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Festival del giornalismo Verona, dal 1° al 5 luglio all'antica Dogana di fiume

A partire dal tardo pomeriggio di giovedì 1° luglio si parlerà di giornalismo d’inchiesta con tre incontri: da Monica Zornetta, freelance per “Avvenire” e “Corriere della Sera”, e Pierpaolo Romani di “Avviso Pubblico”, passando per Alessio Lasta, giornalista e inviato di “Piazzapulita” La7, autore di reportage dalle terapie intensive nel nostro Paese durante la pandemia, fino a Paolo Biondani de “L’Espresso” e Gianni Belloni, direttore del Centro di documentazione ed inchiesta sulla criminalità in Veneto.

Si proseguirà, venerdì 2 luglio alle 19, con una serata interamente dedicata al giornalismo sportivo attraverso un confronto a quattro voci fra Adalberto Scemma, docente all’Università di Verona e decano dei giornalisti sportivi veronesi, Furio Zara de “La Domenica Sportiva”, Anna Chiara Spigarolo del “Corriere dello Sport-Stadio” e Simone Gambino di “The Post Internazionale” (Tpi). Dopo il dibattito, alle 21.00, seguirà la proiezione del match Italia-Belgio, valido per i quarti di finale del Campionato Europeo di calcio.

Sabato 3 luglio sarà la volta dei nuovi media, dei social network e del linguaggio del cosiddetto new media journalism: dopo l’intervento iniziale della veronese Jara Bombana, fondatrice della piattaforma digitale “Malora”, e del fumettista Tonus (già collaboratore per “l’Unità”, “Il Vernacoliere”, “Cuore”, “Il Male”) saranno ospiti Saverio Tommasi, giornalista di Fanpage.it e tra i più seguiti a livello nazionale – da poco in libreria con In fondo basta una parola (Feltrinelli, 2021) –, Emilio Mola, che partendo da “Senzacolonne”, piccola testata pugliese online, è oggi uno dei giornalisti più seguiti sui social per le sue riflessioni sui fatti di cronaca e di attualità nazionale, e Francesco Specchia, giornalista di “Libero”, fondatore di “PopEconomy” e autore di numerosi libri di costume e società.

Domenica 4 luglio è dedicata al racconto mediatico dei Sud del mondo e delle emigrazioni di massa dai Paesi in cui sono in atto dei conflitti con Barbara Schiavulli, appena rientrata dall'Afghanistan, inviata freelance nei teatri di guerra per “Radiobullets”, testata online indipendente di cui è fondatrice e direttrice, che dialogherà con Laura Silvia Battaglia, reporter specializzata in aree di crisi e conflitti, in particolare lo Yemen, documentarista, autrice e conduttrice per “Radio3” e contributor del “Washington Post”. Si prosegue con la proiezione del film “La scuola nella foresta” della regista, e giornalista freelance per “D-Repubblica” e “El Pais”, Emanuela Zuccalà, presente alla serata, sul tema delle mutilazioni genitali femminili.

Lunedì 5 luglio, la serata finale del Festival, si aprirà con Paride Pelli, direttore responsabile de “Il Corriere del Ticino”, quotidiano indipendente della Svizzera italiana, e di “Ticinonews”, per raccontare il ruolo culturale dei media italiani, e si concluderà con Massimiliano Tonelli, già direttore editoriale di “Gambero Rosso”, fondatore e direttore editoriale di “Artribune”, piattaforma dedicata alla cultura e all’arte contemporanea, cui spetta la chiusura della manifestazione.

Per la prima edizione del Festival del giornalismo di Verona è stata avviata una campagna di crowdfunding che, in soli 20 giorni, ha raccolto oltre 5.000 euro grazie a 156 donatori.

«Ci ha sorpreso la risposta e il coinvolgimento dimostrati da così tante persone, che hanno deciso di partecipare alla realizzazione di un festival che parte dal basso» spiega Elena Guerra, direttrice di “Heraldo”, che assieme all’omonima associazione culturale e a Canoa Club Verona ha dato vita all’iniziativa. «“Heraldo” è una testata online che si fonda su un progetto partecipativo. Analogamente, abbiamo deciso di organizzare una rassegna sul tema dell’informazione che riuscisse a coinvolgere l’intera cittadinanza. Il risultato ottenuto con la campagna è stato per noi sorprendente, assolutamente inatteso, e ci ha fatto credere ancora di più nell’idea dalla quale prendiamo le mosse, ovvero dal considerare l’informazione come bene comune. Il Festival vuole essere un regalo alla città di Verona a cui, in particolare ai cittadini che hanno donato, va il nostro più grande grazie».

Durante il Festival sarà possibile visitare una mostra fotografica dal titolo “Il prezzo della libertà”, curata dall’associazione “Quinta Parete”, in cui sei fotografi veronesi – Mara Balabio, Sarah Baldo, Omar Bonfante, Stefano Campostrini, Mariarca La Selva, Valentina Zanella – prendendo ispirazione dai murales di Diego Rivera a Città del Messico, porteranno una riflessione sul tema della libertà di pensiero e di parola.

Inoltre, in collaborazione con il Ryla-Rotary di Verona, verranno premiati gli elaborati di alcuni studenti delle scuole superiori di Verona e provincia che hanno preso parte a un piccolo concorso giornalistico a loro dedicato e lanciato durante gli ultimi giorni di scuola.

Il Festival del Giornalismo di Verona è stato infine possibile grazie alla sensibilità e al sostegno di Valpolicella Benaco Banca BCC, al contributo del Rotary Club Verona e De-Lab società benefit.

Numerosi, inoltre, i partner tecnici che hanno creduto nell’iniziativa: Barbacan, Berberé, Campidoglio Bistrot, Cantina Valpolicella Negrar, Dhub, Filmica, Flover, Hotel Veronesi La Torre, Ledisque, Libreria Gulliver, Socialmeter by Maxfone e la testata giornalistica Log to Green che stilerà un protocollo di sostenibilità dell’evento, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale del festival attraverso azioni e regole che verranno condivise e promosse durante la manifestazione.

Nel rispetto delle normative anti Covid-19, per partecipare al festival è richiesta l’iscrizione on line a partire da 24 ore dall’inizio dell’evento all’Associazione Corte Dogana, che gestisce Canoa Club Verona, e la prenotazione ai singoli eventi sulla piattaforma Eventbrite.

Il Festival del Giornalismo di Verona si trova anche su Instagram e su Facebook: l’hashtag ufficiale è #FGV2021.

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