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Belpietro, licenziati 16 giornalisti: redazione dichiara 5 giorni di sciopero

L'editore della Stileitalia Edizioni al centro della bufera. A casa anche 3 grafici. Si mobilitano i sindacati
Belpietro licenzia 16 giornalisti e 3 grafici editoriali, la redazione dichiara 5 giorni di sciopero
Da Cavaliere bianco a giustiziere. Belpietro ha deciso: per affrontare la crisi delle sue riviste acquisite dalla Mondadori, come Confidenze, TuStyle, Starbene, Sale e Pepe e Cucina Moderna l’unico modo è mandare a casa gran parte dei giornalisti. Per 16 di loro su 34 (a cui si aggiungono anche 3 grafici editoriali) dopo l’ultimo incontro della vertenza in atto, terminato con un nulla di fatto in Regione, si apre la strada al licenziamento collettivo senza nemmeno passare per gli ammortizzatori sociali.
La giustificazione? La cassa di settore non riduce il costo del lavoro in via definitiva e soprattutto (al contrario di quella Covid, usata a man bassa perché gratuita) “costa”. All’azienda conviene invece far lavorare fornitori esterni al posto dei colleghi contrattualizzati in redazione. A darne la notizia è l’Associazione Lombarda dei Giornalisti. Non proprio quello che Maurizio Belpietro, direttore ed editore di successo, si aspettava quando staccò l’assegno per comprare le testate dal gruppo editoriale di Berlusconi. Un triste epilogo, insomma, per l’operazione che ha lanciato Belpietro nel mondo dei periodici.
Infatti, all’inizio la storia era ben diversa. Tutto è iniziato alla fine del 2019, quando si presentò come il “cavaliere bianco” che già aveva “salvato” Panorama, acquistato, beninteso, a condizione che tutti si tagliassero lo stipendio. E ora, il numero uno de La Verità era pronto a salvare anche le riviste di cui sopra i cui giornalisti, in parte (Tustyle e Confidenze) lo stipendio se lo erano già pesantemente tagliato mesi prima in Mondadori.