Politica
"Il Pd di Renzi è in caduta libera". Rumor choc sul voto di domenica
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Il voto dato alla sinistra è un voto a questo governo. Che ci vuole di più per dare un giudizio negativo sull'operato di governo?", afferma Silvio Berlusconi a 'Radio anch'io'. "Il pronostico è che ci possano essere delle sorprese e credo che ci saranno", aggiunge l'ex premier. Perché il leader di Forza Italia ha parlato di sorprese domenica nelle urne? Si tratta solo di un auspicio? Pare proprio di no.
Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti sia azzurre sia del Pd nelle ultime ore starebbe circolando un sondaggio riservatissimo, che ovviamente non si può pubblicare, e che darebbe il partito di Matteo Renzi in "caduta libera" considerando solo le sette Regioni chiamate al voto. Uno dei fedelissimi dell'ex Cavaliere si spinge perfino a pronosticare un 32% per il Pd con un balzo del Movimento 5 Stelle che tornerebbe sui livelli delle Politiche del 2013. Una sorta di terremoto elettorale e politico, dunque, con Forza Italia e la Lega testa a testa, ma Salvini non è presente e Campania e ciò significa che dove ci sono le liste del Carroccio verrebbe confermato il sorpasso suggli azzurri.
E quindi scattano i calcli matematici. Siccome il Pd in Puglia è certo di vincere con Emiliano intorno al 40%, così come Rossi in Toscana, in molti ipotizzano una flessione dei Democratici nelle altre Regioni. Da qui il probabile flop della Moretti in Veneto, qualche difficoltà nelle Marche, l'ansia di poter perdere l'Umbria e soprattutto l'emorragia di consensi in Liguria (dove pare molto forte il civatiano Pastorino) che potrebbe quindi consentire quel sorpasso di Toti sulla Paita che spaventa Renzi e il Pd e che fa pronosticare le "sorprese" a Berlusconi, insieme all'Umbria.
Per quanto riguarda la Campania, invece, la sfida Caldoro-De Luca viene sempre definita "too close to call", cioè difficile da prevedere, anche se il balzo a livello complessivo dei grillini potrebbe - come Affari ha già scritto - trasformare la sfida da due a tre. Staremo a vedere ma è certo che le preoccupazioni nel Pd non diminuiscono ma aumentano con l'avvicinarsi dell'apertura delle urne.