Politica
Terrorismo, un nuova tegola si abbatte su Macron: in Francia il rischio attentati è sempre più alto
L'allarme nel rapporto "segreto" che il governo Attal aveva richiesto ai servizi francesi

Emmanuel Macron
Terrorismo, Francia sotto attacco: si alza l'allerta. Il report
Secondo un rapporto, presentato al presidente Emmanuel Macron la settimana scorsa, il movimento dei Fratelli Musulmani rappresenterebbe una "minaccia alla coesione nazionale" in Francia e "occorre intervenire per fermare la diffusione dell’islamismo politico". Si tratta di un rapporto segreto che il governo Attal aveva richiesto ai servizi francesi. In realtà il segreto è durato poco perché il giornale Le Figaro è riuscito ad averlo in anteprima, oltre che in esclusiva. "La realtà di questa minaccia, anche se di lunga durata e non comporta azioni violente, rischia di danneggiare il tessuto sociale e le istituzioni repubblicane... e, più in generale, la coesione nazionale", si legge nel rapporto. Il rapporto poi sottolinea la diffusione dell'islamismo "dal basso verso l'alto" e a livello municipale, aggiungendo che il fenomeno costituiva "una minaccia nel breve e medio termine".
In Francia, il movimento "si basa su una struttura solida, ma l'islamismo politico si diffonde soprattutto a livello locale", sottolineano gli autori del report, che aggiungono come "Sembra necessaria un'azione decisa e a lungo termine sul campo per arginare l'ascesa dell'islamismo politico". Dopo avere letto il rapporto il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto subito l’adozione di nuove misure restrittive per contrastare il rischio di nuovi episodi terroristici. Una nuova tegola che s’abbatte su un presidente francese, sempre più in difficoltà in patria e all’estero, e che martedì prossimo incontrerà Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.
Annunciata circa un anno fa, l’inchiesta ha trovato un contesto in cui la presenza dell’islam legato alla Fratellanza è radicata in almeno venti dipartimenti. Il rapporto, inoltre, conferma che a fare da sfondo ad un fenomeno che pare fortemente in ascesa, è anche l’impatto della guerra scoppiata dopo l’attentato terroristico compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023. Il meccanismo d’influenza dei Fratelli Musulmani emerge con forza: attraverso strategie di separatismo e sovversione, la Fratellanza ha saputo portare avanti un processo di islamizzazione nel territorio francese, contribuendo alla destabilizzazione della République.
Il rapporto del governo racconta di una cerchia interna del movimento della Fratellanza, vale a dire lo zoccolo duro, che conterebbe tra le 400 e le 1000 persone, con un bilancio che si aggira intorno ai 500.000 euro. Dal rapporto emerge un quadro che rappresenta il paese francese come assai permeabile all’ingresso e al radicamento dell’islam nel paese e in Europa. Nelle 73 pagine, recepite in esclusiva da Le Figaro, emerge che sono circa 139 i luoghi di culto direttamente alle dipendenze della Fratellanza e rappresentano la principale emanazione del movimento.
Negli anni sono stati capaci di occupare il settore dell’istruzione, ormai priorità della branca francese dei Fratelli Musulmani. Secondo il rapporto, sono 21 gli istituti legati alla Fratellanza e accolgono oltre 4.200 studenti. Sono, invece, 815 le scuole coraniche su tutto il territorio nazionale che accolgono complessivamente 66.050 studenti minorenni. Il rapporto insomma accusa la Francia di Macron di essere stata troppo “accogliente” verso la penetrazione dell’islam radicale nel paese, e potrebbe servire anche come monito anche a chi in Europa, ed in Italia, ancora oggi chiede sempre più aperture verso la religione islamica e l’immigrazione clandestina
Solo poche settimane fa, Bruno Retailleau, ministro dell’Interno, paventava la possibilità che i Fratelli Musulmani potessero addirittura presentarsi per le presidenziali del 2027 con un loro partito o con una rete capace di sostenere un candidato pescato da forze già esistenti nel Paese: «se ci prendete con voi, vi portiamo un sacco di voti- ha spiegato il ministro in una informativa all’Assemblee Nationale - L’obiettivo finale è quello di far inginocchiare l’intera società francese alla legge della shari’a»,
Mercoledì scorso, dopo avere ricevuto il rapporto, Macron ha subito convocato una riunione di emergenza del Consiglio di Difesa, affiancato dai suoi ministri chiave. Il Consiglio ha anche affrontato la questione dei social media, che "costituiscono un vettore per gli islamisti che sfruttano l'attualità e mettono in discussione i principi di laicità della Repubblica, in particolare per cercare di dimostrare che lo Stato è islamofobo".
L'Eliseo ha promesso di lanciare l’allarme livello anche europeo sulla "minaccia “rappresentata dai Fratelli Musulmani, definita come un'azione "dal basso, consistente nell'utilizzare l'occultamento per conquistare le strutture di potere, sostituire le regole della vita sociale e attuare le regole della Sharia". Chissà che il vertice con Giorgia Meloni martedì 3 giugno, alla luce di questi nuovi fatti, non sia occasione per il presidente francese per discutere anche di politica migratoria europea, e possa magari portarlo ad una maggiore consapevolezza e ad un cambio di atteggiamento nel contrasto al fenomeno migratorio, Pratica in cui il governo italiano, sta diventando un modello per tutta l’Unione Europea.