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Medicina
Vaccini,”two are better than one” il consiglio del CTS del Canada

“Two vaccines are better than one” è la conclusione a cui è arrivata l’agenzia di sanità pubblica canadese. Il massimo organismo della salute, il nostro CTS, ha infatti confermato che i canadesi, se lo desiderano, possono mescolare i vaccini COVID-19.

E questo potrà sicuramente aiutare i casi in cui la carenza di forniture locali o problemi di salute non permettano di completare il ciclo vaccinale con due dosi.

Le nuove raccomandazioni arrivano dopo le criticità collegate al vaccino AstraZeneca e ai rari ma gravi coaguli di sangue. E’ curioso che AstraZeneca non sia autorizzato negli Stati Uniti, mentre lo è il vaccino Johnson & Johnson, ugualmente un vaccino a vettore virale.

Già molte province canadesi hanno cominciato a mescolare i vaccini, soprattutto in presenza di carenza di forniture.

Ma in questa decisione è contata pure l’opinione dei canadesi,  tradizionalmente tenuta in grande considerazione. Uno studio di fine aprile infatti ha rilevato che oltre il 90% dei cittadini si sente tranquillo con i vaccini Pfizer o Moderna, ma solo il 52% lo è con AstraZeneca. Sia Pfizer che Moderna sono vaccini mRNA.

Sulla base delle prove disponibili il presidente del CTS canadese ha raccomandato che chi ha ricevuto la prima dose con AstraZeneca possa ricevere un vaccino mRNA per la seconda dose.

A sostegno di questa raccomandazione l’agenzia ha portato uno studio realizzato in Germania e alcuni studi clinici nel Regno Unito e in Spagna. Due vaccini sono dominanti sia negli Stati Uniti che in Canada e sono Pfizer-BioNTech e Moderna.

Questi vaccini, secondo il comitato consultivo canadese, possono essere considerati intercambiabili tra la prima e la seconda dose.

I funzionari sanitari sperano che il nuovo protocollo possa aiutare a colmare l’ampia lacuna nel programma di vaccinazione. Infatti alla fine di maggio, il 50,6% della popolazione canadese aveva ricevuto una dose, ma solo il 4,6% della popolazione era stato completamente vaccinato.

"Questo non è un concetto nuovo", ha detto il gruppo consultivo della pratica nota come vaccinazione eterologa. In passato, il gruppo ha aggiunto che “Diversi prodotti vaccinali sono stati utilizzati per completare una serie di vaccini per l'influenza, l'epatite A e altre malattie”.

Diversi paesi europei hanno già incoraggiato le persone che hanno ricevuto un primo vaccino AstraZeneca a fare il secondo vaccino Pfizer o Moderna, tra cui Francia, Spagna e Germania.

Oltre a ridurre potenzialmente la riluttanza ai vaccini, la combinazione di vaccini potrebbe anche portare altri benefici.

Secondo diversi esperti sanitari fondamentalmente, tutti i vaccini funzionano mostrando al sistema immunitario delle persone qualcosa che sembra un virus invasore ma in realtà non lo è. Se il vero virus dovesse mai arrivare, il loro sistema immunitario lo riconoscerà e sarà pronto a combatterlo.

"Utilizzare due vaccini diversi è un po' come dare al sistema immunitario due immagini del virus, magari una di fronte e una di profilo".

Gli Stati Uniti non stanno seguendo l'esempio, in parte perché la Food and Drug Administration non ha autorizzato il vaccino AstraZeneca e secondo perchè non esiste carenza nel paese. E a differenza di quel vaccino, Johnson & Johnson richiede solo una singola dose.

Quando è stato chiesto un commento sulla strategia di miscelazione dei vaccini, un portavoce della FDA ha citato la mancanza di dati sull'intercambiabilità del vaccino con altri vaccini COVID-19 e ha detto che "Gli individui che hanno ricevuto una dose del vaccino Pfizer-BioNTech o Moderna COVID-19 dovrebbero ricevere una seconda dose dello stesso vaccino per completare la serie di vaccinazioni".

E il tutto per aumentare la confusione nella testa non solo dei canadesi ma di tutti i cittadini del mondo.

 

 

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