Milano, 23 gen. (Adnkronos) - "Per molte imprese del commercio significa poter riaprire, in particolare per i negozi del settore moda, chiusi dopo solo una decina di giorni di avvio della stagione dei saldi. Apprendere ora che centinaia di imprenditori sono stati chiusi per un errore di valutazione degli indici relativi al contagio moltiplica rabbia e frustrazione". Così Antonio Terzi, presidente Confesercenti Bergamo, commenta il ritorno della Lombardia in zona arancione dopo una settimana di zona rossa che ha costretto alla chiusura forzata migliaia di imprese."Questo è solo l’ultimo errore di una lunga catena di inesattezze, da tempo Confesercenti Bergamo aveva richiamato alla necessità di deroghe per Bergamo e provincia, ancor più beffata da una gestione pressapochista anche dei numeri", aggiunge. "Bergamo credo meriti un declassamento ulteriore, come hanno richiesto di valutare il presidente della Provincia Gafforelli e il sindaco di Bergamo Gori nella lettera di settimana scorsa. Ora pretendiamo ristori e soprattutto chiediamo di conoscere la verità dei fatti: chi ha sbagliato paghi", conclude Antonio Terzi.
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