"Conte ha giocato da solo, Renzi leader di palazzo"/ LE PAGELLE DI FINE ANNO - Affaritaliani.it

Politica

"Conte ha giocato da solo, Renzi leader di palazzo"/ LE PAGELLE DI FINE ANNO

di Gabriele Penna

LE VALUTAZIONI DI FINE ANNO DEI LEADER POLITICI/ Il sondaggista Alessandro Amadori dà le pagelle (senza voto) a Conte, Renzi, Salvini, Meloni, Zingaretti e...

CONTE, RENZI, SALVINI, MELONI, ZINGARETTI: COME SI SONO COMPORTATI I PRINCIPALI LEADER POLITICI NEL 2020? 

In un anno dove la scuola è stata più chiusa che aperta risulta difficile dare un voto vero e proprio ai leader politici. Ma il sondaggista Alessandro Amadori, interpellato da Affaritaliani.it, ha fornito una valutazione complessiva tenendo conto di un quadro dominato dall'emergenza sanitaria. Amadori definisce il 2020 "un anno di discontinuità politologica, l’inizio di una nuova era, che magari sarà un’era semplicemente di transizione". E' come "se avessimo cambiato l’ordinamento dello stato dal punto di vista pratico", spiega. In fisica "si chiamerebbe singolarità, cioè quando le condizioni del contorno superano certi valori limiti e si entra in una condizione particolare". 

CONTE, RENZI, SALVINI, MELONI, ZINGARETTI: IL COVID METTE SOTTO STRESS LA DEMOCRAZIA

A cosa è dovuto questo? "Alla pandemia da Covid-19 che ha agito come stress factor sull’intero sistema", risponde Amadori. "È stato sospeso tutto ciò che era ordinario in politica fino a un anno fa: l’attività

matteo renzi affacciato palazzo chigi
 

parlamentare è ridotta al minimo, la presidenza del Consiglio ha poteri che dal punto di vista tecnico-operativo non si sono mai visti, in più le creazioni di queste figure para-governative che sono composte da consiglieri e consulenti. Si poteva fare diversamente? "Difficile dare una risposta", afferma Amadori. "Il sistema Italia ha creato un’auto dipendenza dal comitato scientifico (organo tecnico necessario, ce l’hanno tutti i Paesi). Il particolare rapporto che si è creato però (più dal lato politico), è sintomatico della debolezza della politica del nostro Paese", specifica.

CONTE, RENZI, SALVINI, MELONI, ZINGARETTI: "IL PREMIER HA GIOCATO DA SOLO"

Giuseppe Conte riceve una valutazione alta secondo Amadori "ma anche perché è stato l’unico giocatore in campo. Dal punto di vista demoscopico forse è anche sovradimensionato. L’opinione pubblica si è stretta attorno a lui che si è ritrovato la guerra in casa. Dal punto di vista della gestione tecnico-economica avrebbe potuto fare meglio", sottolinea ma "ha avuto la capacità di restare al centro di un sistema governativo, di una maggioranza. Ci ha saputo fare col palazzo e anche dal punto di vista comunicativo è stato lineare e semplice. Sa comunicare in modo popolare (in questo assomiglia a Salvini), sa gestire il potere ed è uomo di equilibri".

CONTE, RENZI, SALVINI, MELONI, ZINGARETTI: IL LEADER DI ITALIA VIVA SI MUOVE BENE NEL

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PALAZZO. SALVINI E MELONI FATICANO A REINVENTARSI

Matteo Renzi si "è confermato un grande leader di palazzo (e non di popolo), sa cogliere e sfruttare al meglio tutti i meccanismi della politica e ciò è del tutto legittimo". Gli altri leader invece "hanno avuto una traiettoria inerziale e hanno continuato sulla scia dell’anno precedente a causa di una cosa così clamorosa (l’epidemia da Covid-19 ndr). Giorgia Meloni ha gestito bene il suo partito ma è la stessa Meloni di un anno fa, così come Matteo Salvini: gli è mancata la capacità di adattare la musica a un nuovo scenario. I pochi elementi di innovazione hanno fatto maturare delle difficoltà a reinventarsi e a re-interpretare il proprio ruolo. Nicola Zingaretti "è sempre un uomo di gestione oculata. Zingaretti non vuole fare il grande leader, è nella sua intrinseca natura. Non è nemmeno nel suo interesse, il Pd si sta consolidando da solo". Silvio Berlusconi a 85 anni "continua a fare il 7% e ciò è ragguardevole. Non è banale, nessun’altro partito con un percorso dietro così lungo e un leader così forzatamente poco presente sulla scena, avrebbe il 7% nei sondaggi".