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Politica
M5s,Conte: "Mi candido in più circoscrizioni. Non prendo ordini da Washington"
Giuseppe Conte

Conte: "I vertici del Pd spiegheranno questa scelta ai loro elettori"
 


Nessuna possibilità di recuperare l'alleanza tra il Pd e il Movimento 5 Stelle. Ne è convinto Giuseppe Conte, intervistato su Radio 24. "Andrà così perché loro lo hanno deciso così dall'inizio in modo irrazionale e incomprensibile con uno schiaffo agli stessi elettori del Pd. Sanno che nel governo Conte II abbiamo realizzato un programma sociale avanzato e credo che i vertici del Pd ne risponderanno al loro elettorato".

"Contraddizioni enormi quelle del Pd, dicono che non vogliono il M5S perché abbiamo battuto il pugno sul tavolo e al governo Draghi abbiamo chiesto, 'dove stiamo andando?'. Abbiamo cercato di sollecitare e incalzare il governo in carica e il Pd invece lavora oggi con Fratoianni che ha votato 55 volte la sfiducia a Draghi e con Bonelli che ha ritirato il simbolo Europa Verde a Muroni perché ha appoggiato il governo. Non solo, il Pd ha voluto abbracciare operazioni che conosceva bene come quelle di Di Maio e Tabacci che hanno provocato uno smottamento nella maggioranza", spiega Conte.

E ancora: "Non volevo fare il 'bombarolo' del governo Draghi, volevo incalzare l'agenda e darle concretezza". Così Conte tornando sui giorni che hanno preceduto l'apertura della crisi. "Il mio obiettivo non era minare la stabilita' del governo, volevo ottenere risposte e un programa piu' preciso sulle misure da adottare con urgenza", ha ribadito.

Con Di Battista ci siamo parlati molto francamente, "su alcune questioni politiche non siamo d'accordo". Lo ha dichiarato il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, intervenuto ai microfoni di "24 Mattino" su Radio 24. "Io non prendo ordini da Washington. Non siamo un Paese a sovranita' limitata", ha aggiunto Conte.

Conte alle prossime elezioni sara' candidato in piu' collegi. Il presidente del Movimento 5 stelle lo ha detto rispondendo a una domanda di Radio 24. "Ci metto la faccia, la devo mettere per primo e devo garantire che le persone che porteremo in Parlamento siano degni rappresentanti del nostro programma. Sicuramente i cittadini mi ritroveranno in piu' circoscrizioni per cercare di portare avanti i principi del Movimento", ha spiegato.

"Alleggerire e semplificare la vita a cittadini e imprese": questo il faro del M5S in materia fiscale additato dal leader Giuseppe Conte intervenuto a Radio 24 in 24 Mattino Estate di Irene Zerbini e Nicola Filippone. Conte ha aggiunto che gli obiettivi devono essere proposti e realizzati in modo "sostenibile e credibile. Come l'abolizione completa dell'Irap per tutte le imprese". La flat tax immaginata da Lega (15%) e Forza Italia (23%) e' invece irrealizzabile. Lo dimostra il fatto che, nonostante abbiano governato "per vent'anni", quei partiti non hanno realizzato alcunche' in materia. Proporre la flat tax al 23% "vuol dire avvantaggiare i ricchi e, in piu', occorrono tantissimi soldi: irrealizzabile, una presa in giro. E vi parla uno che nel 'Conte uno' - ha ricordato l'ex presidente del Consiglio riferendosi al Governo con Lega e M5S - ha firmato il decreto con la mini flat tax per gli autonomi. Quello si puo fare. Ma il nostro principio costituzionale della progressivitia bisogna conservarlo".

Conte ha poi rimarcato la necessita' di combattere l'evasione fiscale, mediante i pagamenti elettronici: "Cosi' possiamo alleggerire il peso fiscale per tutti".



"Io non prendo ordini da Washington, io sono l'unico leader politico che quando ha governato, e ora in campagna elettorale, non va a a Washington a prendere ordini, perché è importante come si sta in questi contesti internazionali. Io sono leale con tutti i nostri alleati, ma difendo gli interessi nazionali in modo vero, non faccio come Meloni che va a Washington e si va a raccomandare per cercare di governare, e poi parla sempre di interesse nazionale", ha detto ancora Conte.

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