Politica
Coronavirus. Governo insufficiente nella ripresa economica e senza buon senso

Flash mob di ristoratori a Milano. Multe da 400 euro
Il fatto accaduto ieri a Milano di una manifestazione pacifica con ‘social distancing’, dove ristoratori in difficoltà e dipendenti senza posto di lavoro, chiedevano di riaprire i locali sono stati identificati e multati dalla Polizia con 400 euro cadauno, è qualcosa di estremamente grave.
Non grave dal punto di vista legale, la multa aveva ragione d’essere data, ma grave per il comportamento di uno Stato che, oltre ad essersi dimostrato insufficiente nel far ripartire il paese, si dimostra anche terribilmente di poco buon senso nei confronti dei cittadini, soprattutto in un momento come questo. E, purtroppo,non è l’unico.
Per settimane il Paese è stato inondato da miliardi di parole che anticipavano miliardi di euro distribuiti a tutti. Ai lavoratori che avrebbero ricevuto la Cassa integrazione, alle partite Iva che avrebbero avuto un contributo solidale di 600 euro, agli imprenditori che avrebbero potuto andare in banca per un prestito con la garanzia dello Stato.E con questo speranza gli italiani si sono rinchiusi nelle case uniti dai social e dai canti dai balconi.
Coronavirus.Un Governo che non mantiene le promesse
Purtroppo tutte queste promesse non si sono tradotte in realtà. Su 180000 richieste di Cassa integrazione Ordinaria ne sono state pagate circa 30000; i 600 euro sono stati visti da ben pochi e i rari imprenditori che si sono rivolti alla banche hanno avuto la sorpresa di vedersi richiedere ulteriori documenti perché lo Stato li aveva garantiti solo per il 90%. E sul 10% le procedure erano quelle normali, cioè da tempi biblici.
Passi per tutte queste dimostrazione di incapacità che, di volta in volta il Ministro di turno, ha scaricato sulla burocrazia, sul sistema, sull’Inps, sulla Pubblica Amministrazione, ma che lo Stato diventi persecutore dei cittadini questa è una dimostrazione di grande mancanza di buon senso.
D’altra parte è da parecchio che lo Stato Italiano chiede rigore e rispetto ai suoi cittadini e spesso non li ricambia con lo stesso rigore. Come? Non onorando, ad esempio i propri debiti con il contribuente o le imprese, o trattando come nel caso di Milano i cittadini ‘affamati’ come pericolosi manifestanti .
Ma allora che Stato è?
Negli Stati Uniti, in questo periodo ci sono state e ci sono manifestazioni settimanali in molti Stati, soprattutto quelli guidati da Governatori democratici.
Questi politici si sono dimostrati molto più rigidi e meno sensibili ai problemi economici del Paese e più attenti ai problemi sanitari. E allontanano i tempi delle riaperture.
Risultato: la gente, stanca di non poter lavorare, è andata in piazza, qualcuno anche armato ( non così insolito) ma nessun poliziotto, pur essendo abituato a non scherzare, ha comminato alcuna multa.
Salvo a New York, dove c’è stato un solo arresto violento comminato a un giovane ma subito condannato dal Sindaco De Blasio e riproposto, come fatto da sanzionare, sulle reti televisive.
Ed allora molti si chiedono: se il buon senso ha una matrice comune in tutto il mondo perchè manca in Italia?
La risposta bisognerebbe farla dare a quelli che stanno guidando la macchina in questo momento.
E poi citando i due Stati, una piccola e rispettosa attenzione va ai due Presidenti di Stati Uniti e Italia. In questa occasione così differenti. Donald Trump non ha rinunciato a sostenere pubblicamente i manifestanti affermando che ‘sono buone persone e buoni americani vogliono solo tornare al lavoro’ e chiedendo ai Governatori di trovare un equilibrio nel rispetto della salute e del lavoro ma di riaprire il Paese.
Avrà fatto molti errori il Presidente americano ma molti americani comunque si sentono difesi contro il mostro della burocrazia
Sergio Mattarella, dal canto suo, ha fatto sentire la sua voce nella fase sanitaria chiedendo agli italiani sacrifici e si è fatto sentire pure con l’Europa bollandola come terra di egoismi. Adesso perchè non chiede al Governo in carica di finirla di parlare al futuro ma di cominciare a parlare di presente?
Il Paese e gli italiani ne hanno un disperato bisogno.