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Politica
Differimento dei termini per malattia del professionista, ddl in arrivo

I tempi sembrano maturi per approvazioni del Ddl 1474, presentato nel 2019 da Fratelli d’Italia, per normare la materia del differimento dei termini per malattia del professionista. Un provvedimento che per certi versi potrebbe anche avere una portata storica, come esulta il primo firmatario della legge Il senatore Andrea De Bertoldi, di Fdi e segretario della commissione finanze e banche del Senato.

Ma anche tutte le categorie principali dei professionisti, che da anni aspettano una norma che tuteli i loro associati, hanno manifestato grande soddisfazione per ottenimento di un primo passo verso chi non gode delle tante tutele che spettano ai dipendenti.  “Con il ddl n. 1474 “Disposizioni per la sospensione della decorrenza di termini relativi ad adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortunio”, si colma “un vuoto normativo che interessa una platea potenziale di 1 milione 563 mila iscritti agli Ordini professionali che svolgono la propria attività in forma autonoma e rispetto ai quali non esiste attualmente una tutela per i rischi professionali in cui possono incorrere a seguito di infortuni o malattie gravi”.

È quanto, infatti, si legge nel Documento del Comitato Unitario delle Professioni presentato in audizione, presso la II Commissione Giustizia del Senato, sull'iniziativa legislativa che riconosce al professionista la maturazione di diritto alla tutela in caso di ricovero ospedaliero, malattia grave, infortunio o cure domiciliari. Questo perché, dopo approvazione di un emendamento ad hoc per il Covid, al recente Decreto sostegni, a firma Fratelli d’Italia, sembra che finalmente possa vedere la luce verde anche il DDL presentato nel 2019 dal  il senatore di Fdi e segretario della commissione finanze e banche del Senato, Andrea de Bertoldi, e che riguarda appunto la delicata questione del differimento dei termini in caso di malattie per i professionisti. “

Dopo approvazione emendamento del 6 Maggio al decreto sostegni, che da il via libera al differimento dei termini per i professionisti coliti da Covid- dice De Bertoldi- adesso con la massima condivisione di tutto l’arco parlamentare, è finalmente arrivato il momento che anche il Ddl del 2019 ottenga il suo definitivo si, che noi speriamo possa avvenire nel giro di poche settimane.” Il Ddl del 2019, presentato da De Bertoldi e Fratelli d’Italia, stabilisce, infatti, quello che sembra un sacrosanto diritto per tutti quei professionisti,colpiti da gravi patologie, di poter ottenere un differimento dei termini per la presentazione dei documenti, come prevede la legge. Fino ad ora chi non presentava dichiarazioni, progetti, ma anche atti di qualsiasi natura, entro i termini stabiliti, al di là delle motivazioni che avevano determinato il ritardo era inevitabilmente passabile di sanzione.

“ Il provvedimento riguarda quasi 2 milioni di professionisti, ma può benissimo essere allargato anche ad amministratori di società e partite iva, e quindi la platea degli interessati potrebbe superare anche il 4 milioni di soggetti. “ afferma De Bertoldi. Che sottolinea come questo risultato sia stato possibile grazie all’impegno comune e alla trasversalità di tutte le forze politiche in campo. “L’approvazione dell’emendamento ha rotto un muro di indifferenza verso i problemi dei professionisti ed ora è irrinunciabile una tempestiva votazione del più generale disegno di legge. Apprezzo quindi il sostegno unanime del mondo professionale e le parole di approvazione e di impegno per un veloce iter del provvedimento prese dal Sottosegretario alla Giustizia con delega alle professioni, on. Paolo Sisto”.

Il Ddl, infatti, aveva subito uno stop dalla Ragioneria di Stato a fine 2019 per la questione delle coperture che erroneamente erano state valutate in 230 milioni di euro, fino a che un nuovo calcolo effettuato da ADEPP, l’associazione degli enti di previdenza per i professionisti, ha quantificato in circa 30 milioni di euro di spesa per il bilancio dello Stato per il provvedimento in questione. 

Questo disegno di legge è una norma sacrosanta, è un bell’esempio di gioco di squadra tra partiti, maggioranza e opposizione, tra Parlamento e Governo – ha detto il Presidente della Commissione bicamerale di controllo sugli Enti gestori di previdenza privata, Tommaso Nannicini del Pd, durante la conferenza stampa sul ddl “Differimento termini per malattia ed infortunio dei professionisti” – Le presenze qualificate e rappresentative ascoltate oggi ci segnalano che da questo riconoscimento dato dalla pandemia si passi ad riconoscimento che ci chiede la Costituzione ossia tutelare il diritto alla salute e al lavoro e quindi anche quello dei professionisti. Dovrebbero essere riprese le deleghe che riguardano il welfare delle Casse e la sussidiarietà contenute nella Legge 81 del 2017”.

Il provvedimento è ora al vaglio della commissione giustizia, che dovrebbe licenziarlo entro la fine del mese, ed ha ricevuto anche il via libera da parte del viceministro al MISE Gilberto Picchetto Fratin. E quindi le premesse sono per una approvazione in tempi brevi, come sostiene sempre De Bertoldi, probabilmente entro l’estate. Tutte le categorie professionali, presenti in massa alla conferenza stampa del 13 maggio scorso in Senato, cono concordi sull’urgenza di un Ddl, che “fino ad ora ha subito troppi intoppi, mentre è urgente una tutela generale per i nostri clienti e per noi". Come ha sostenuto il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri e coordinatore della Rete delle professioni tecniche Armando Zambrano,

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