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Politica

Corbyn dà una Speranza alla sinistra italiana


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Jeremy Corbyn, 66 anni, pacifista e di sinistra, amico dei sindacati, vince a sorpresa la sfida per la guida del partito laburista britannico dopo il flop alle elezioni di maggio di Ed Miliband. Una svolta non da poco quella che arriva d'Oltremanica. Corbyn è vicino alle posizioni di Syriza e di Podemos e si batte contro l'austerità della Merkel ma non chiede l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Il ritorno alle origini della sinistra britannica, secondo alcuni osservatori, potrebbe essere la garanzia per David Cameron di governare altre 20 anni. Tony Blair, infatti, conquistò Downing Street con una virata al centro, la famigerata terza via del New Labour. Niente da fare. Ora si torna alle Unions, quelle sconfitte da Margaret Thatcher. Se però Corbyn riuscirà a parlare anche alle nuove generazioni, senza scadere il linguaggio anni 70, potrà anche essere un competitor per il primo ministro conservatore. Ma è un cammino lungo e difficile. Si tratta comunque di qualcosa di impensabile fino a pochi mesi fa. Un po' come se in Italia Roberto Speranza, ex capogruppo del Pd alla Camera e big della minoranza, battesse Matteo Renzi al congresso dei Democratici. Impensabile oggi, come era impensabile fino a poco tempo fa in Gran Bretagna. Corbyn ridà fiato a Tsipras in Grecia e offre un assist a Podemos in Spagna, in vista delle imminenti elezioni. Ma anche la sinistra italiana, sia all'interno del Pd sia fuori, oggi ha un nuovo leader.