Renault Duster torna in India: l'icona SUV pronta al rilancio - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 07:59

Renault Duster torna in India: l'icona SUV pronta al rilancio

Ritorna in India il Renault Duster: simbolo di avventura e affidabilità, prodotto a Chennai, con reveal il 26 gennaio 2026 e ambizioni globali

Di Eugenio Perego

Certe auto non sono solo modelli: diventano un’idea, un ricordo condiviso, una promessa di strada.

È il caso di Renault Duster, il nome che ha insegnato a un’intera generazione di automobilisti indiani cos’è un SUV accessibile e robusto. Oggi il marchio francese ufficializza il grande ritorno del suo best-seller nel mercato che più ne ha scolpito la leggenda: oltre 200.000 unità vendute nel Paese a partire dal 2012, quando Duster contribuì a definire il segmento B-SUV, oggi colonna portante delle vendite private. Non è nostalgia: è una ripartenza calcolata in un contesto che corre. Nel 2024, l’India è cresciuta del 7%, terzo mercato automobilistico al mondo, con una domanda sempre più orientata a versatilità, altezza da terra e costi di esercizio prevedibili.

«Renault Duster è molto più di un nome, è una vera e propria leggenda», afferma Stéphane Deblaise, CEO di Renault India. «Il suo ritorno rispecchia il nostro impegno verso il mercato indiano e la volontà di offrire veicoli in grado di soddisfare le esigenze dei clienti.» Parole che rimandano a un patrimonio iconico, ma anche a un salto avanti per design, tecnologie e prestazioni. Qui sta il cuore dell’operazione: pescare nella memoria collettiva senza fermarsi a un revival, offrendo un Duster capace di parlare il linguaggio attuale della mobilità quotidiana indiana, dalle metropoli congestionate ai percorsi extraurbani polverosi.

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Il perimetro industriale è già tracciato. Il Nuovo Renault Duster sarà assemblato a Chennai (RNAIPL), tassello chiave di un dispositivo globale che vede la Marca attivare il suo quinto hub extraeuropeo dopo America Latina, Corea del Sud, Turchia e Marocco. È un passaggio strategico del piano International Game Plan 2027, che mira a progettare, sviluppare e produrre vicino ai mercati di commercializzazione, per rispondere con più efficacia alle attese locali e accelerare il time-to-market. La filiera corta, in India, significa anche maggiore aderenza alle esigenze d’uso: sospensioni tarate sulle strade reali, connettività pensata per le app più diffuse, climatizzazione dimensionata per i climi estremi.

Sulla scelta del nome, Renault non ha avuto dubbi. «Abbiamo deciso di puntare su Duster perché è un nome forte ed emblematico, facile da pronunciare e memorizzare in tutte le lingue», spiega Sylvia Dos Santos, responsabile della strategia naming della Marca. L’etimologia dal termine inglese “dust” evoca la polvere delle strade battute e racconta lo spirito avventuroso del veicolo: una promessa di robustezza che, nel contesto indiano, resta un argomento potente tanto quanto l’infotainment o l’efficienza del gruppo motopropulsore.

La storia internazionale conferma la scelta. Con circa 2 milioni di unità vendute in un centinaio di Paesi, Duster è un passaporto globale alla mobilità essenziale e concreta. In India, dove il B-SUV pesa ormai una quota elevata delle vendite ai privati, la sua reintroduzione parla a una classe media che cerca status e funzionalità, ma non è disposta a sacrificare affidabilità e costi di gestione. È qui che il ritorno dell’icona può incidere: consegnare un’esperienza da SUV vero senza scivolare nei sovraccosti percepiti, offrendo ciò che gli indiani hanno amato del Duster originale con la maturità tecnologica che ci si aspetta nel 2026.

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Renault non svela ancora i dettagli tecnici, ma indica una timeline chiara: tutte le informazioni saranno annunciate in India il 26 gennaio 2026. Nel frattempo, la narrazione si popola di attese: un design più scolpito e moderno, tecnologie avanzate per sicurezza e connettività, prestazioni ottimizzate per l’uso reale. Il rischio di affidarsi alla sola forza del nome viene mitigato da una promessa industriale solida e da un posizionamento che valorizza il marchio Renault sul territorio, con un’offerta costruita sulle priorità dei clienti locali.

Se il primo Duster ha raccontato l’ambizione di un Paese in ascesa, il nuovo capitolo punta a trasformare quell’ambizione in scelta razionale. La chiave sta nell’equilibrio: robustezza percepita, qualità tangibile, servizi digitali allineati agli standard del mercato e un’esperienza d’acquisto coerente con le aspettative dei buyer urbani e semi-urbani. È il terreno su cui si misurano i grandi ritorni: non nel déjà-vu, ma nella capacità di parlare, ancora una volta, la lingua della libertà.