Google e Facebook uniranno le forze contro azioni antitrust - Affaritaliani.it

MediaTech

Google e Facebook uniranno le forze contro azioni antitrust

Le big tech si alleano per scongiurare le grane antitrust. L'accordo è di cooperare e aiutarsi a vicenda sul fronte legale

Google e Facebook si uniscono contro antitrust Usa

Google e Facebook si accordano in merito a future grane antitrust. Le big tech, nel caso in cui il loro accordo relativo alla collaborazione nella pubblicità digitale diventi oggetto di indagine, hanno concordato di "cooperare e assistersi a vicenda". Stando al Wall Street Journal, l'accordo emerge nell’ambito della causa intentata da 10 Stati americani contro Google la scorsa settimana, di cui il Wsj ha visionato una recente bozza.

Google e Facebook: l'accordo "Jedi Blue" e le disposizioni su antitrust

Dieci procuratori generali repubblicani guidati dal Texas hanno puntato il dito contro un accordo siglato tra le due società a settembre 2018, con il quale l'azienda di Zuckerberg avrebbe accettato di non competere con gli strumenti pubblicitari di Google in cambio di un trattamento speciale. Google avrebbe assegnato all'accordo un nome in codice tratto dall'universo di Star Wars, "Jedi Blue".

Nell'azione legale si legge, in base alla bozza, che le due aziende consapevoli del rischio che l'accordo avrebbe potuto innescare delle indagini antitrust si sarebbero accordate su come fronteggiarle. La bozza enuncia alcune delle disposizioni nel contratto, in base alle quali le due aziende si sarebbero impegnate a cooperare e assistersi "a vicenda nel rispondere a qualsiasi azione antitrust", informando "prontamente e completamente l'altra parte di qualsiasi comunicazione governativa relativa all'accordo".

Come ha riferito un portavoce di Google si tratta di una tipologia di accordi relativi alle minacce antitrust piuttosto diffusa. "Le affermazioni degli stati sono imprecise. Non manipoliamo l'asta", ha spiegato il portavoce di Google. "Non c'è niente di esclusivo nel coinvolgimento (di Facebook) e non riceve dati che non siano resi disponibili in modo analogo ad altri acquirenti".

La causa intentata la scorsa settimana non fa menzione del Chief Operating Officer di Facebook, Sheryl Sandberg. Secondo la bozza della versione, Sandberg avrebbe firmato l'accordo con Google. Alla pari di Google, anche Facebook ha respinto le accuse, sostenendo che i suoi accordi per presentare offerte alle aste pubblicitarie promuovono la scelta e creano chiari vantaggi per inserzionisti, editori e piccole imprese. "Qualsiasi accusa che tutto questo danneggi la concorrenza o qualsiasi menzione di cattiva condotta da parte di Facebook è priva di fondamento", ha commentato un portavoce dell'azienda.