Vaccino Coronavirus, Sileri: "Sono ottimista" ma la data non è dietro l'angolo
Il viceministro della Salute Sileri ha fatto le sue previsioni sul rilascio del vaccino contro il Coronavirus
Vaccino Coronavirus, il viceministro per la Salute Sileri si dice ottimista ma ammette che ci vorrà tempo. Apertura alla riduzione dei giorni di quarantena
Diversi istituti di ricerca stanno lavorando al vaccino per il Coronavirus. L'Università di Oxford sembra vicina ad ottenere uno strumento efficace di prevenzione contro il Covid-19 ma ad oggi una cura vera e propria ancora non esiste, sebbene già si discuta se dovrà essere obbligatoria o meno. Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, si dice ottimista per quanto riguarda il vaccino ma le previsioni sul suo rilascio lasciano intendere che dovremo ancora convivere con il virus per diversi mesi.
Vaccino Coronavirus, Sileri: "Sono ottimista ma serve tempo"
"Sul vaccino sono ottimista, ma sono realista e dico che non vi sarà prima della metà del 2021. La normalità si avrà qualora il coronavirus dovesse mutare in una forma a noi favorevole, oppure quando raggiungeremo un'immunità di gregge, ma con i numeri che abbiamo servirà tempo. Credo che il prossimo anno avremo ancora la necessità di doverci proteggere", sono le parole di Sileri riportare da Tgcom24.
Quarantena Covid-19: "Possibile dimezzare i giorni"
"Non dimentichiamo che questo virus colpisce in maniera severa gli anziani e coloro che hanno delle patologie pre-esistenti, sono loro che dobbiamo proteggere finché il virus circola", ha osservato Sileri. Il viceministro apre anche alla possibilità di ridurre i giorni di quarantena: "Un buon compromesso sarebbe fare 7 giorni di isolamento e poi il tampone".
Rientro a scuola a settembre, Sileri: "Fondamentale la sorveglianza ma situazione sotto controllo. Per gli stadi invece..."
Oggi si discute anche molto del rientro a scuola in sicurezza. Sileri ritiene che "sarà fondamentale la fase di sorveglianza. Non credo ci sarà una seconda ondata come l'abbiamo vissuta a febbraio e marzo. L'impegno del nostro Servizio sanitario nazionale al momento è molto basso perché i dati sono bassi e finché la situazione è questa è sotto controllo. Per una normalità assoluta servirà del tempo, anche io vorrei vedere discoteche aperte e stadi pieni, però dobbiamo aspettare ancora un po'".
Coronavirus, negazionismo e clima d'odio: "I politici per primi devono dare l'esempio"
"Sono rimasto atterrito sentendo una persona intervistata sull'uso della mascherina e dei vaccini per tutelare le persone immunodepresse, questa persona ha detto che in natura chi ha un problema viene lasciato indietro, è un problema culturale. Ovviamente i politici per primi dovrebbero dare l'esempio da questo punto di vista", ha detto Sileri.
Elezioni regionali e Coronavirus: "Voto in sicurezza ma non siamo più in fase di emergenza"
"A votare si va in sicurezza, perché si entra in un ambiente protetto, con determinate regole, personale addetto a vigilare. - ha concluso il viceministro - Sarà molto più facile controllare distanziamento, mascherine, gel igienizzante. Il voto procederà con estrema sicurezza e con estrema normalità. Siamo sicuramente in emergenza, perché la pandemia non è finita, ma distinguiamo l'emergenza dalla fase attuale, che è più un'urgenza: cercare di controllare i focolai affinché da lì non riparta l'emergenza che abbiamo vissuto in passato. Se avessimo focolai incontrollati sarebbe diverso, al momento io vivo la presenza del virus con 'normalità': con regole precise che dobbiamo rispettare".
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