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Ddl lavoro: bagarre alla Camera, M5s abbandona aula ma Pd attacca, non è la Rai...
Scintille tra "alleati"
Ddl lavoro: bagarre alla Camera, M5s abbandona aula ma Pd attacca, "non è la Rai..."
Bagarre alla Camera sul Ddl lavoro, con le opposizioni in trincea dopo la dichiarazione di inammissibilità di una serie di emendamenti e il no alla richiesta di sospendere i lavori. Il M5s ha decido di abbandonare l'aula: "Oltre 50 emendamenti dichiarati inammissibili al Ddl Lavoro, compreso quello sul salario minimo che era adeguatamente quantificato e tecnicamente coperto dal punto di vista economico, sono una presa in giro inammissibile. Per questo il M5S ha deciso di abbandonare l'Aula. Da parte di questa maggioranza non c'è alcuna volontà di dialogare. Ora basta", ha detto il capogruppo del M5S Francesco Silvestri.
"Di fronte a questa chiusura totale chiedo di sottoporre al presidente della Camera una richiesta di Conferenza dei capigruppo. La chiusura totale a un confronto su questi temi riapre la necessità una valutazione, è necessario fare una discussione in sede di Capigruppo", ha detto la capogruppo del Pd Chiara Braga.
I parlamentari dem, anche nei singoli interventi in aula, hanno però sottolineato il fatto di essere rimasti in aula per l'esame del Ddl. "Quando si tratta di ottenere poltrone in Rai, sempre presenti per votare. Quando invece non si parla di poltrone, si abbandona l'aula", hanno sottolineato fonti parlamentari del Pd riferendosi al M5s.
Ddl lavoro: M5s a Pd, 'la linea la detta Renzi?'
"Il Pd usa le stesse parole utilizzate da Faraone in aula. Non vorremo che, dopo la Rai, anche sul lavoro, dove Italia viva non ha nulla da insegnare, il Pd si faccia dettare la linea da Renzi". Lo dico fonti parlamentari qualificare del M5s replicando alle affermazioni dei dem sul Ddl lavoro.