MediaTech
Roberto Bolle: "Sinner? Che forza mentale ha Jannik. Con quel salto al Colosseo ho capito che..." - La video intervista di Affaritaliani
OnDance, il Festival della Danza di Roberto Bolle conquista Milano ("La novità è il ballo rosso) e il fuoriclasse della danza mondiale racconta i suoi primi 50 anni attraverso 4 flashback/immagini iconiche... L'intervista

Roberto Bolle: "Sinner? Che forza mentale ha Jannik. Quel salto al Colosseo ho capito che..." - La video intervista di Affaritaliani
OnDance, il Festival della Danza di Roberto Bolle torna a Milano, cosa ci regalerà il programma 2025?
E' l'ottava edizione e siamo per la prima volta all'Arco della Pace, in questa location meravigliosa, sovrastati da quest'Arco che farà da scenografia a tutti gli eventi, perché abbiamo una pedana dove si svolgeranno le open class, gli incontri, le serate danzanti"
Dall'altra parte dell'Arco e del Parco, al Castello Sforzesco invece...
"Ci sarà il ballo in bianco e il ballo rosso. Abbiamo tutta questa area in cui passa anche molta gente che speriamo che venga attirata e incuriosita dai nostri eventi..."
Il ballo in rosso è la novità di questa edizione...
Tutti i ragazzi balleranno una coreografia che abbiamo mandato loro da studiare, a differenza del ballo in bianco, che è una lezione - ciò che noi facciamo normalmente la mattina per preparare il corpo alle prove - si tratta un'esibizione, un momento di danza collettiva"
E poi...
"Tanti appuntamenti, iniziamo con la presentazione del nuovo libro, fotografico, per celebrare questo momento della mia vita, che sono i 50 anni, anche raccogliendo in un volume unico tutti i grandi fotografi con cui ho lavorato. Insomma, aspettiamo un pubblico, spero, sempre molto numeroso...
Questo nuovo libro celebra i tuoi 50 anni con tanti scatti fotografici iconici. Mi dici i primi tre che ti vengono subito in mente?
Delle immagini in cui sono giovanissimo, ho 19 anni, sono imbronciato, era alla fine di un servizio fotografico, ho questa faccia da ragazzino e del momento in cui avevo finito la scuola - era il primo anno di Compagnia - e si vede proprio. Mi rivedo, diciamo, in quel momento in cui hai ancora tante aspettative e tutti i sogni non sono ancora realizzati, ma vorresti realizzarli nella vita..."
Il secondo...
Questa foto meravigliosa di Annie Leibovitz per Vogue America, 'Romeo e Giulietta', per me è bellissima, una delle più belle in tutto il libro
E la terza...
Un'altra che mi viene in mente, è con Karl Lagerfeld che mi fotografa durante uno shooting, quindi c'è lui che con l'iPad mi sta fotografando, io sono sul set di questo servizio fotografico che abbiamo fatto insieme a Parigi
E lo scatto invece che invece a tuo parere celebra il momento in cui hai capito che ce l'avevi fatta?
Forse l'immagine più rappresentativa per me è il salto sul Colosseo. Quella foto forse rappresenta questa esplosione di forza, di bellezza, di grazia sopra il simbolo dell'arte italiana, il momento in cui con i 'Bolle and Friends' sono andato al Colosseo, in Piazza Duomo, all'Arena di Verona, al Tempio della Concordia di Agrigento, quindi ho un po' conquistato anche tanti luoghi che non facevano parte della danza, non sono palcoscenici per la danza.
50 anni e non li dimostri, 50 anni e balli ancora ad altissimi livelli - quando a 47 alla Scala si va in pensione - ti senti un po' un... Highlander?
Sicuramente arrivare a 50 anni e riuscire a ballare sui palcoscenici non solo in Italia ma nel mondo, invitato da tante compagnie, riuscire a vivere della danza con grandi eventi anche in televisione - o all'Arena di Verona dove sono stato da poco - è un grande privilegio, mi sento molto-molto grato e privilegiato per questo, non avrei mai pensato di arrivare a 50 anni ed essere così protagonista ancora sul palcoscenico. Devo dire che ogni giorno di questo mi stupisco e cerco di viverlo con immensa gratitudine, perché è un grande regalo. E non era affatto scontato per nessuno, neanche per me.
I buoni propositi di Roberto Bolle per i prossimi dieci anni che ti porteranno a quota 60...
Vorrei sicuramente visitare e vedere tanti luoghi, anche che non ho avuto l'opportunità in tutti questi 50 anni perché sono stati molto legati alla danza. Quindi anche semplicemente avere del tempo per viaggiare, cosa che mi piace tantissimo. Cerco di farlo quando giro per il mondo ballando, ma spesso il tempo è molto limitato e non è possibile. E poi creare dei progetti per la danza, da un anno e mezzo ho una fondazione che porta il mio nome e sicuramente nel prossimo futuro farà dei progetti a cui mi dedicherò sempre di più"
Uno dei prossimi in vista...
"Sarà con le scuole e lo presenteremo a ottobre. Questa fondazione è un progetto che crescerà nel tempo, un po' un 'progetto di vita', partito da poco e sicuramente nei prossimi anni avrà sempre più spazio.
A proposito di viaggi, quello che vuoi fare entro il prossimo anno e quello che proprio senti di voler fare entro i 60?
Nella vita - o comunque nei dieci anni - uno che mi piace sarebbe in Perù, paese che mi affascina da tempo e vorrei visitare. Nei prossimi mesi dovrei tornare a Londra, a Buenos Aires dove sono stato una sola volta e poi ho sempre un grande affetto per luoghi come l'Arena di Verona che sono parte della mia storia e ogni volta è un vero privilegio poterci ballare
Non ballerai per sempre, c'è un'idea magari di incamminarti in qualche strada nuova, inedita. magari nel cinema o nelle fiction... un Roberto Bolle in versione attore?
Come attore no, perché è un mestiere diverso. Ecco potrebbe essere un momento, una partecipazione straordinaria. Perché no, in un ruolo e in un contesto giusto, sarebbe divertente - come mi sono divertito a fare la televisione - e potrebbe anche essere. Però non sarà mai una seconda professione.
Danza e sport, tu recentemente hai detto che ti affascina il tennis come tipo di gioco. Cosa ti ha colpito da atleta di Jannik Sinner?
Da atleta mi affascina molto il tennis e di Jannik, mi colpisce la sua forza mentale, la capacità di rimanere concentrato anche nei momenti più difficili, quando sei sotto pressione, hai grandi responsabilità, stai perdendo e nonostante questo riesci a rimanere estremamente concentrato, positivo e presente sul momento. Quello non è assolutamente facile...
Ossia...
Non è facile farsi condizionare, lo provo io quando succede di sbagliare qualcosa in scena, rimani mentalmente legato a quel momento ed è difficilissimo ignorarlo e andare avanti come se nulla fosse. Ecco, questa forza mentale è la sua più grande potenza, la sua più grande forza. E' quello che lo fa diventare numero uno
Se potessi portare Sinner sul palco con te cosa gli faresti fare?
Non lo so perché non conosco le sue capacità interpretative e atletiche, però preferirei avere consigli sul modo di affrontare il suo palcoscenico che è il campo da gioco.
La video intervista di Affaritaliani.it a Roberto Bolle