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Domenica In, Mara Venier zittisce Dargen D'Amico: "Qui parliamo di musica, non di migranti"

Alta tensione a Domenica In. Ospite di Mara Venier allo “speciale sanremese”, il cantante e giudice di X Factor Dargen D’Amico ha riproposto questa domenica il suo ultimo brano “Onda alta”. Ma non solo. Durante il “question time” con i giornalisti, una domanda sul senso più profondo della canzone ha acceso l’attenzione dell’artista.

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“In Italia c’è sempre stata la regola dell’ospitalità e dell’accoglienza, una volta le porte delle case erano aperte: i bambini se avevano fame entravano e dicevano ‘ho fame’ e nessuno chiedeva ‘ma da dove vieni?’ niente, gli davano da mangiare, avevano freddo e li coprivano. Questo è il nostro bagaglio genetico ideale, giusto? Nel momento in cui ascolto discorsi che si dimenticano del valore istintivo della protezione dei cuccioli, noto che c’è qualcosa che non funziona nell’istinto umano perché se non si proteggono i bambini niente funzionerà”, risponde il cantante.

Una seconda domanda chiede il perché del connubio tra musica uptempo e messaggi di un certo spessore, e l’artista continua: “Il movimento dava l’idea del movimento degli esseri umani. L’Italia si sta rimpicciolendo. Non si parla mai del fatto che la bilancia dell’immigrazione economica è in positivo: quello che gli immigrati immettono nelle nostre casse per pagare le nostre pensioni è più di quello che spendiamo per l’accoglienza. Queste sono statistiche che ogni tanto andrebbero raccontate”.

Parole, queste, che fanno scattare l’intervento di Mara Venier, la quale interrompe subito il cantante. “Va bene però qui è una festa, ci vorrebbe troppo tempo per affrontare determinate tematiche. Noi qui stiamo parlando di musica. È molto difficile in tre parole dire tutto questo ci vorrebbe molto più tempo perché sono tematiche importanti, sono domande a cui bisogna rispondere in maniera dettagliata. Il tempo non ce l’abbiamo. Scusatemi”.

Furia del Pd

"Quello che è successo è grave. Prima la velina e poi la censura nello stesso programma, Domenica In su Rai Uno”, attacca Sandro Ruotolo, responsabile informazione del Partito democratico. I componenti dem della commissione di Vigilanza Rai ribadiscono che “la libertà di espressione degli artisti è sacrosanta e va rispettata. Ieri abbiamo assistito a una brutta pagina della Rai con l'ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono.

La questione non è la condanna della strage del 7 ottobre, che ci vede tutti uniti, come ci vede tutti uniti a chiedere il cessate il fuoco umanitario a Gaza, ‘quanto il rispetto degli artisti e la salvaguardia del pluralismo del servizio pubblico, la distinzione e la prerogativa dei ruoli, il rispetto del codice etico, del contratto di servizio e del Tusma. Non compete all'Ad entrare sui contenuti, addirittura in prima persona, interpretando arbitrariamente dichiarazioni o performance artistiche e imponendo la lettura di un proprio comunicato in diretta tv per informare gli italiani del proprio pensiero".

Concetto ribadito anche dal deputato del Partito democratico, Alessandro Zan, responsabile Diritti del Pd: "Una pagina nera della Rai a Domenica In – scrive su X – Il servizio pubblico che teme gli artisti e la loro voce, che tenta la censura in modo scomposto, smette di essere tale. Ghali e Dargen, con un messaggio di pace, hanno mostrato tutta la debolezza di questo sistema di potere".






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