Auto e Motori
Automotive italiano in frenata: a marzo -14,9% la produzione industriale
Crolla la produzione automotive italiana: -14,9% a marzo 2025, -23,9% nel primo trimestre. ANFIA: serve rilancio per la domanda e sostegno alle imprese.



Il 2025 inizia in salita per l’industria automobilistica italiana. Secondo i dati diffusi da ISTAT, la produzione complessiva del comparto automotive ha segnato a marzo una flessione del 14,9% rispetto allo stesso mese del 2024.
Ancora più preoccupante è il dato cumulato del primo trimestre: -23,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La flessione coinvolge trasversalmente tutti i segmenti della filiera, dai veicoli finiti alla componentistica.
Tra i singoli comparti, è la fabbricazione di autoveicoli (Ateco 29.1) a soffrire maggiormente: a marzo registra un calo tendenziale del 16,8% e chiude il trimestre con un pesantissimo -28,6%. Va leggermente meglio alla produzione di carrozzerie, rimorchi e semirimorchi (Ateco 29.2), che cala solo del 3,7% nel mese e cresce dell’1,2% nel trimestre. La produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori accusa invece una contrazione del 15,4% a marzo e del 18,8% nel trimestre.
Produzione autovetture: -40% nel primo trimestre
Dati ancora più netti arrivano da ANFIA, che stima per marzo 2025 una produzione domestica di circa 30.000 autovetture, in calo del 26,3% rispetto a marzo 2024. Il dato cumulato dei primi tre mesi è impietoso: 67.000 unità prodotte, ovvero un -40,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Complessivamente, la produzione di autoveicoli (inclusi veicoli commerciali e industriali) si ferma a 132.770 unità nel trimestre, il 35,4% in meno rispetto al primo trimestre del 2024.
Il contesto generale: anche l’industria italiana rallenta
Il rallentamento dell’automotive si inserisce in un quadro economico più ampio, anch’esso in flessione. A marzo, l’indice della produzione industriale italiana cala dell’1,8% rispetto al 2024, dato confermato anche per il primo trimestre. Si tratta di un rallentamento generalizzato che colpisce più duramente settori a forte vocazione export come l’automotive.
Il fatturato dell’industria (escluse le costruzioni) registra un calo del 4,5% a febbraio, ultimo dato disponibile, con il mercato interno in diminuzione del 5,1% e l’export del 3,4%. Nel bimestre gennaio-febbraio, il fatturato totale cala del 3%.
ANFIA: “Servono interventi strutturali e stimolo alla domanda”
«L’indice della produzione automotive italiana, pur riducendo leggermente la flessione rispetto a febbraio, mantiene il segno meno anche a marzo», ha dichiarato Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA. «La produzione di autovetture è scesa del 26,3%, con circa 30mila unità prodotte, e anche la produzione di componenti chiude in negativo (-15,4%)».
Secondo Giorda, è fondamentale che nei prossimi mesi la domanda di veicoli torni a crescere, anche per sostenere la filiera, che risente della mancanza di nuovi modelli negli stabilimenti italiani. Non mancano poi le incognite, legate alle tensioni commerciali internazionali, in particolare con gli Stati Uniti, dove l’Amministrazione Trump starebbe valutando nuovi dazi sul settore.
Una possibile svolta dall’Europa
In questo contesto difficile, arriva un primo segnale positivo da Bruxelles. Il Parlamento Europeo ha approvato la proposta della Commissione per introdurre una flessibilità triennale nel calcolo delle sanzioni ai costruttori che non raggiungono i target di CO₂ nel 2025. Ora si attende l’ok definitivo del Consiglio.
«È un primo passo importante», ha aggiunto Giorda, «che speriamo apra la strada a una revisione più ampia del Piano d'Azione UE per l’Automotive, per fornire strumenti reali e tempestivi di supporto alla competitività delle imprese in questa transizione complessa».
Export e fatturato: saldo positivo per i componenti, ma l’auto intera va in rosso
A gennaio 2025, l’export di autoveicoli (auto e veicoli industriali) ha raggiunto 1,18 miliardi di euro, contro un import di 2,57 miliardi. Il saldo è dunque ampiamente negativo. Gli Stati Uniti restano il primo mercato di destinazione per i veicoli italiani (25,6%), seguiti da Germania (13,7%) e Francia (11%).
Meglio il settore componentistica, che registra 1,95 miliardi di euro di export a gennaio e un saldo commerciale positivo di 510 milioni. Ma anche qui, il fatturato a febbraio mostra una forte flessione: -23,5% su base annua, con la componente interna giù del 33,3% e quella estera del 12,5%. Nel primo bimestre, il fatturato cala del 22,2%.
Produzione automotive Italia (marzo 2025)
- Produzione settore automotive: -14,9% a marzo; -23,9% trimestre
- Produzione autovetture: 30.000 unità a marzo (-26,3%); 67.000 trimestre (-40,3%)
- Produzione autoveicoli totali: 132.770 unità trimestre (-35,4%)
- Fatturato automotive complessivo: -27,3% a febbraio (-25,4% trimestre)
- Export auto gennaio 2025: 1,18 miliardi € | Import: 2,57 miliardi €
- Export componentistica: 1,95 miliardi € | Saldo: +510 milioni €