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Francia, Charlie Hebdo di nuovo minacciato. Il direttore lancia un appello
Charlie Hebdo, giornale satirico francese 

Charlie Hebdo e le minacce di Al Qaeda 

Un centinaio di organi d'informazione francesi hanno pubblicato una lettera aperta in cui chiedono la mobilitazione a favore della libertà di espressione a sostegno di Charlie Hebdo, il giornale satirico che è stato nuovamente minacciato da Al Qaeda dopo la ripubblicazione delle vignette su Maometto. Mentre il processo per l'attacco che provocò la morte di dodici persone il 7 gennaio 2015 andrà avanti fino al 10 novembre, la direttrice delle risorse umane di CharlieHebdo, Marika Bret, ha raccontato all'inizio di questa settimana di essere stata costretta a trasferirsi da casa propria a causa di minacce considerate gravi. 

"A seguito della ripubblicazione delle vignette su Maometto il 2 settembre 2020, Charlie Hebdo è nuovamente minacciato da organizzazioni terroristiche. Minacce che costituiscono una vera provocazione nel mezzo del processo degli attentati del gennaio 2015. Minacce che vanno ben oltre Charlie, poiché prendono di mira anche tutti i media e persino il presidente della Repubblica", afferma Riss, il direttore di Charlie Hebdo, in una dichiarazione. 

L’appello alla libertà di espressione 

"Ci è sembrato necessario suggerire ai media di riflettere sulla risposta collettiva che meritava di essere data a questa situazione", prosegue, senza precisare la natura delle minacce. "Grazie ad una storica mobilitazione dei media francesi, pubblicando oggi tutti insieme questa lettera ai nostri concittadini, desideriamo inviare un messaggio potente per difendere la nostra concezione di libertà di espressione ma, non solo, di libertà di tutti cittadini francesi", spiega il direttore del settimanale. 

"Oggi, nel 2020, alcuni di voi sono minacciati di morte sui social network quando espongono opinioni proprie. I media sono apertamente designati come obiettivi dalle organizzazioni terroristiche internazionali. Gli Stati esercitano pressioni sui giornalisti francesi 'colpevoli' di aver pubblicato articoli critici", si legge nella lettera aperta dal titolo "Insieme difendiamo la Libertà". 

La richiesta di aiuto ai media 

"È l'intero edificio giuridico sviluppato in più di due secoli per proteggere la vostra libertà di espressione che è sotto attacco, mai come ora da 75 anni. E questa volta da nuove ideologie totalitarie, a volte affermando di essere ispirate da testi religiosi", continua il testo. "Abbiamo bisogno di voi. La vostra mobilitazione. Il baluardo della vostra coscienza. I nemici della libertà devono capire che siamo tutti insieme i loro avversari risoluti, qualunque siano le nostre divergenze di opinioni o credenze", è l'appello dei firmatari: stampa nazionale e regionale, principali canali televisivi, settimanali e radio.

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