Politica
Di Battista: "Schiaffo ai Benetton,contro Conte tromboni anti-italiani"

Il ministro degli Esteri e il possibile futuro leader del M5s: "Non era facile fronteggiare i Benetton, lo Stato ha fatto lo Stato"
"I Benetton hanno accettato le condizioni del governo. Lo Stato diventerà il primo azionista di Autostrade, la famiglia Benetton avrà meno del 10% delle quote ed entro qualche mese uscirà definitivamente da Aspi. Questo significa che i Benetton non gestiranno più le nostre autostrade. Era il nostro principale obiettivo. E ce l'abbiamo fatta". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post su Facebook. "Dopo molte battaglie, lasciatemi dire che è un ottimo risultato. Impensabile fino a un anno fa, quando nella precedente esperienza di governo c'era chi continuava ogni giorno a mettersi di traverso", prosegue. "Adesso però teniamo gli occhi aperti. Questo risultato tanto sperato lo raggiungeremo tramite un'operazione di mercato e non con la revoca. Quindi dovremo stare attentissimi. In particolare, se Aspi verrà quotata in borsa come sembra, dobbiamo lavorare affinché la nuova società non sia assoggettata alle logiche di mercato, bensì affinché lavori per assicurare investimenti e tariffe autostradali più basse. I cittadini devono pagare meno al casello e allo stesso tempo vedere garantita la loro sicurezza".
DI MAIO: "NON ERA FACILE FRONTEGGIARE I BENETTON"
"Vi assicuro che non è stato facile fronteggiare un colosso finanziario come i Benetton. Lo Stato ha però dimostrato di saper fare lo Stato. Per la prima volta si è mostrato forte contro i forti, dopo anni di paure e immobilismi. Lo considero un ottimo segnale. La nostra attenzione sul tema resterà massima", scrive ancora di Maio. "Fino a quando non verrà concluso il negoziato, secondo le condizioni da noi poste, l'ipotesi revoca resterà sempre sul tavolo".
"Quello che stiamo portando avanti è un doveroso atto di giustizia su una lunga, e triste, storia iniziata il 14 agosto 2018 con il crollo del Ponte Morandi, che ha causato la morte di 43 persone. Continuo a ricordare questo numero, perché la tragedia del ponte Morandi deve rimanere ben impressa nella nostra mente. In questi mesi abbiamo agito con impegno, pensando sempre e solo a quelle 43 vittime innocenti e al dolore delle loro famiglie. Continueremo a farlo. Con umiltà e dedizione", conclude il ministro.
ASPI: DI BATTISTA SODDISFATTO, 'BENETTON PRESI A SCHIAFFI, SENZA PRECEDENTI'
"Non sono ovviamente in Cdm, voglio leggere meglio le carte" sulla proposta Aspi che ha tolto dal tavolo la revoca, "però sono molto soddisfatto. Guardate che io non sono obbligato a difendere le scelte del governo, non volevo l'accordo col Pd e ho sempre criticato il M5S quando l'ho ritenuto opportuno, come per De Scalzi. Io credo nella nazionalizzazione" di Autostrade, "ho chiesto tanto perché sono le mie idee e anche perché penso che in fase di trattativa chiedere tanto è necessario per ottenere di più". Ma "in un paese in cui tutti gli scandali finiscono a tarallucci e vino, un privato viene preso a schiaffi in questo modo grazie al M5S e al premier Conte che ne ha spostato la linea". Così Alessandro Di Battista, in un video su Facebook a poche ore dal termine del Cdm. "Se ci fosse una mosca in casa Benetton adesso - dice Di Battista - sono convinto che ascolterebbe queste parole: 'ma possibile che in questo paese, dove i grandi gruppi industriali l'hanno sempre fatta franca, possibile se la siano presa solo con noi?' Io non ho mai avuto un desiderio di vendetta, ma era importante riprendere il controllo pubblico di Autostrade non per punire i Benetton di ieri, ma come monito per i Benetton di domani".
GOVERNO: DI BATTISTA, 'GRANDI INTESE BLUFF, DIVENTEREBBE DI GRANDI IMPRESE
"I tromboni anti-italiani" parlano "della necessità di un governo delle grandi intese", ovvero "un governo delle grandi imprese, allora io sostengo sempre più" il governo Conte, "e io non campo di politica, ho il mio lavoro, e non sono minimamente costretto". Lo dice Alessandro Di Battista in un lungo video su Facebook. "Dopo l'intervista dura di Conte a Travaglio, sono usciti questi tromboni anti-italiani alla De Benedetti, che ha tentato di riabilitare il pregiudicato Berlusconi. Andando contro il governo, De Benedetti me lo fa sostenere maggiormente, se vedo che i DE Benedetti lo vogliono buttare giù, gli Elkann condizionare, ed esce pure fuori che per Prodi Berlusconi non è niente male... Allora sì che lo sostengo con più forza", polemizza l'ex deputato M5S.
ASPI: DI BATTISTA, SALVINI VOMITEVOLE, PAVIDO E LIVOROSO
"Io non volevo l'intesa col Pd, sono stato per questo etichettato anche di essere filosalviniano. Leggere Salvini che commenta la vicenda Autostrade dicendo che il M5S ha ceduto al Pd è vomitevole, da persona falsa, gonfia di livore". Lo afferma Alessandro Di Battista in una diretta Facebook. "Io Salvini lo attaccai duramente, tanto che quasi mi scelse come nemico pubblico numero uno, quando era al massimo del suo potere e veniva trattato dai giornali come Churchill - attacca ancora Di Battista - Sulla questione Benetton lo attacco meno perché lo ignoro maggiormente, tendo a prendermela con i pesci grandi e non con i pesci piccoli cazzari come lui". Secondo Di Battista, Salvini è un pavido tanto da aver fatto cadere il primo governo Conte "proprio per timore di dover prendere una posizione su autostrade e Benetton. E' un pavido, è molto più establishment e di sistema di quanto credano i suoi sostenitori, è un liberista, crede nelle privatizzazioni, nella diminuzione della forza dello Stato, la pensa come la Bonino sull'economia. Ora va ignorato, oggi è un pesce piccolo".