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Auto e Motori
Jacques Sèguèla e il suo giro del mondo con la Citroen 2cv

“Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario, lei mi crede pianista in un bordello”.

Questo è il titolo dell’autobiografia di un personaggio legato a doppio filo alla storia e all’immagine di Citroën.

Il suo nome è Jacques Séguéla e l’inizio del suo rapporto con la Marca del Double Chevron risale alla fine degli anni ’50 quando, ancora molto giovane e precursore di quella che diventerà un’autentica moda, decise di prendere con sé un amico, un’automobile, un po’ di provviste e fare… il giro del mondo!

Jacques Séguéla, al tempo, studiava Farmacia ed era ignaro del fatto che invece, sarebbe diventato uno dei più celebri pubblicitari al mondo! 

 

Per organizzare il suo viaggio intorno al mondo, per prima cosa, scrisse a Citroën, chiedendo in prestito una 2CV. Fu invitato al quartier generale di quai de Javel dove fu ricevuto direttamente da quello che da un anno era il Direttore della Comunicazione della Marca, Jacques Wolgensinger.

L’incontro serviva a Wolgensinger per valutare la convinzione del giovane nel compiere un viaggio tanto impegnativo ma anche a spiegare a Séguéla che “se dovessimo regalare una 2CV a tutti quelli che ce la chiedono, le nostre fabbriche non farebbero altro che produrre delle 2CV per chi non può permettersi di comprarne una, quindi, giovanotto vada, si compri una 2CV, faccia il giro del mondo e torni a trovarmi, la riceverò con grande piacere”.

 

Una sorta di sfida che un uomo dello stampo di Séguéla non poteva certamente non accettare e così in breve tempo trovò l’amico fidato con cui fare il giro del mondo ed una 2CV a buon mercato ed in ottime condizioni. Decise anche di scrivere ad alcune aziende del settore per chiedere una sponsorizzazione: quasi tutte risposero positivamente, tranne un’importante fabbrica di guarnizioni per la testa del motore che lo informò del fatto che la Citroën 2CV era una delle poche auto al mondo… sprovviste di guarnizione della testa.

 

Incredibilmente, il viaggio fu completato e Jacques Séguéla tornò da Wolgensinger al quai de Javel.

Jacques Wolgensinger lo accolse a braccia aperte e nei due anni successivi lo accompagnò in un trionfale “secondo giro del mondo” attraverso le filiali di Citroën per la presentazione del meraviglioso libro-diario di viaggio dei due studenti che avevano girato il mondo con la 2CV: “La Terre en rond”, con gli uffici di Citroën dall’editore Flammarion.

 

Il suo destino e quello del Double Chevron si incrociarono più volte, sino alla fine degli anni ’70, quando la sua agenzia strinse un patto con Citroën per una collaborazione pluriennale e da quel momento la sua creatività ha riplasmato l’immagine stessa della Marca: campagne indimenticabili, come quelle per VISA col famoso “Vavavouma!” o quelle fatte in Francia sempre per VISA ma in versione Diesel, dove regalò, allegato a molte riviste, un pettine di plastica con lo slogan “Le Diesel que decoiffe!” (il Diesel che spettina), ponendo l’accento sulle rimarchevoli prestazioni della VISA Diesel.

Un’altra campagna pubblicitaria certamente d’effetto era quella della GSA, dove un enorme rocchetto di moquette si srotolava al passaggio della GSA che in questo modo “rifaceva la strada”, grazie alle sue sospensioni idropneumatiche o a quella, entrata nella storia della comunicazione, della CX GTi Turbo, del 1985, realizzata con Jaen-Paul Goude che vedeva Grace Jones attraversare il deserto a bordo della vettura col suo “c’est demon” che ne sottolineava le capacità velocistiche con i suoi oltre 220km/h!

 

Opera di Jacques Séguéla e della sua agenzia (che nel frattempo era passata dal nome RSC&G ad Euro RSCG e poi in tempi più recenti al nome di Havas), anche due grandi cambi di immagine di Citroën: quello del 1985, quando, assieme all’arrivo della CX Serie 2, i colori aziendali passano dal blu al rosso e quello più recente, del 2009, che ha visto il cambio del logo con il “double chevron” in 3D cromato e arrotondato, con il nome del Marchio in rosso scritto sotto.


Memorabili anche le campagne per le elezioni politiche francesi, curate da Séguéla con slogan entrati nella storia, come “La force tranquille” che portò François Mitterrand alla carica di Presidente e che Séguéla incontrò pochi mesi dopo per chiedergli… “una portaerei ed un sottomarino atomico”.

“E cosa ci deve fare, mio buon amico”, chiese Mitterrand. 

“Uno spot per Citroën”, rispose Séguéla.

“Li prenda, certo meglio per la pubblicità che per fare la guerra…”

E li prese davvero, lanciando dal ponte della portaerei una VISA GTi che ovviamente finiva in mare per poi riemergere sul dorso del sottomarino, per una pubblicità rimasta nel cuore e nell’immaginario di tutti.

 

 

 

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