Media e tecnologia: ecco i trend del 2016
Dietro le innovazioni tecnologiche ci sono nuove opportunità per i media. A patto di adattarsi alle novità senza volerle plasmare con strumenti vecchi. Reuters Institute ha dato uno sguardo al futuro nel report Media and Technology Predictions 2016. E questo è quello che ci aspetta.
Nuovi smartphone – E' tempo di fare un deciso passo in avanti. Se negli ultimi anni i prodotti si sono affinati senza rivoluzioni (ma con cambiamenti consistenti), nel 2016 potrebbe esserci il cambio di marcia. Con 3d-touch, dispositivi curvi o addirittura pieghevoli, resistenti all'acqua, con ricarica wireless. Per aprire a nuove modalità di lettura e visione.
Assistente virtuale – Tutti i big ci hanno investito. Siri (Apple), Cortana (Microsoft), Google Now, M (Facebook): l'assistente virtuale, sempre più sofisticato e umanizzato, è stata una costante nel 2015. Nel 2016 la sfida è aperta. Gli assistenti diventeranno un nuovo canale per l'advertising?
Notifiche push e contenuti – Passano gli anni e la tecnologia diventa più complessa. Ma la materia prima continua a essere costituita dai contenuti. Il problema è emergere dal brusio di fondo. Ecco perché, in un panorama di news sempre più social, emergono le notifiche push.
Wearable – Il wearable è già stato un trend del 2015. Forse più dal punto di vista mediatico che commerciale. Il 2016 potrebbe essere l'anno del cambio di passo: da oggetto di nicchia (smartwatch e non solo) a protagonista del mercato tech. Con un occhio all'Apple Watch 2, che sarà lanciato in primavera.
Mobile payment ed m-commerce – La platea mobile è fatta. Nel 2016 i consumatori potrebbero accelerare il cambio delle proprie abitudini. Con lo smartphone che si trasforma in un portafogli e i contanti sempre più marginali. Anche se sarà un processo graduale. Un'abitudine al consumo che potrebbe favorire i servizi (anche giornalistici) a pagamento.
Mobile più veloce – Facebook ha affermato che una pagina caricata dalla propria app viene visualizzata, in media, in 8 secondi. Troppo. L'obiettivo del 2016 è velocizzare la navigazione mobile. Tanto di guadagnato per chi offre contenuti.