Milano, 8 giu. (Adnkronos) - I copiosi nubifragi che hanno colpito l'Italia nelle ultime settimane hanno determinato danni in molte parti d'Italia; in 7 giorni, eventi temporaleschi si sono registrati in Toscana, Marche, Lazio, Basilicata e Sicilia; allagamenti si sono verificati anche nella Sardegna Nordoccidentale, mentre lo spettro dell’inondazione è tornato a preoccupare la Romagna. l dati del report settimanale dell’Osservatorio Anbi sulle risorse idriche hanno tuttavia evidenziato una situazione parallela che rappresenta un motivo di speranza per molti territori. La condizione idrologica della Penisola, infatti, mostra l'allontanamento dei grandi laghi del Nord dalla condizione di grave crisi idrica in cui versavano fino a poco più di un mese fa: il Lago Maggiore è al 93,5% di riempimento, il Sebino è al 98,6% (vicino al massimo storico), il Lario all'80% e il bacino del Garda cresce di ulteriori 9 centimetri, raggiungendo un rassicurante valore di riempimento (75,7%), che si avvicina alla media del periodo.Il mese di maggio, estremamente piovoso, in Lombardia ha portato quindi una sensibile riduzione del deficit delle riserve idriche, passate in un mese da oltre il 50% al 16,4%. In decisa ripresa il fiume Adda, la cui portata (mc/s 245) registra un livello superiore a quella del biennio 2021-2022, mentre crescono anche i livelli di Serio ed Oglio. La situazione non è ancora risolta per il fiume Po, che nel tratto lombardo mostra una portata tornata sotto i livelli del periodo.
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