Milano, 23 gen. (Adnkronos) - "L'informazione dei guariti non ha determinato l'anomalia del rapporto numero 35. Quella è una fake news. L’allineamento dei dati tra Rt ospedaliero e Rt per sintomi, come anche per altre informazioni che emergono dai report dell’Iss, è sempre stato coerente. L'anomalia si è creata nella settimana 35 per questo è stato richiesto un approfondimento tecnico. I flussi di Regione Lombardia sono sempre stati costanti per 35 settimane e sono sempre stati accettati puntualmente. Il meccanismo di calcolo complessivo dell'Rt non è noto, non è trasparente". Lo afferma il direttore generale dell'assessorato al Welfare della Regione Lombardia, Marco Trivelli.L'elemento che ha fatto sballare i dati "è molto semplice, intuiamo quale sia il problema ma c'è un approfondimento tecnico soprattutto vorremmo un confronto trasparente con l'Istituto superiore di sanità. Serve a questo punto della fase pandemica un'evoluzione dello strumento di calcolo", aggiunge in conferenza stampa. L''indice Rt sintomi', secondo alcuni esperti lombardi, non è significativo in una fase di stabilità della pandemia. Serve poter affiancare all'Rt sintomi degli altri indicatori per rappresentare la situazione attuale, ad esempio valorizzare di più il dato dell'incidenza dei tamponi."Ci hanno chiesto di inserire un valore all'interno del campo 'stato clinico', un campo facoltativo nel flusso di registrazione dei contagi e nasce anche questo dalla base. Dipende se il sintomo è stato registrato. Quando non c’è questa indicazione, il campo resta vuoto. E questo lo è da 35 settimane. C'è stato chiesto, in circa il 3% dei record, di inserire un valore convenzionale di stato sintomatico. Noi non vogliamo inserire un campo preordinato in funzione di un risultato lasciamo fedeltà al dato come nasce dai nostri professionisti", aggiunge Trivelli che sottolinea come "abbiamo trasmetto dati identici a quelli della settimana precedente con la sola integrazione di questo valore convenzionale indicato dall'Iss e abbiamo manifestato la nostra perplessità tecnica".
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