Stellantis rafforza l’America: 13 miliardi tra produzione e assunzioni - Affaritaliani.it

Auto e Motori

Ultimo aggiornamento: 07:30

Stellantis rafforza l’America: 13 miliardi tra produzione e assunzioni

Investimento da 13 miliardi di dollari in quattro anni: Stellantis accelera negli Stati Uniti con 5 nuovi modelli, nuovo motore GMET4 EVO e oltre 5.000 assunzioni.

di Giovanni Alessi

“Questo investimento  il più grande e individuale mai realizzato nella storia di Stellantis  

stimolerà la nostra crescita, rafforzerà gli impianti e porterà più posti di lavoro americani negli Stati che consideriamo casa”, ha dichiarato Antonio Filosa, CEO di Stellantis e COO per il Nord America. L’obiettivo, spiega il manager, è semplice e ambizioso: tenere il cliente al centro, ampliare la gamma e offrire “la libertà di scegliere i prodotti che desiderano e amano”. Parole che trovano sponda in un’altra certezza, ribadita dallo stesso Filosa: accelerare la crescita negli USA è una priorità che rende l’azienda “più forte ovunque”.

Dentro i 13 miliardi c’è un mix di ricerca e sviluppo, investimenti produttivi e coinvolgimento dei fornitori per attuare la strategia di prodotto del quadriennio. Una strategia che non si limita alle novità di assoluto debutto, ma si integra con un calendario già pianificato fino al 2029 di 19 modelli aggiornati e gruppi propulsori rinnovati in tutti gli stabilimenti statunitensi. Il messaggio è chiaro: alternare nuovi lanci e aggiornamenti per mantenere alta la competitività nei segmenti che contano, dal pick-up di medie dimensioni al SUV di grandi dimensioni, dalle Jeep iconiche alle sportive di famiglia Dodge.

Il capitolo Illinois è quello simbolicamente più potente. A Belvidere, lo storico Belvidere Assembly Plant tornerà a vivere con oltre 600 milioni di dollari per riaprire i cancelli e ampliare la produzione di Jeep® Cherokee e Jeep Compass per il mercato americano. L’avvio è previsto nel 2027 e, a regime, il sito dovrebbe generare circa 3.300 nuove assunzioni. Una riapertura che ha il sapore del riscatto industriale e che rimette Belvidere sulla mappa dei poli produttivi cruciali della costellazione Stellantis.

Spostandosi in Ohio, il Toledo Assembly Complex diventa la nuova casa di un pick-up di medie dimensionicompletamente inedito, inizialmente destinato a Belvidere. Qui si affiancherà a Jeep Wrangler e Jeep Gladiator, con un investimento di circa 400 milioni di dollari e un potenziale di oltre 900 nuovi posti di lavoro. La produzione è attesa nel 2028, mentre Toledo vedrà anche ulteriori investimenti nelle tecnologie e nelle componentistiche, compreso il rafforzamento del Toledo Machining Plant, per consolidare la filiera “dal pezzo al prodotto”.

In Michigan, la mappa del futuro si disegna su due assi. Il primo è il Warren Truck Assembly Plant, dove dal 2028nascerà un SUV di grandi dimensioni in doppia declinazione: elettrico a autonomia estesa e motore a combustione interna. Un progetto che vale circa 100 milioni di dollari di riconversione e che promette oltre 900 nuove posizioni, andando ad affiancare i modelli Jeep Wagoneer e Grand Wagoneer già in linea. Il secondo asse riguarda Detroit: il Detroit Assembly Complex – Jefferson si prepara ad accogliere la Dodge Durango di prossima generazione, con investimenti per 130 milioni di dollari e avvio della produzione previsto nel 2029. Due mosse coerenti con l’idea di presidiare i segmenti ad alto valore, in cui il DNA americano resta decisivo.

Il tassello Indiana ha un valore tecnico-strategico. A Kokomo, dal 2026, partirà la produzione del nuovo motore a quattro cilindri GMET4 EVO, powertrain considerato strategico per equilibrio tra efficienza, prestazioni e integrazione con piattaforme multienergia. L’investimento supera i 100 milioni di dollari e crea oltre 100 posti di lavoro, ma soprattutto assicura che la manifattura di un componente chiave resti sul suolo americano, con benefici sulla resilienza della supply chain e sulla capacità di rispondere rapidamente alle oscillazioni della domanda.

Dentro questa architettura industriale c’è il ritorno, in controluce, della scommessa sulla diversificazione delle motorizzazioni. Il nuovo SUV a autonomia estesa s’inserisce in una fase in cui il mercato USA chiede elettrificazionepragmatica, con range e tempi di ricarica compatibili con le percorrenze americane, mentre il GMET4 EVO offre la base per soluzioni termiche e ibride ad alta efficienza. Nel frattempo, i marchi del cuore Jeep e Dodge presidiano i rispettivi territori: dal fascino delle off-road come Wrangler e Gladiator alla spinta identitaria di Durango, senza dimenticare il valore di volume di Cherokee e Compass.

L’impatto sull’economia dei territori è altrettanto concreto. Con una presenza che già oggi conta 34 impianti tra produzione, ricambi e ricerca e sviluppo in 14 Stati, Stellantis sostiene più di 48.000 dipendenti, 2.600 concessionarie quasi 2.300 fornitori. Il nuovo pacchetto d’investimenti promette di irrigare un ecosistema che vive di competenze, indotto e formazione, generando un effetto moltiplicatore lungo tutta la filiera automotive, dalle fonderie ai software hub, dalla logistica al retail.

Sul piano competitivo, la spinta americana è anche una risposta alle pressioni del mercato globale. La combinazione tra capacità aggiuntiva, nuove linee e prodotti mirati dovrebbe migliorare time-to-market e mix in Nord America, mentre la pipeline di 19 aggiornamenti fino al 2029 consente di mantenere i modelli “caldi” agli occhi dei clienti e degli algoritmi di Google Discover. Il tutto senza cedere a una narrazione esclusivamente finanziaria: qui a guidare è la centralità del cliente, lo ribadisce Filosa, con l’idea di offrire scelta e valore in ogni fascia.

È una partita a più livelli: di industria e prodotto, di persone e territori. Ma soprattutto di fiducia. Perché quando un gruppo globale decide di investire così tanto in America, manda un messaggio che risuona ben oltre i confini degli stabilimenti: i prossimi anni saranno di costruzione, innovazione e lavoro. Con il baricentro negli Stati Uniti, ma con ricadute su tutta la costellazione Stellantis.