Politica
Crisi? Renzi pensa a Draghi. L'ipotesi del governo per le riforme
Rispunta il nome dell'ex presidente della Bce Mario Draghi per un governo costituente, nel caso le tensioni innescate da Italia Viva all'interno della compagine che dà vita all'esecutivo non dovessero rientrare. Secondo quanto scrive La Stampa, nelle ultime 48 ore, l'ex presidente del Consiglio del Pd ha mosso le pedine per preparare tre diversi scenari, che in un modo o nell'altro lo vedrebbero protagonista. Scenari diversissimi eppure tutti plausibili, sia pure con diversi gradi di probabilità: un governo Conte con "più Renzi" dentro; un esecutivo Conte-Responsabili con Italia Viva orgogliosamente all'opposizione.
E poi lo scenario più complicato, perché dipende anche dalle scelte che farà il leader dell'opposizione Matteo Salvini ma anche più intrigante e arioso: quello di un esecutivo costituente, per le riforme istituzionali e per rialzare l'Italia dalla palude economica, guidato da una personalità molto autorevole. Una personalità autorevole che potrebbe appunto essere quella dell'ex numero uno dell'Eurotower, è il nome che circola fra i renziani o la neo presidente della Consulta Marta Cartabia.
E dalla Lega non viene esclusa a priori l'opzione. "Ci sono diverse controindicazioni, ma ci sta pensando", ha spiegato il Richelieu del Carroccio Giancarlo Giorgetti a proposito degli scenari su cui sta ragionando il Capitano. Un'opzione su cui peserebbe anche il timore di essere scavalcato in carica antagonistica da Giorgia Meloni, la leader dei Fratelli d'Italia, che continua a crescere nei sondaggi.
Per capire cosa succederà bisognerà attendere l'incontro della prossima settimana fra il leader di Italia Viva e il presidente del Consiglio. Un incontro in cui Renzi sembra che metterà sul tavolo quattro questioni: la giustizia, a cominciare dal ruolo del ministro Bonafede; il Reddito di cittadinanza; il sindaco d'Italia sul quale Conte potrebbe mostrare apertura, assumendo un'iniziativa politica. Lo sblocca-cantieri e i cento commissari.
Se ci saranno significativi passi avanti sui dossier politicamente più pesanti, scrive la Stampa, allora secondo Renzi tutto potrebbe cambiare. In altre parole Renzi chiede "pari legittimità" come socio fondatore del governo e chiede di "portare a casa" risultati che qualifichino la presenza di Italia Viva. Ma l'ex premier confida di "non crederci molto".
Ecco che quindi si aprirebbero gli altri due scenari: un Conte-ter da che diventerebbe un bersaglio per un Renzi a mani libere e quello, più ambizioso, di un governo costituente. Da affidare a Draghi. Se Salvini ci starà.