Genova, 9 mag. (Adnkronos) - "La tracciabilità dei denari, sia in entrata che in uscita, è totale". Stefano Savi, difensore del governatore ligure Giovanni Toti arrestato (domiciliari) per corruzione è sicuro di poter dimostrare la correttezza nella gestione dei soldi arrivati al Comitato per sostenere l'attività politica di Toti. Una correttezza che per l'avvocato si desume dalle stesse carte della procura di Genova. "In entrata sono gli stessi atti che ce lo dicono: non è contestato nulla in relazione a fatti che non siano assolutamente rientranti nella normativa di legge che prevedono che tutto avvenga nella maniera più trasparente possibile e così è stato" spiega Savi. "E abbiamo la possibilità anche di dimostrare che questi denari sono stati spesi tutti per necessità di tipo politico connesse all'attività del presidente, delle persone che lavoravano con lui o che avevano connessioni politiche con lui. Non c'è stata nessuna anomalia nella spesa, né a titolo personale, né a nessun altro titolo" conclude il difensore.
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