(Adnkronos) - Flick punta il dito contro "il ginepraio legislativo: perché più si aumentano le leggi, più si aumenta anche la possibilità di interpretarle, per cui ritorna il vecchio discorso in cui le leggi per gli amici si interpretano e per gli altri si applicano... Più sono le leggi, più il sistema giudiziario si complica, questo è quasi matematico e influisce, con i relativi ricorsi e gravami, sui tempi del processo"Invece, ricorda Flick, "l'albero della giustizia dovrebbe dare essenzialmente due frutti: la ragionevole prevedibilità dell'esito e la ragionevole durata del processo. Ebbene, mi pare che siamo molto lontani dal raggiungere entrambi gli obiettivi".E da tutto ciò come se ne esce? Paradossalmente, con una 'nuova' ennesima, riforma della giustizia? "Non se ne esce - risponde Flick - discutendo una riforma della giustizia in questo momento: è rischioso discutere i cambiamenti nell'ambito dell'urgenza, perché non devono essere interventi singoli ma globali, meditati ed elaborati con conoscenza della materia".(di Enzo Bonaiuto)
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