Politica
Genitori Lgbt, a Torino sfilata dei sindaci: "Una legge sui bimbi arcobaleno"
In campo da Gualtieri a Nardella: riconoscere i bambini delle coppie omogenitoriali
Da Gualtieri a Nardella, centinaia di sindaci a Torino per i genitori Lgbt
Torino diventa palcoscenico della protesta dei sindaci italiani contro le discriminazioni per i genitori Lgbt. Come racconta Repubblica, "chiamati a raccolta dal sindaco Stefano Lo Russo ci sono 300 amministratori locali in rappresentanza di 122 comuni. Un patto stretto fra sette sindaci (Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari) dopo lo stop arrivato alla registrazione dei figli delle coppie omosessuali, che è diventato un appello al Parlamento per colmare il vuoto normativo".
Le richieste dei sindaci sono soprattutto due: il riconoscimento anagrafico dei figli di coppie omogenitoriali e l’introduzione del matrimonio egualitario col conseguente accesso alle adozioni. Come scrive Repubblica, "un’iniziativa lanciata «in maniera laica e trasversale», spiega Lo Russo, perché «sono maturi i tempi per mettere l’Italia alla pari di altri paesi europei. Possiamo fare un grande salto in avanti». Ma tutte le grandi città che hanno aderito stanno nel centrosinistra: ci sono ad esempio Bergamo, Pesaro, Mantova, Verona, Padova, Parma, Piacenza".
Chi era presente? Risponde sempre Repubblica: "Mentre sul palco politici in carne ed ossa come il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e in collegamento — Matteo Lepore (Bologna), Antonio De Caro (Bari), Gaetano Manfredi (Napoli), Beppe Sala (Milano), Dario Nardella (Firenze) — si alternano a esponenti di associazioni e nomi dello spettacolo e della cultura come Luciana Littizzetto, Vladimir Luxuria, Nicola Lagioia, Ambra Angiolini, Paola Turci che ha pure improvvisato chitarra in mano. A pochi metri, in piazza Castello, va invece in scena un flash mob di Pro Vita e Famiglia cui partecipa l’assessore regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone".