Contributi pubblici per l’editoria: stop M5S ai privilegi sottogovernativi - Affaritaliani.it

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Contributi pubblici per l’editoria: stop M5S ai privilegi sottogovernativi

Contributi pubblici per l’editoria, ecco cosa prevede l’emendamento Varrica

Stop ai contributi pubblici per l’editoria a partire dal primo gennaio 2020 e colpo di scure alle erogazioni previste per il 2019. E’ quanto prevede l’emendamento firmato dal deputato Adriano Varrica, del Movimento 5 Stelle, alla legge di bilancio 2019, all’esame in prima lettura a Montecitorio. Lo riporta primaonlline.it. Secondo questa analisi, la proposta di modifica, presentata in commissione alla Camera, è l’unica norma relativa all’editoria che figura tra i circa 700 emendamenti ritenuti “rilevanti”, in pratica con il sostegno del governo, nel provvedimento, le cui conseguenze andranno a colpire e pesare soprattutto sul mondo delle testate minori (quotidiani locali, delle minoranze linguistiche, diffusi all’estero, delle associazioni, delle parrocchie, delle radio private con attività informativa di interesse generale). Il taglio occupazionale che ne consegue è stato valutato dall’Fnsi in circa un migliaio di posti di lavoro.

L’emendamento Varrica abroga la legge delega e il fondo per il pluralismo dell’informazione e i relativi contributi a partire dal primo gennaio 2020. Prima Online spiega che resta esclusa dai tagli solo l’editoria speciale, per i non vedenti, gli ipovedenti o a tutela dei consumatori o degli utenti.