Politica
Elezioni, alla riscossa con il pulmino elettrico: la patetica mossa di Letta

Non ci si può ricordare dell'ambiente sempre e solo sotto elezioni e la mossa del Pd potrebbe rappresentare un punto a sfavore agli occhi dell'elettorato
Elezioni, la patetica scelta ecologista di Enrico Letta: una mossa che potrebbe non piacere all'elettorato
Enrico Letta è partito in giro per l’Italia con un piccolo pulmino elettrico a declamare leopardianamente le “magnifiche sorti e progressive” del Sol dell’Avvenir. Un pulmino naturalmente tricolore con scritto sopra “Italia democratica e progressista” che si inerpica per i cucuzzi della penisola proprio come la macchina del famoso cartone animato della famiglia porcella di Peppa Pig oppure, ancor meglio, come la sgangherata bianchina del ragionier Fantozzi Ugo. La scelta di Letta Nipote è patetica per motivi in ordine di due che veniamo ad esplicare.
Il primo è che non ci si può ricordare dell’ambiente sempre e unicamente sotto le elezioni perché poi l’elettorato queste cose le capisce benissimo e ti fa pagare giustamente dazio. Nel Partito democratico l’ambientalismo è sempre stato imposto e mai una vera scelta a cominciare dal fatto –invero poco noto- che il Pd ha addirittura una associazione, gli EcoDem, cioè gli Ecologisti Democratici che però non si fila mai preferendo poi appaltare all’esterno con candidati paracadutati direttamente in liste blindate. Il secondo è il pragmatismo. Il pulmino elettrico fa fico e fa cool.
C’è gente che vive per farsi vedere con l’auto elettrica e ti guarda dall’alto in basso e sembra dirti sparisci tu zozzo inquinatore idrocarburaro. Scelta bella e nobile quella del trasporto elettrico, ma che non fa i conti con il fatto che non ci sono colonnine di ricarica e quindi se fai viaggi superiori ai 250 km sei nei guai. Passi ore a studiare su Google dove ci possano essere oasi elettriche per far dissetare il mezzo meccanico e poi quando ci arrivi arrancando ci trovi una fila da urlo, nel senso del dipinto di Edvard Munch. Quindi finché non ci sarà una adeguata rete di rifornimento elettrico l’auto elettrica è solo un terno al lotto e la gente comune che ha da lavorare non può perdere tempo a cercare il punto di ricarica.
Se ai possessori di mezzi elettrici fai sommessamente notare questo si inalberano (eufemismo) e vi dicono che non è vero e che poi se ognuno fa così l’elettrico non si svilupperà mai etc etc. Senza contare poi il prezzo elevato dell’auto e il fatto che se ti si rompe manco te la riparano perché i meccanici normali non sono capaci. Tuttavia questa storia, come detto, rientra nell’immaginario radical chic mondiale della sinistra progressista. E qui siamo al punto.