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Francamente no, della tua eliminazione da X Factor a tutte le donne non importa una vulva

di Grazia Sambruna

Le recriminazioni di Francamente perchè il televoto ha negato a lei, "lesbica di 30 anni", la finale di X-Factor rasentano il ridicolo. E banalizzano la questione femminile mentre là fuori violenza ed ingiustizia sono reali

Francamente no, della tua eliminazione da X Factor a tutte le donne non importa una vulva

X Factor è tornato a far parlare di sé, pur avendo rinunciato alle bizze dell’epurato Morgan. Questa nuova edizione si concluderà giovedì prossimo, con una serata evento in diretta, per la prima volta, da Napoli. A un passo, dunque, dalla proclamazione del vincitore o della vincitrice che, al solito, tutti dimenticheremo nel giro di 24 ore - come accade per l’incoronata di Miss Italia, è scoppiata comunque una polemica. Riguarda l’eliminazione, in semifinale, della concorrente Francamente. La nostra, al ballottaggio con un’altra giovane donna di nome Mimì, già prima del verdetto ha preso la parola per femministeggiare a vanvera. Riportiamo le sue parole: "Comunque vada stasera, una sola ragazza andrà in finale e questa credo sia una grande sconfitta. Meno donne vengono rappresentate nella musica, meno donne si avvicineranno alla musica e continueremo a perdere la produzione musicale di metà del genere umano".

Nientedimeno? Nientedimeno. Immensa la costernazione social, l’indomani (e ancora oggi) tutti quellichebentwittano si stracciano le vesti in pubblica piazza virtuale perché “una donna lesbica” non ha raggiunto il traguardo della finale. Ammesso che il talent, come ogni talent, ne abbia mai parlato davvero, siamo così sicuri che qui si stia ancora parlando di musica? Osiamo dubitarne.

Francamente, la lamentatio femministoide di cui non c’era affatto bisogno

X Factor è un talent che esiste, spesso trascinandosi stancamente, da sedici anni. Le polemiche degli eliminati non sono certo una novità, ma qui è forse la prima volta in cui una concorrente che si vede fuori dai giochi per volontà del televoto, attacca un pippone riguardo al gender. A suo dire, per via della propria stessa uscita dal programma, molte meno donne si avvicineranno alla musica in Italia (ma perché non nel mondo intero, già che c’era?). E, più in generale, il fatto che a sfidarsi in finale per il titolo ci sarà soltanto una wannabe di sesso femminile sarebbe “una grande sconfitta”. Di preciso, per chi? All’infuori delle due singole persone in questione e, al massimo, di tutti quelli eliminati prima di loro? Francamente ringrazia poi il suo giudice, Jake La Furia, per essersi preso in squadra e aver dato fiducia a “una donna lesbica di 30 anni”. Francamente, con ogni evidenza, vuole ergersi a simbolo di qualche cosa, una martire della ferale mancanza d’inclusione del nostro sciagurato Paese.

Come se essere arrivata alla semifinale del talent dopo tre mesi di visibilità mediatica Sky non significasse assolutamente nulla, non costituisse già di per sé amplissima "rappresentazione". L’idea di non essere arrivata all’ultima puntata perché al pubblico, che ha espresso la propria volontà tramite regolare televoto sovrano, piacessero di più altri in gara non la sfiora nemmeno. Artisticamente meritava di uscire o no? Se non ne parla lei, non vediamo perché dovremmo scriverne noi.

Un’eliminazione da X Factor non sposta una vulva “per tutte le donne”

Fa quasi sorridere ritrovarsi qui a doverlo perfino precisare, ma dell’eliminazione da X Factor di Francamente non importa una vulva a nessuno e nessuna, all’infuori della diretta interessata. Il ferale (per lei) verdetto del televoto non ha il minimo impatto sociale sulla dolente questione dei diritti femminili nella musica, come in qualunque altro ambito. Stiamo parlando prima di tutto di tv e, in secondo luogo, di un programma visto da (meno) di un milione di crani, in media. Chi si crede di essere, Francamente? E, soprattutto, riteneva di “dover” arrivare alla finale “in quanto donna” e “in quanto lesbica”? Se così fosse, questo non sarebbe un ragionamento ottuso, ma nemmeno un ragionamento che si possa definire tale.

Immaginiamo le orde di ragazzine di tutte le età che avranno posato il chitarrino e saranno tornate, mogie mogie, a lavare i piatti dopo l’uscita di Francamente da X Factor. Come potrà mai esserci un futuro nel mondo delle sette note per loro, dopo una tanto “grande sconfitta”? Se non ce l’ha fatta nemmeno Francamente, quali prospettive per chiunque altra? Ci sono purtroppo moltissimi casi in cui, davvero, ciò che capita a una donna può e deve essere considerato una “grande sconfitta” per tutte (e per tutti). Citiamone soltanto alcuni, alla spicciolata: quando, in ogni parte del mondo compreso il nostro sciagurato Paese, viene impedito a una donna di abortire, di divorziare, quando le viene tolta la vita, quando denuncia chi le fa del male e la giustizia la abbandona mentre le voci del paesello serpeggiano contro di lei.

Non vogliamo certo stilare una classifica, ma dove potrà mai collocarsi l’eliminazione da un talent show tra questi orribili fatti? Esatto, non fa nemmeno parte della stessa lista e sostenerlo, per quanto generi grossi like di approvazione sui social, è oltre ogni limite del ridicolo. Banalizza la questione femminile a una storia di musichette mentre fuori, fuori, c’è realmente la violenza, l'ingiustizia. E sì, purtroppo, anche la morte. Francamente, ripigliamoci: a tutte noi non importa una vulva di chi viene eliminato da X Factor, foss’anche perfino una donna lesbica di 30 anni. Amen.