Agcom, Tiscar pedina di Renzi per il voto - Affaritaliani.it

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Agcom, Tiscar pedina di Renzi per il voto

Ci sarebbe la regia di Luigi Bisignani dietro la proposta di far diventare commissario all'Agcom il ciellino Raffaele Tiscar.

LA PRECISAZIONE

Luigi Bisignani tiene a precisare ad Affaritaliani.it di non essersi mai occupato di Agcom e di non aver mai incontrato Raffaele Tiscar.

Tiscar, capo di Gabinetto del ministro all'ambiente Gianluca Galletti, ex parlamentare Dc, membro di Comunione e Liberazione e vice segretario generale della Presidenza del Consiglio nel governo Renzi, è una «pedina» importante per i giochi verso il voto del Matteo di Pontassieve. Renzi vuole le elezioni al più presto.

Dopo la morte nel novembre scorso di Antonio Preto (area Forza Italia) l'1 febbraio verrà nominato il nuovo commissario all'Agcom, l'indipendente Autority per le garanzie nelle comunicazioni.

Il governo Gentiloni sembrava indirizzarsi verso una figura di raccordo tra le diverse anime in Senato ma Renzi, messo alle strette dal duo Franceschini-Gentiloni che non sembrano voler cedere alla sua fretta di ritornare al voto, tanto più con una legge che garantisce l'ingovernabilità, ha deciso di far pesare le sue indicazioni sugli uomini da nomine, tanto più a chi non accetta i suoi diktat elettorali.

La delicata partita intavolata infatti passa comunque per un fase intermedia, che per quanto rapida passa essere, è di «grande trattativa sui posti» come è stata battezzata dai ben informati. E se il gioco dei capilista sicuri del Pd si gioca tutta dentro al partito non di minor fascino appaiono le nomine parlamentari legate più a logiche complessive, di scambi e sottoscambi tra regie in chiaro e occulte. Renzi vuole Tiscar per ridurre a più miti consigli il duo, scompaginare la destra e navigare a vele spiegate verso nuove elezioni. Per questo e per indorare la pillola a tutti avrebbe chiesto l'aiuto dei «palazzi romani» e di un mediatore all'eccezione come l'ex giornalista Bisignani. Un uomo che potesse davvero «sussurrare ai potenti» visto quanto l'ex giornalista Ansa sia attento alle manovre di palazzo. Chi meglio di un ciellino Udc come Tiscar può fungere a questo ruolo all'Agcom, sembra abbiano pensato i due. Altro che indipendenza dell'Autority delle comunicazioni.

Se il via libera a Raffaele Tiscar si concretizzasse l'Udc di Casini, che al Senato ha un unico parlamentare anche se è alleato con la corposa flotta dell'Ncd di Alfano, avrebbe ben due uomini all'Agcom, essendo un altro dei commissari già eletti, Francesco Posteraro, in quota al suo partito. Un vero smacco per il Pd come per le altre forze politiche.