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Milano, 29 giu. (Adnkronos) - "Non voglio essere polemica, ma ritengo necessario rappresentare la distanza tra la richiesta dell'accusa e la realtà processuale. La presunta condotta di reato non viene presa in considerazione". Il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano nella sua requisitoria "ha fatto un discorso di carattere generale" sostenendo che i fatti "sono stati consegnati alla storia, i fatti di questo processo dobbiamo vedere se sono veri, avvenuti, perché facciamo un processo se sono passati alla storia?". L'avvocato Nadia Aleccia, difensore della senatrice Mariarosaria Rossi, imputata per falsa testimonianza nel processo Ruby ter, chiede l'assoluzione della parlamentare all'epoca assistente politica di Silvio Berlusconi e "investita delle questioni politiche del centrodestra". All'esponente politica, presente in aula, vengono contestate le dichiarazioni rese come testimoni nel processo Ruby 1 rispetto a quanto accaduto in una serata ad Arcore, dove la sua presenza era quasi costante vista l'attività politica. Per i difensori nulla viene spiegato rispetto al suo ruolo, "le sentenze non ci dicono quello che Mariarosaria Rossi ha visto ad Arcore. Dal 'non poteva non sapere' arriviamo a un pericoloso 'non poteva non vedere", aggiunge Salvatore Pino altro difensore dell'imputata, la cui "gogna dura da dieci anni". "Perché il nome di una parlamentare deve finire tra quello delle ragazze di Arcore? Perché chiedere un anno e 4 mesi di condanna quando non è emerso nulla? Occorre mettere la parola fine a un processo che non doveva iniziare, bisognava archiviare la sua posizione come è stato fatto per altri" rispetto ai quali non c'era "un pregiudizio di base". Per la difesa c'è un "vuoto pneumatico" rispetto alla concretezza delle accuse, ossia l'ipotesi di aver mentito rispetto a quanto accadeva nei dopo cena nella villa di Arcore, "dobbiamo andare noi ad argomentare il nulla? C'è una fuga dalla prova"da parte della procura e per questo Mariarosaria Rossi "va assolta".





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