Politica

Cdm, nuove misure per accelerare il Pnrr. Multe sul Pos, parità di genere...

Provvedimento di 41 articoli

Pnrr: bozza, Cts su efficienza giustizia e durata processo

 

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto Pnrr, che contiene anche misure per la lotta all'evasione fiscale. E' quanto si apprende da fonti di governo.

Dall'anticipo di sei mesi, al 30 giugno 2022 delle multe a chi non permette i pagamenti con il Pos al rafforzamento della certificazione di genere: e' di 41 articoli la bozza del decreto, che sara' all'esame del Cdm (inizio ore 17), con le nuove misure per accelerare il Pnrr che spaziano dal portale nazionale per la lotta al lavoro nero all'obbligo per tutte le amministrazioni centrali di utilizzare la piattaforma InPa per i concorsi.

Pnrr: bozza, Cts su efficienza giustizia e durata processo - Presso il Ministero della giustizia viene istituito il Comitato tecnico-scientifico per il monitoraggio sull'efficienza della giustizia civile, sulla ragionevole durata del processo e sulla statistica giudiziaria. Si tratta di un organismo di consulenza e di supporto nella valutazione periodica del raggiungimento degli obiettivi di "accelerazione e semplificazione" dei procedimenti civili. Lo prevede la bozza del decreto sul Pnrr atteso oggi in Cdm. Il comitato e' presieduto dal ministro della giustizia o da un suo delegato ed e' formato da massimo 15 componenti, per cui non sono previsti compensi.

Pnrr: bozza, fondo per ristoro danni a vittime Terzo Reich - E' istituito, presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, un "fondo per il ristoro dei danni subi'ti dalle vittime di crimini di guerra e contro l'umanita' per la lesione di diritti inviolabili della persona, compiuti sul territorio italiano dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra il 1 settembre 1939 e l'8 maggio 1945". Lo prevede la bozza del decreto sul Pnrr atteso in Cdm. Si vuole in tal modo assicurare "continuita' all'accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica Federale di Germania gia' posto in esecuzione con decreto del Presidente della Repubblica" del "14 aprile 1962". Nel documento si spiega che "hanno diritto all'accesso al fondo" coloro "che hanno ottenuto un titolo costituito da sentenza passata in giudicato avente ad oggetto l'accertamento e la liquidazione dei danni".

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