Politica
Covid, ok del Senato alla commissione d'inchiesta. Tensioni in Aula

I voti favorevoli sono stati 94, i contrari 64, nessun astenuto
Covid, ok del Senato alla commissione d'inchiesta. Duello in Aula
Via libera dall'Aula del Senato al ddl per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del Covid e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2. I voti favorevoli sono stati 94, i contrari 64, nessun astenuto. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, tornerà a Montecitorio perché ci sono state modifiche in commissione Affari sociali, mentre in Aula gli emendamenti sono stati tutti respinti. Hanno votato contro il provvedimento Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra, il gruppo per le Autonomie e Azione. Favorevoli, invece, Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Noi moderati.
Nel corso del pomeriggio, si è verificato il duello tra maggioranza e opposizione, dopo l'intervento del governo. Al termine di una lunga discussione generale, ha preso la parola il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, assicurando che avrebbe fatto un intervento per portare "un contributo di serenità al dibattito". E invece è scoppiato lo scontro con le opposizioni contrarie al ddl, giudicato "un atto politico" per mettere "sotto processo" le misure anti-pandemia adottate dal governo Conte bis.
Covid, ok del Senato alla commissione d'inchiesta. Le reazioni
"Il Covid è stato un fatto epocale. Scuole chiuse, libertà costituzionali violate, dramma sanitario, crisi economica, soldati russi in Italia. Solo chi ha paura della verità può dire no a una indagine parlamentare per capire che cosa ha funzionato e cosa no". A scriverlo su Facebook è Matteo Renzi. "Serve la verità per preparare il futuro, non per rinfacciarsi il passato", ha aggiunto il leader Iv.
"Azione ha sempre sostenuto le misure prese per contenere la pandemia ma è sempre stata convintamente all'opposizione del governo Conte II. Oggi in Senato si è svolto uno strumentale regolamento di conti: per questo abbiamo votato contro l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul Covid, voluta soltanto per vendetta politica. Alla faccia di medici, infermieri e di tutti coloro che in quel periodo chiamavamo angeli". Lo chiarisce il senatore di Azione Marco Lombardo, in dissenso dal gruppo al Senato.
“Quasi 192 mila morti in Italia. In Europa più di 2 milioni. E quel 23 febbraio 2020 è una data scolpita perché è la data del primo decreto che interviene pesantemente nell’organizzazione del sistema sanitario: perché quel giorno tocchiamo con mano l’inadeguatezza dell’Italia e del mondo di fronte a quanto stava avvenendo. Prima ci hanno dato degli untori. Poi gli altri paesi ci hanno chiesto i nostri provvedimenti. E oggi la verità è che coloro che vogliono la commissione d’inchiesta sul Covid sono gli stessi che allora pensavano che novax e complottisti fossero dalla parte giusta della storia". Così il presidente dei senatori Pd, Francesco Boccia, nella dichiarazione di voto sulla sull’istituzione della commissione d’inchiesta sul Covid.
"E ora - ha aggiunto - vogliono usare la commissione come una clava per meri motivi politici. Da quel 23 febbraio 2020 abbiamo varato 14 decreti per l’emergenza. Ricordo che la destra ha votato sempre contro. Ha votato contro i ristori. Ristori e ammortizzatori sociali che sono arrivati a tutti. Le regioni? Ci chiedevano di trovare respiratori e mascherine che non c’erano e che loro non avevano. Perché la privatizzazione selvaggia della sanità aveva smontato la prevenzione territoriale e non c’erano gli strumenti di protezione individuale. Anche nella ricca Lombardia, indicata come modello".
“Nessuno provi a usare la Commissione di inchiesta sul Covid in modo strumentale contro quella che è stata la svolta che ci ha permesso di uscire dal tunnel e di sopravvivere. Forza Italia non mette e non metterà mai in discussione la scienza e la decisione di rendere obbligatori i vaccini che ci hanno salvato la vita, impendendo molte più vittime e contagi e scongiurando conseguenze peggiori”. Lo ha detto in Aula la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli, intervenendo in dichiarazione di voto sul ddl che istituisce la Commissione di inchiesta sul Covid.
“Vogliamo fare chiarezza - ha aggiunto - su come è stata gestita la campagna vaccinale, con particolare attenzione per i soggetti più fragili. L’arrivo del generale Figliuolo ha dimostrato quanta improvvisazione e incompetenza ci fosse stata prima. In definitiva, questa Commissione cercherà risposte, squarciando il velo del silenzio, cercherà di capire come sono stati gestiti gli enormi poteri garantiti dallo stato di emergenza. Ma soprattutto dobbiamo capire cosa non ha funzionato". "Lo dobbiamo - ha concluso - alle nostre vittime, a quelle bare di Bergamo portate via dai camion militari, ai tanti che hanno perso i loro cari senza poter neanche dare loro un ultimo saluto. Lo dobbiamo ai medici e al personale sanitario che hanno sacrificato la loro vita per salvare la nostra. Lo dobbiamo a tutti noi, perché tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo sofferto i colpi del Covid. Lo dobbiamo all’Italia e al diritto di verità”.