Roma, 14 mag. (Adnkronos) - In Parlamento si prova a correggere l'emendamento all'articolo 10 del ddl sulla cybersicurezza - in discussione oggi alla Camera - che introduce una "premialità per l'utilizzo di tecnologia cyber italiane o di Paesi appartenenti all'Unione europea o di Paesi aderenti alla Nato": una norma che, allo stato attuale, taglierebbe fuori le aziende israeliane. Nei giorni scorsi era stato il sito cybersecitalia.it a sollevare la questione parlando di una "clamorosa" esclusione delle imprese con sede in Israele, "tra i Paesi più avanzati nella cybersicurezza". Fratelli d'Italia con Elisabetta Gardini ha presentato un emendamento per far fronte a questa situazione: nel testo di Gardini la premialità viene allargata anche alle aziende di Paesi che con l'Alleanza atlantica "hanno sottoscritto accordi di collaborazione in materia di cybersicurezza o di protezione delle informazioni classificate", consentendo quindi alle imprese israeliane di 'rientrare'. Analoghe proposte emendative sono state presentate anche da Forza Italia e Azione.
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