Camera e Senato, si va alla conta. Scontro Pd-Renzi sulle vicepresidenze
Accordo sottobanco fra i dem e il Movimento 5 Stelle?
Boccia (Pd): "Con i numeri che ha Italia Viva "potranno accedere alle cariche - che sono elettive - negli uffici di presidenza, con i questori e i segretari d'Aula"
Si accende la sfida interna all'opposizione sui ruoli di vice presidenti di Camera e Senato, con il Partito Democratico che chiarisce: se non si trova l'accordo politico all'interno dell'opposizione, si peserà la rappresentanza in parlamento così come è uscita dalle urne. Un messaggio a Matteo Renzi che anche oggi è tornato a paventare un accordo sottobanco fra i dem e il Movimento 5 Stelle.
"Quelli che si stanno accordando con la maggioranza sono gli stessi che accusano noi di volere le poltrone", è l'accusa di Renzi al suo ex partito: "Io dico solo che gli accordi istituzionali devono garantire tutte le minoranze. Se Pd e Cinque Stelle ci tenessero fuori sarebbe un atto di gravità inaudita, atto che dovremmo immediatamente porre alla attenzione del Presidente della Repubblica"", avverte il leader di Italia Viva.
Per il Nazareno, tuttavia, l'intento di Renzi è quello di alzare una cortina fumogena per nascondere lo scarso peso elettorale di Italia Viva. Come in ogni democrazia occidentale, spiegano i dem, gli incaricani parlamentari si scelgono guardando ai numeri di ciascun gruppo. Senza "conventio ad escludendum", sottolineano dal quartier generale del Pd: "Quello che conta è il peso elettorale, non gli accordi sottobanco". Lo dice a chiare lettere un esponente di spicco della segreteria dem come Enrico Borghi: "Noi abbiamo due strade: una composizione politica oppure una composizione tecnica che tenga conto della dimensione numerica dei singoli gruppi".
Ma è Francesco Boccia a rispondere direttamente al leader di Italia Viva: "Quella di Renzi è la solita falsificazione. Speriamo che Renzi si fermi qui perchè sta dicendo cose false: i regolamenti di Camera e Senato garantiscono a tutte le opposizioni la presenza negli uffici di presidenza". Per Boccia, con i numeri che ha Italia Viva, "potranno accedere alle cariche - che sono elettive - negli uffici di presidenza, con i questori e i segretari d'Aula. Se si pretende con il 4,5% di ottenere una vicepresidenza del Senato che andrebbe ai gruppi maggiori è un po' troppo". Poi, sulla 'minaccia' di Renzi di ricorrere al Presidente della repubblica, Boccia commenta: "Tirare in ballo il Presidente della Repubblica è una scorrettezza".
In gioco, dopo l'elezione di Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, rispettivamente, al Senato e alla Camera, ci sono le vicepresidenze, ma anche i ruoli di segretari e questori d'Aula. Da Italia Viva viene sottolineato che "di nomi spendibili per la carica di vicepresidente d'Aula, al Senato come alla Camera, ne abbiamo": da Ettore Rosato a Maria Elena Boschi passando per Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini. "Il punto è che ci ha detto chiaramente, più il M5s che il Pd, che non saremo della partita", afferma una fonte parlamentare di Italia Viva. Il M5s ha in campo i nomi di Stefano Patuanelli per la carica di vicesegretario del Senato, Chiara Appendino o Alessandra Todde per quella della Camera.