’attore (Marco Camuzzi, Flavio Raggi e Daniel Panzironi). Un biopic in cui nulla è fiction, frutto di fantasia, ma dove invece i dialoghi, le situazioni e i personaggi ripercorrono la vita reale e sconosciuta al pubblico di Alberto Sordi.

Del resto è noto che l’attore fosse riservatissimo, non amasse l’ostentazione e la sua vita privata fosse blindata. Con il pubblico, a cui era molto legato e riconoscente - e con i suoi collaboratori - ha condiviso soltanto la sua vita professionale. Un docufilm lontano dai luoghi comuni, ricco di emozioni, aneddoti e curiosità, orgogliosamente e volutamente indipendente, in quanto realizzato senza alcun contributo pubblico.

Farà scoprire Alberto Sordi fuori dal set, dalle interviste e dalle apparizioni televisive ufficiali. Partner del progetto sono il Ministero della Cultura, il Parco archeologico del Colosseo, il Parco archeologico di Ostia antica, la segreteria di Stato al Turismo della Repubblica di San Marino nella persona del Segretario di Stato Federico Pedini Amati, il Comune di Narni, Beni Culturali della Diocesi di Terni Narni Amelia, Pasta Armando (premium brand di De Matteis Agroalimentare), Artemisia Lab, "Relais Marchese del Grillo” (Fabriano), Azienda vitivinicola “La Cura” di Enrico Corsi.

Un progetto internazionale in quanto Alberto Sordi è ancora molto amato e conosciuto in tutta Europa, nel Sud e Centro America, in Russia, in Australia e negli Stati Uniti (nel ‘55 il presidente americano Truman lo invitò a Kansas City per consegnargli le chiavi della città e la carica di governatore onorario come premio per la propaganda favorevole all’America promossa dal suo personaggio Nando Moriconi; nel ‘79 ricevette la cittadinanza onoraria della città di Plains, in Georgia). Numerose le retrospettive a lui dedicate in tante città americane come New York (Carnegie Hall Cinema), Los Angeles e San Francisco.

Una retrospettiva sulle sue opere è stata organizzata anche a Sidney. Un docufilm utile anche alle nuove generazioni perché la memoria storica di un grande attore come Sordi non vada perduta e, al contrario, rigeneri.La regia, il soggetto e la sceneggiatura sono di Igor Righetti, il direttore della fotografia è Gianni Mammolotti, scenografo e costumista Stefano Giovani, le musiche sono di Maria Sicari, una produzione Cameraworks, prodotto da Massimiliano Filippini.

LEGGI ANCHE: Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi

 






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