Auto e Motori
BYD conquista l’Italia: crescita record e leadership nei veicoli elettrici e plug-in hybrid
In soli sette mesi BYD conquista l’1,2% del mercato italiano: prima nei segmenti NEV, PHEV e LCV elettrici, rafforza rete, visibilità e fiducia nei clienti.










C’è chi parla di transizione energetica. E poi c’è chi la costruisce ogni giorno, con numeri, strategie e prodotti concreti.
BYD, acronimo di "Build Your Dreams", ha scelto l’Italia come uno dei principali fronti della propria espansione europea. E i risultati, a giudicare dai dati di aprile, raccontano di una crescita che ha pochi precedenti nella storia recente del mercato automobilistico nazionale. In appena sette mesi, la casa cinese è passata da una presenza marginale – lo 0,06% di quota – a un risultato che fa rumore: 1,2% di share, con 1.804 unità immatricolate tra vetture e veicoli commerciali.
La penetrazione nel mercato italiano non è stata casuale né improvvisata. È frutto di una strategia precisa, articolata su più livelli: gamma tecnologicamente avanzata, politica commerciale aggressiva, presenza capillare nella rete vendita e, da questo mese, anche un nuovo sistema di distribuzione ricambi che garantisce consegne entro 48 ore in tutto il Paese. Un’architettura industriale e commerciale studiata per durare, che poggia su fondamenta solide: efficienza, innovazione e attenzione all’esperienza cliente.
Ma al di là delle percentuali, colpisce soprattutto la rapidità con cui BYD si è imposta. Ad aprile, è stato il primo marchio per immatricolazioni di NEV – veicoli a nuova energia – superando anche brand storici e ben più radicati. Con 1.683 unità nel solo comparto passenger car, BYD ha conquistato l’11,5% del segmento NEV mensile e il 10% considerando il primo quadrimestre. Numeri che, per un brand entrato in Italia a fine 2023, fanno riflettere su quanto il mercato stesse cercando un’alternativa credibile, moderna e competitiva.
Il merito di questo successo è anche dei prodotti. E tra questi, a brillare è la BYD Seal U DM-i, SUV plug-in hybrid che ha dominato il segmento PHEV di aprile con 1.198 unità, conquistando il 15% di share. Il modello sintetizza perfettamente la filosofia BYD: linee raffinate, architettura Dual Mode Intelligent per il massimo dell’efficienza e un’autonomia elettrica reale che consente di coprire quasi tutti gli spostamenti quotidiani senza consumare una goccia di carburante. In un mercato in cui l’elettrificazione fatica a imporsi per ragioni di prezzo e infrastruttura, soluzioni come questa intercettano in pieno le esigenze concrete dei clienti italiani.
Ma BYD non guarda solo al cliente privato. Il piano d’attacco coinvolge anche il mondo professionale, come dimostra la performance nel settore dei veicoli commerciali elettrici. Con una quota del 23,8% ad aprile, il marchio ha conquistato la prima posizione nel segmento LCV BEV. E nel cumulato annuo, si conferma leader anche nei NEV commerciali con il 19,8%. In questo campo, dove affidabilità, autonomia e costi di gestione sono parametri essenziali, BYD ha dimostrato di saper competere – e vincere – anche contro colossi europei consolidati.
A rendere ancora più credibile la sua offensiva, c’è un altro dato rilevante: BYD è oggi il secondo costruttore per vendite di BEV in Italia ad aprile, con una quota del 7,3%, e quinto nel cumulato 2025 con il 5,7%. Non è una moda passeggera, né un exploit momentaneo: è un cambio strutturale delle preferenze dei consumatori, che scelgono sempre più spesso l’efficienza e l’affidabilità di un marchio che sa raccontare l’auto elettrica in modo accessibile.
Anche sul fronte del noleggio a lungo termine – un segmento chiave per chi cerca alternative flessibili al possesso – BYD ha registrato una crescita costante. Con l’1,4% di quota ad aprile e l’1,1% nel cumulato, il marchio si è fatto spazio in un canale altamente competitivo, grazie a un’offerta commerciale calibrata e a modelli capaci di garantire valore residuo e costi di gestione contenuti.
Tutto ciò è accompagnato da un importante investimento nel post-vendita. L’accordo siglato con CRF del Gruppo Intergea consente a BYD di garantire la consegna dei ricambi originali entro 48 ore su tutto il territorio nazionale. Un’infrastruttura logistica di primo livello, che si traduce in maggiore efficienza nelle officine, minori tempi di attesa e un’esperienza d’uso più soddisfacente per il cliente finale.
Guardando al futuro, BYD non ha intenzione di rallentare. Dopo aver presentato a Milano, in occasione della Brera Design Week 2025, il suo marchio premium DENZA, la casa cinese ha già annunciato il debutto di un nuovo modello elettrico urbano pensato per le metropoli europee. Un’ulteriore dimostrazione che la visione del marchio va oltre la semplice vendita di auto: l’obiettivo è offrire un ecosistema completo di soluzioni sostenibili, intelligenti e connesse.
In parallelo alla crescita italiana, BYD consolida la propria presenza anche nel resto d’Europa. Nel Regno Unito ha raggiunto una quota del 2%, mentre in Francia ha toccato l’1,5%, confermando una traiettoria di espansione coerente e ben distribuita. È un segnale chiaro: BYD non è più solo un player asiatico in cerca di spazio, ma un attore globale che ha già trovato la propria voce nel mercato europeo.
Con l’inizio di una nuova fase nel 2025, BYD sembra determinata a consolidare i successi e a costruire su queste basi una crescita duratura. Il contesto italiano, in questo senso, appare come un laboratorio ideale: esigente, competitivo, ma anche ricettivo verso soluzioni che coniughino innovazione tecnologica, convenienza e una visione chiara del futuro. E BYD ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per giocare da protagonista.